Approvato dal Consiglio dei ministri, nella serata di ieri, il decreto aiuti quater. Tante conferme, rispetto alle misure del governo precedente, e qualche novità. La misura prevede la proroga dei crediti di imposta e dello sconto benzina, bollette a rate per le imprese, premi aziendali esentasse fino a tremila euro e innalzamento del tetto al contante, sblocco delle trivelle e revisione del Superbonus. Il via libera alla misura proposta dal titolare del ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti è arrivato alla fine di una giornata dominata dallo scontro Italia-Francia sui migranti.

Il decreto aiuti quater sfrutta il tesoretto di 9,1 miliardi di euro certificato dalla Nadef ed ereditato dal governo Draghi e conferma una serie di misure già in qualche modo annunciate sul fronte del caro-energia ma anche qualche novità dell’ultimo minuto. Circa 4,4 miliardi complessivi per due misure che il dl proroga fino alla fine dell’anno: crediti di imposta per le imprese (con aliquote potenziate al 40% per le imprese energivore e gasivore e al 30% per piccole che usano energia con potenza a partire dai 4,5 kW) e taglio delle accise della benzina (sarebbe scaduto il 18 novembre, viene spostato al 31 dicembre).

Le imprese “residenti in Italia” potranno chiedere il pagamento a rate grazie alla misura, finanziata attraverso un fondo del Mef che passa da due a cinque miliardi, che permette di rateizzare (con un massimo di 36 rate mensili) le somme eccedenti l’importo medio contabilizzato nell’intero 2021 per i consumi effettuati dal primo ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023. La rateizzazione decade in caso di inadempimento di due rate anche non consecutive ed è possibile ottenere la garanzia di Sace (a condizione che l’impresa non abbia approvato la distribuzione di dividendi o il riacquisto di azioni).

La soglia dei premi esentasse che le imprese potranno concedere ai dipendenti come “fringe benefit” per pagare le bollette sale da 600 a tremila euro. Il tetto al contante, già annunciato e al centro di numerose polemiche, sale da duemila a cinquemila euro mentre da gennaio sarebbe dovuto scendere a mille euro. Stanziati 80 milioni per i commercianti obbligati alla trasmissione telematica dei corrispettivi all’Agenzia delle entrate: sostegno che arriverà come credito di imposta al 100% della spesa sostenuta e fino a 50 euro per ogni registratore di cassa telematico acquistato. Il decreto prevede anche l’esenzione della seconda rata Imu per gli immobili del settore dello spettacolo come cinema, teatri e sale concerto, se i proprietari sono anche gestori, e l’esenzione dall’imposta di bollo per la richiesta di contributi, aiuti o sovvenzioni a favore delle popolazioni colpite da eventi calamitosi.

L’esecutivo conferma anche la linea sulle trivelle: l’obiettivo è quello di aumentare la produzione: arriva così il via libera all’aumento delle quantità estratte da coltivazioni esistenti in zone di mare e l’autorizzazione a nuove concessioni tra le nove e le dodici miglia. Ok anche alla revisione del Superbonus: scende la percentuale dello sconto dal 110 al 90%. Un taglio che vale sia per i condomini che per le villette, altrimenti del tutto escluse dal bonus, purché si tratti di abitazioni principali e purché il proprietario abbia un reddito inferiore ai 15mila euro (una soglia variabile in base al quoziente familiare). Il bonus resterà al 110% per chi ha però già iniziato i lavori, già al 30% entro settembre di quest’anno.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.