Una compensazione da 70mila euro annui, questo infatti l’importo del contratto di consulenza, dopo esser rimasti vittime della tagliola del doppio mandato grillino. È questo il caso che tiene banco all’interno del Movimento 5 Stelle e che vede protagonisti l’ex reggente Vito Crimi e la ex vicepresidente del Senato, Paola Taverna: i due, secondo quanto riferisce Repubblica, starebbero per firmare un sostanzioso contratto di consulenza con i gruppi pentastellati di Camera e Senato.

Avrò 70mila euro dal mio gruppo? Ma io non ne so nulla, oggi è domenica, sono una cittadina normale che la domenica fa altro, e comunque non sono stati determinati i contratti“. dice all’AdnKronos Taverna. La ‘pasionaria’ dei 5 Stelle prova quindi a tagliar corto sulla vicenda che sta facendo ribollire le chat interne dei pentastellati: “Non ho letto nulla, non ne so niente, non so cosa dire…“.

Ma il clima nel partito contiano non è dei migliori. Per dare spazio ai due ‘trombati’ eccellenti, costretti a non candidarsi per la regola del doppio mandato, Repubblica riferisce che il Movimento abbia dovuto licenziare venti dipendenti, tra cui alcuni “storici” che lavoravano con i 5 Stelle dal 2013.

La riduzione dello staff grillino era effettivamente nell’aria, perché i fondi pubblici sono drasticamente calati così come i voti: il Movimento è passato dagli oltre 300 parlamentari della scorsa legislatura agli ottanta attuali, un calo di presenze ma anche di finanziamenti al partito. Eppure, è il ragionamento che si fa nello staff e tra alcuni parlamentari, con i 140mila euro destinati al duo Crimi-Taverna potevano essere rinnovati i contratti di 3-4 collaboratori, che invece saranno lasciati a spasso.

Proprio uno degli esclusi, dietro anonimato, confessa a Repubblica: “Non mi hanno confermato, nonostante io abbia sempre raggiunto tutti gli obbiettivi, dopo aver partecipato a tutte le campagne elettorali degli ultimi anni”. Il motivo? “Ci hanno detto che non c’erano abbastanza fondi“.

C’è chi invece, come lo storico fotografo e videomaker del Movimento assunto dai tempi di Gianroberto Casaleggio, Nicola Virzì, non ha timore nell’esporsi pubblicamente con un post sui social network: “In questi ultimi 9 anni e mezzo – ha scritto su Facebook – ho avuto l’onore di lavorare nella comunicazione del Movimento, prima al Senato poi alla Camera dei deputati, ho fatto un milione di foto e centinaia di video, ho percorso non so quanti km in giro per il Paese“. Ma “dopo 15 anni la mia avventura finisce qui”.

Ettore Licheri, senatore dei 5 Stelle e fedelissimo di Giuseppe Conte, prova invece a chiudere le polemiche: “È accaduto che non avendo a disposizione pregiudicati o condannati da sistemare siamo stati costretti a chiedere una collaborazione a due persone perbene. Con in più un profilo specializzato e di esperienza politica ultradecennale. Cose che capitano”.

Redazione

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