La reazione dei clan
Dopo il blitz a Pianura, passerella armata e bomba contro pescheria Di Napoli
Torna la paura a Pianura, il quartiere della periferia di Napoli già protagonista nelle scorse settimane sequestrato, torturato, ucciso e scaricato in un terreno, e poi della ‘risposta’ dello Stato con i 34 arresti nei confronti dei due gruppi criminali egemoni sul territorio, i Calone-Esposito-Marsicano di via Napoli e Carillo-Perfetto di via Torricelli.
Nella notte tra giovedì e venerdì, intorno alle 3, un nuovo inquietate episodio si è verificato in via San Donato. Qui un commando di due persone, giunte in scooter, ha assaltato la nota pescheria di Peppe Di Napoli.
Un segnale, un gesto intimidatorio inviato probabilmente dai pochi ‘reduci’ del clan di via Napoli, Calone-Esposito-Marsicano. Come mostrano le telecamere di videosorveglianza, un giovane col volto travisato dal casco si è avvicinato alla serranda della pescheria e l’ha fatta saltare in aria piazzando un ordigno.
Ma quello contro la pescheria non è stato l’unico segnale al quartiere. Nel pomeriggio di giovedì, a poche ore dunque dal blitz che ha portato in manette 34 persone, vi è stata una ‘sfilata’ di motorini nel quartiere: sei persone in sella a tre scooter, tutti armati, che hanno voluto ribadire la presenza del clan nell’area.
“Voglio ringraziare la polizia che mi è vicina, io lavoro quasi 24 ore al giorno, attacco alle 3 di notte, chi lavora non si può e non si deve arrendere”, ha commenta in un video diffuso sui social l’imprenditore che, agli investigatori del commissariato Pianura, ha detto di non aver mai ricevuto richieste estorsive o minacce prima d’ora.
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