I contagi continuano a crescere in Italia in maniera costante. Nell’ultima settimana di settembre il numero dei contagiati è quasi allo stesso livello della settimana tra il 29 e il 5 maggio quando in Italia erano 11.508. Non ci sono drammatici balzi in avanti ma l’aumento sembra costante al + 11%. L’epidemia però colpisce l’Italia meno duramente che nelle altre nazioni: basti pensare che mentre in Italia l’aumento dei casi totali è intorno ai 1.700, in Francia e Spagna superano anche i 10mila. La situazione potrebbe peggiorare con la riapertura delle scuole, i cui effetti saranno evidenti probabilmente la prossima settimana.

La Campania è la regione dove si registrano più casi, superando Lombardia e Lazio. Per questo motivo il governatore Vincenzo De Luca ha imposto le mascherine per tutta la giornata e ha limitato la movida. “Penultimo avviso prima di un nuovo lockdown”, ha tuonato De Luca. In una settimana i contagi sono infatti aumentati del 38% arrivando a 1.796 positivi. La Lombardia arriva a 1.496 casi (+7,6%), il Lazio a 1.485 (+11%), il Veneto a 1.292 (+26%), la Sicilia a 803 (+24,5%), il Piemonte a 752 (+20%) la Sardegna a 493 (+25,7%).

Aumentano lievemente anche i casi di decessi a causa del Covid. I numeri non sono come quelli registrati durante il lockdown. Nell’ultima settimana sono state 137 le persone che hanno perso la vita, contro le 105 della settimana precedente (+23%). Lieve anche l’aumento dei casi di ricoverati nelle terapie intensive: al 29 settembre nelle terapia intensive erano ricoverate 271 persone, contro le 239 del 22 settembre. In Campania, la regione che sta vedendo la crescita di casi più netta, ci sono 35 letti di terapia intensiva occupati, il 50% in più della settimana precedente. Il 31 agosto c’era un solo malato in terapia intensiva. Il Lazio in una settimana è passato da 27 a 45.

Aumenta però il numero dei tamponi effettuati superando ogni record finora raggiunto: nella settimana tra il 23 e il 29 settembre sono stati analizzati 652.379 tamponi, mai così tanti. Nella prima settimana di settembre erano stati 15mila in meno. Aumentano i tamponi ma anche la percentuale di persone trovate positive rispetto agli esami fatti: significa che i casi positivi non aumentano perché sale il numero dei tamponi fatti.

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