Oltre 4milia italiani schedati dal regime cinese in un database noto come Okidb, Oversea Key Information DataBase. Una scansione metodica che va da leader politici come gli ex premier Silvio Berlusconi e Matteo Renzi agli imprenditori, fino a profili criminali legati a Cosa Nostra e ‘ndrangheta.

Ad analizzare il database presente nell’archivio curato dalla società cinese Zhenhua è stato un team di giornali: il Sunday Time, il Telegraph, l’Indian Express, il Globe and Mail e l’Australian financial review e in Italia Il Foglio. Fondata a Shenzen nel 2018, Zhenhua  raccoglie informazioni disponibili pubblicamente in Rete, una pratica nota come “open intelligence, inserendo il tutto nel database noto come Okidb. Attualmente però resta un punto oscuro il legamene tra azienda e governo cinese, anche se è noto che l’intelligence del regime comunista si serve di soggetti privati per raccogliere informazioni.

Un archivio che dal 2006 suddivide i 4mila italiani in quattro sezioni: le “persone politicamente esposte” come parlamentari, consiglieri regionali, sindaci e leader di partito; una seconda che Il Foglio definisce “anomala” e che vede al suo interno mille nomi legati agli obiettivi di interesse della Cina, da imprenditori a politici; nella terza infine poco meno di 3mila nomi legati alla criminalità organizzata.

Secondo l’inchiesta internazionale che ha analizzato l’archivio, i profili sono frutto di una scansione metodica delle informazioni presenti sul web, dai social alle pubblicazioni più disparate, raccolte in automatico da software di intelligenza artificiale. Inoltre ad ogni profilo schedato è associato un codice e una “mappa di connessioni e interessi”.

POLITICI E PRELATI – Tra le “persone politicamente esposte” ci sono circa 800 nomi italiani: si va, in ordine alfabetico, dall’ex ministro Adriana Poli Bortone a Enrico Letta, passando per l’ex ministro Giulio Tremonti, l’ex segretario del Pd Walter Veltroni, l’ex presidente della Camera Laura Boldrini.

Non solo. Tra le persone “politicamente esposte” ci sono anche vescovi, come quello di Brescia (Pierantonio Tremolada) e quello di Biella (Gabriele Mana). Inoltre in questo elenco figurano anche personaggi legati alla Difesa e i vertici di diverse autorità portuali, con un particolare approfondimento su quello di Trieste.

GLI OBIETTIVI DI INTERESSE CINESE – La seconda sezione vede 1.012 nomi legati agli obiettivi di interesse della Cina. Tra questi ci sono gli imprenditori Merloni e Ferrero ma anche l’intera famiglia Berlusconi e quella di Renzi. Ma all’interno di questo archivio trovano spazio anche fratelli imprenditori di parlamentari, partner di leader politici ed ex ambasciatori diventati manager di società pubbliche.

I CRIMINALI – Ampio spazio numero dell’archivio italiano viene dedicato infine ai profili dei criminali, ben 2.732 nomi. Tra questi spicca il nome di  Rocco Morabito, boss della ‘ndrangheta catturato nel 2017 a Montevideo (Uruguay) dopo 23 anni di latitanza ed evaso nel giugno 2019 dalla terrazza del carcere “Central” della capitale.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia