La premier Giorgia Meloni che domani sarà in visita a Caivano è stata oggetto di gravissime minacce prima nei cortei e poi sul web. Alla base delle minacce, stando a quanto affermano gli stessi haters, ci sarebbe la decisione del governo di sospendere l’erogazione del reddito di cittadinanza ad alcune migliaia di percettori ritenuti abili al lavoro. Durante i cortei che si sono tenuti in alcune città, il presidente del Consiglio è stato oggetto di violente espressioni di dissenso, che sono state ribadite, quasi con gli stessi contenuti, anche sotto il post nel quale Meloni ha annunciato il suo arrivo a Caivano. “Io ti consiglierei di stare a casa. Sei sicura che tornerai?”, si legge nel commento lasciato da una ragazza. Ma un’altra donna ha usato termini ancora più violenti ed espliciti contro il presidente del Consiglio: “Speriamo rimani morta a Caivano”. Ma c’è anche chi si augura che, se non muore, almeno vada via da Caivano “con qualche ammaccatura”.

Meloni non ha replicato agli insulti e sicuramente non sembra farsi intimorire dagli insulti e dai minacciosi avvertimenti. Nonostante un clima d’odio evidente la premier sembra non temere che dalle semplici parole si possa davvero passare ai fatti. Intanto in queste ore la madre di una delle vittime ha espresso il desiderio di incontrare il presidente del Consiglio:Voglio parlare personalmente con la premier Meloni senza intermediari, senza politicanti per raccontarle le mie paure“. La donna ha reso pubbliche le sue paure e le minacce che sta ricevendo la sua famiglia. Per questo motivo, e anche per avere una seconda possibilità, chiede di essere trasferita da Parco Verde in un’area meno degradata.

La solidarietà del mondo politico

Lupi, minacce non fermeranno certo l’azione riformatrice del governo – “Esprimo la mia solidarietà personale e di Noi Moderati alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per le indegne minacce ricevute, che non fermeranno certo l’azione riformatrice del governo. Riflettano, piuttosto, quei saltimbanco che dalla campagna elettorale a oggi hanno usato un linguaggio incendiario e hanno fomentato le piazze e l’odio sociale per raccattare qualche voto. Si torni al confronto, anche duro, ma civile, sui temi e sulla visione di Paese”. Lo afferma il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi.

La Russa, umanamente vicino all’amica Giorgia Meloni – dopo le ennesime e gravi minacce a lei indirizzate. È quanto mai necessario abbassare i toni del dibattito politico che deve rimanere un confronto sano e democratico di idee diverse. Sono altresì lieto di leggere in queste ore le parole di ferma condanna espresse dalle forze politiche”. Così il presidente del Senato Ignazio La Russa

Urso, piena solidarietà al presidente Giorgia Meloni per le minacce ricevute –  in vista della sua visita a Caivano. Messaggi di odio e di violenza da condannare con assoluta fermezza. Avanti nell’azione di governo, con orgoglio dalla parte della legalità”. Lo scrive sui social il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

 

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