La prima chiama a sorpresa con le tensioni con Berlusconi
Chi sono i franchi tiratori che hanno eletto La Russa: da Renzi a Conte, è caccia ai ‘traditori’
Il favoritissimo per la corsa a Palazzo Madama ce l’ha fatta: il fondatore di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa è Presidente del Senato. Eppure l’elezione è stata più rocambolesca del previsto e ha segnato quello che viene definito e che potrebbe rappresentare un punto di rottura con Forza Italia all’interno del centrodestra. Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha diffuso nel giro di poco una nota a smentire tensioni con La Russa. Fatto sta che il nuovo Presidente è stato eletto con i voti dall’opposizione mentre Fi si era astenuto: ed è già caccia ai puntuali franchi tiratori.
La Russa era il nome più quotato. La conferma era arrivata anche stamattina da Roberto Calderoli che entrando in Senato aveva dichiarato il suo passo indietro e l’accordo sul nome dell’ex ministro della Difesa. Conferma arrivata anche da parte del segretario del Carroccio Matteo Salvini. La Russa aveva parlato di “grande gesto di generosità di Roberto Calderoli che, come me, forse più di me poteva fare e avrebbe titoli per essere il presidente del Senato” e aveva definito il passo indietro “un segnale di compattezza del centrodestra”.
Sull’armonia gravava però il malumore con Forza Italia con Berlusconi che secondo diversi retroscena degli ultimi giorni avrebbe voluto sfruttare l’elezione a Palazzo Madama per lanciare un messaggio sulla partita dei ministeri – in particolare Giustizia e Sviluppo Economico – dell’esecutivo. Giorgia Meloni sarebbe in particolare contraria a un dicastero affidato a Licia Ronzulli, fedelissima dell’ex premier. Segnale della rottura è arrivato alla prima chiama dei senatori: Forza Italia ha fatto passare sotto i catafalchi del Senato solo Berlusconi e la presidente uscente Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Prima del voto il siparietto con La Russa tra i banchi interpretato come un diverbio: dal labiale sembra che l’ex premier abbia mandato “a quel paese” l’ex ministro dopo aver sbattuto i pugni sul banco. Il video è diventato in pochissimo virale. Per come si era svolta la votazione sembrava che tutto dovesse essere deciso nel pomeriggio, con una seconda chiama, e invece non era neanche finita la votazione quando La Russa aveva raggiunto e ampiamente superato la maggioranza di 104 voti necessaria all’elezione. L’aula è esplosa in un applauso. La Russa è diventato Presidente con 116 voti – 66 schede bianche, 2 voti a Segre e 2 voti a Calderoli.
Il centrodestra ne aveva 115: la gran parte di Fi, come visto, non aveva votato. Solo in due su 18. Dai conteggi emerge che nello scrutinio segreto a determinare l’elezione di La Russa sarebbero stati dei voti dell’opposizione altrimenti il leader Fdi non avrebbe raggiunto i 100 voti. Almeno 17 senatori dall’opposizione al centrodestra hanno votato per il fedelissimo di Giorgia Meloni, ex Msi, ex Alleanza Nazionale, ex ministro della Difesa. E quindi è partita subito la caccia ai franchi tiratori, questa volta a favore dell’elezione.
E chi sarebbero questi franchi tiratori? “Il M5s deve aver votato per lui”, ha commentato secondo il Corriere della Sera Bruno Vespa presente in Senato. “Se lo avessi fatto lo avrei rivendicato”, il commento a La7 dell’ex Presidente del Consiglio e leader di Italia Viva Matteo Renzi. Il gruppo del Terzo Polo (Azione più Italia Viva) conta solo nove senatori. “Oggi noi in Senato abbiamo votato scheda bianca. L’elezione di La Russa nasce da un regolamento di conti interno alla destra e prima ancora dalla folle strategia delle alleanze del PD e di Enrico Letta”, ha aggiunto su Facebook l’ex premier. I sospetti ad ogni modo si infittiscono, fioccano i retroscena. Poco male comunque per Meloni che parla dell’elezione di “un patriota, un servitore dello Stato, un uomo innamorato dell’Italia e che ha sempre anteposto l’interesse nazionale a qualunque cosa”.
A stretto giro, per provare a calmare le acque già agitate del centrodestra, a smentire le tensioni, le congratulazioni di Berlusconi a La Russa: “Sono lieto per l’elezione di Ignazio La Russa a presidente del Senato della Repubblica. Non solo non ho mai avuto alcuno scontro con lui, ma stiamo collaborando lealmente e in pieno accordo per dare al nostro Paese un assetto istituzionale stabile e un governo forte e coeso. Congratulazioni, Presidente!”. La Russa ha ringraziato “chi mi ha votato pur non essendo di centrodestra”.
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