Vecchi e nuovi senatori sono arrivati in questa mattinata di pioggia a Palazzo Madama per sbrigare le pratiche burocratiche prima dell’inizio della nuova legislatura. All’appello non hanno risposto la maggior parte dei senatori di Fratelli d’Italia. Fra chi arriva anche qualche vecchia conoscenza. “Un vecchio senatore una volta mi disse che il giorno in cui non ti emozioni mentre intervieni in aula è il giorno in cui devi smettere” dice il pentastellato uscente Vito Crimi. Fra gli ex anche la grillina Paola Taverna, che ai nuovi arrivati dice: “Devono tenere ben presente che il loro ruolo è quello di pensare al Paese”.

Per Guido Castelli di Fratelli d’Italia le priorità sono chiare: caro bollette e aiuti alle imprese. “Contrastare il rischio povertà e aiutare le aziende perché non chiudano a causa delle bollette”. Una sfida che, ricorda Antonio De Poli di Noi moderati, “dovrà coinvolgere tutto il Parlamento, non solo la maggioranza o il Governo”.

Dopo le elezioni del 25 settembre scorso il primo passaggio, decisivo, è quello dell’elezione dei presidenti dei due rami del Parlamento della XIX Legislatura. La maggioranza della Camera Alta ha scelto Ignazio La Russa (FdI) per la seconda carica dello Stato con 116 voti. La prima votazione alla Camera non ha eletto il presidente. Serve il voto di almeno due terzi dei membri, ma le schede bianche hanno superato di gran lunga il quorum richiesto. Tra i nomi votati Riccardo Molinari con 5 voti, Enrico Letta con 3, un voto per Angelo Bonelli, Alessandra Todde e Nicola Stumpo.

Molto evidente la quantità di posti lasciati vuoti: gli eletti sono 400, 200 in meno rispetto alla precedente legislatura. Tra Camera e Senato il taglio è di 345 parlamentari. La seduta del Senato si è aperta stamani con il discorso della senatrice a vita Liliana Segre che dal banco della Presidenza ha rivolto un pensiero al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e a Papa Francesco. Con emozione Segre parla dal “tempio della democrazia”, a quasi 100 anni dalla marcia su Roma, che portò alla dittatura fascista e, successivamente, all’approvazione delle leggi razziali di cui lei stessa fu vittima da ragazzina. Il suo intervento è stato accolto da un lungo applauso dell’emiciclo.

La seduta della Camera si è aperta con il discorso del vicepresidente della Camera Ettore Rosato. Poi sono partite le operazioni di voto. Ma la prima chiama non ha portato all’elezione del presidente. La votazione è segreta e per schede, e avviene nei “catafalchi” montati tra il banco del governo e quello della presidenza. Per questa votazione è necessaria la maggioranza dei 2/3 dei componenti dell’Assemblea.

Silvio Berlusconi al suo arrivo al Senato. Il presidente di Forza Italia è tornato a Palazzo Madama dopo 9 anni dall’esclusione. Oggi in giacca e cravatta d’ordinanza a differenza del look adottato ieri quando si era presentato al Senato per la registrazione dei moduli, senza cravatta. Silvio Berlusconi stringe la mano a Roberto Calderoli (uno dei nomi proposti dalla Lega per la presidenza del Senato, che poi avrebbe fatto un passo indietro per convergere su La Russa). Alla sinistra del presidente FI, la senatrice Licia Ronzulli, una delle consigliere fidate di Berlusconi.

A Roma piove. Il neo deputato dei Verdi Aboubakar Soumahoro entra a Montecitorio indossando stivali da lavoro per la prima seduta pubblica della XIX legislatura della Camera dei Deputati a Montecitorio. Rita Dalla Chiesa entra alla Camera in giacca a vento. La conduttrice tv è stata eletta deputata nelle file di Forza Italia: è la sua prima volta da parlamentare. Carlo Calenda, cravatta rossa e giacca a vento, fa il suo ingresso a Montecitorio. Angelo Bonelli arriva alla Camera e riceve la campana della pace di Rovereto da un cittadino della provincia trentina. Anche Chiara Colosimo di FdI entra a Montecitorio per la prima seduta pubblica e la premier in pectore Giorgia Meloni alla Camera si è presentata in tailleur nero, capelli raccolti in una coda circondata dai compagni di partito e segue le votazioni per l’elezione del presidente. In tanti le si avvicinano per un selfie o per farsi scattare delle foto ricordo di inizio legislatura. Claudio Lotito inoltre, neoeletto al Senato, siede tra Elisabetta Casellati e Stefania Craxi.

Riccardo Annibali

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