"Il tempo è galantuomo"
Trivellazioni, Renzi bacchetta Meloni: “Quando le proposi io disse che ero schiavo delle lobby, bella inversione a U”
Per Matteo Renzi quella della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è “una bella inversione a U” e “non sarà l’ultima, vedrete”. L’ex premier e leader di Italia Viva non ha perso tempo, ha subito bacchettato la Presidente del Consiglio di Fratelli d’Italia che ieri in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri aveva annunciato il via libera alla norma sulle nuove concessioni per aumentare l’estrazione di gas.
“Abbiamo approvato un’altra misura che riguarda il tema dell’energia, per liberare alcune estrazioni di gas italiano favorendo concessioni già in essere o nuove concessioni, chiedendo ai concessionari di mettere a disposizione in cambio, da subito sin da gennaio, gas tra 1 miliardo e 2 miliardi di metri cubi, da destinare alle aziende energivore a un prezzo calmierato”, aveva dichiarato la premier nel punto stampa.
Le concessioni riguardano l’estrazione di gas naturale nel mar Adritatico e l’avviamento di nuove attività di ricerca ed estrazione di gas su tutto il territorio italiano. La nuova norma sarà inserita sotto forma di emendamento nel decreto “Aiuti ter” che sarà al vaglio del Parlamento la settimana prossima. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin ha parlato di misura necessaria per “garantirci la sicurezza energetica”.
È proprio nel Mar Adriatico che sono presenti alcuni dei giacimenti più importanti in Italia. Le estrazioni erano state però rallentate se non impedite da amministrazioni locali e da una legge del 2006 che impedisce di estrarre gas a meno di 12 miglia dalla costa. Il provvedimento del governo ha provocato la reazione di parte delle opposizioni, in particolare dell’ex ministro dell’Ambiente dei governi Conte 1 e Conte 2 Sergio Costa e del portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli.
Renzi al contrario ha ricordato la passata posizione dell’attuale Presidente del Consiglio: “Ieri la Presidente Meloni ha annunciato che l’Italia tornerà a estrarre gas dall’Adriatico. Quando proposi la stessa cosa io, sette anni fa, Meloni si oppose e disse che ero schiavo delle lobby dell’energia. Una bella inversione a U. Non sarà l’ultima, vedrete”. Il post è stato accompagnato dall’hashtag #tempogalantuomo. Sui social sono cominciati a circolare i post nei quali Meloni si schierava per lo stop alle Trivelle al referendum del 17 aprile del 2016 – che aveva per oggetto l’abrogazione della disposizione con cui la durata delle concessioni per l’estrazione di idrocarburi in zone di mare (entro 12 miglia dalla costa) era stata estesa sino all’esaurimento della vita utile dei giacimenti.
“Domani andrò a votare al referendum sulle trivelle e voterò sì. Rivolgo un appello ai cittadini: non fare passare sottotraccia un referendum molto importante per la qualità del nostro ambiente e la difesa del nostro mare. Non andare a votare, come invita a fare Renzi, sarebbe un aiuto ad alcune grandi lobby che sono legate a questo governo“, si leggeva in un post condiviso da Meloni sui social.
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