Come nel '92
Dopo 28 anni torna il vento di Mani pulite, ma è una farsa

Il governo ha confermato l’abolizione della prescrizione. Come voleva il partito dei Pm. Ha stabilito che il processo penale può durare un tempo eterno. Rispetto alla prima norma anti-prescrizione (quella del governo Lega-5 Stelle) contenuta nella legge “spazzacorrotti”, le novità sono due. La prima è che si introduce (bypassando la Costituzione) una distinzione tra condannato o assolto in primo grado. Il condannato è fregato, finisce nel tunnel dei processi senza fine. L’assolto conserva la prescrizione.
Questo avrà una conseguenza inevitabile: che le Corti d’appello manderanno avanti i processi agli assolti (cioè i ricorsi dei Pm) che altrimenti vanno in prescrizione, e lasceranno languire, magari per dieci anni, o venti, gli appelli dei condannati. I quali però, in uno strano gioco dell’oca, potranno recuperare la prescrizione se riusciranno a ottenere che l’appello si celebri prima della loro morte e riusciranno a essere assolti in appello (statisticamente è una situazione frequente: circa il 40 per cento dei condannati viene assolto in appello).
Solo che a quel punto – vecchi vecchi – la prescrizione gli servirà a poco. Il partito del giustizialismo, quello guidato da Travaglio e da Bonafede, e che ha alle spalle la forza prepotente del partito dei Pm, ha vinto una bella battaglia. Lunedì prossimo sarà il ven-
tottesimo anniversario dell’inizio della stagione di Mani Pulite. Qualcuno la ricorda? Qualcosa come 5000 politici finiti nella retata, centinaia e centinaia di arresti, delazioni ottenute col ricatto del carcere, suicidi, interi partiti rasi al suolo, la democrazia politica messa con le spalle al muro, i magistrati e i loro assistenti giornalisti con pieni poteri poi ci furono 4000 assoluzioni. È stato uno dei periodi più foschi della storia della Repubblica.
Beh, l’aria che si sente soffiare, oggi, è molto simile a quella. Il partito dei Pm ha un nemico giurato: la Costituzione. I principi dello stato di Diritto. L’attacco punta lì. E non si fermerà se qualcuno non scenderà per strada a fermarlo. Il compito spetterebbe al Pd, che è un partito che vanta qualche tradizione democratica. E che sta nel governo. Però, se non ci siamo sbagliati, ora è nascosto tra le fila dei 5 Stelle, e sembra passato al servizio dei magistrati. Si sveglierà? Avrà uno scatto di orgoglio? Sperare è sempre legittimo (per ora…).
P.s. La storia, lo sapete, si ripete. La prima volta è una tragedia, la seconda una farsa: speriamo che sia vero, che avesse ragione Marx.
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