Paolo Truzzu fa mea culpa e si addossa tutte le colpe per la sconfitta nelle elezioni in Sardegna. Il candidato del centrodestra, voluto fortemente da Giorgia Meloni, è stato battuto da Alessandra Todde, nome scelto dall’alleanza Pd-M5s. Truzzu questa mattina ha chiamato la prossima governatrice della Sardegna per augurarle buona fortuna.

Elezioni Sardegna, la conferenza di Truzzu: le responsabilità della sconfitta

“Stamattina ho chiamato Alessandra Todde e le ho fatto i complimenti. Le ho detto che ci rivedremo in Consiglio regionale. Abbiamo perso davvero per uno ‘sputo’, circa duemila voti su 750mila sardi che sono andati a votare. La responsabilità della sconfitta è solo mia”. Parole di Truzzu durante la conferenza stampa a Cagliari, il giorno dopo la sconfitta. “A Cagliari c’è stato più un voto contro il sottoscritto che per la Todde”, ha aggiunto il sindaco e candidato del centrodestra sconfitto.

“Con sei mesi di tempo si sarebbero avute forse più possibilità piuttosto che con un mese. Non dico che c’è una responsabilità della Lega, dico che se lo avessimo fatto prima probabilmente avremmo avuto qualche possibilità in più” ha però sottolineato Truzzu.

Elezioni Sardegna, il riconteggio per Truzzu

Truzzu ha allontanto l’ipotesi di un ricorso: “Non chiederemo alcun riconteggio. Una volta che avremo i dati del Tribunale valuteremo con i dati delle nostre sezioni quale è la situazione. E se ci saranno elementi per fare ricorso lo faremo, ma non è all’ordine del giorno. Non c’è il verbale della Corte d’Appello. Qualche dubbio te lo fanno avere ma qualsiasi valutazione sarà fatta con il verbale in mano”.

Elezioni Sardegna, il voto disgiunto decisivo

“Il voto disgiunto c’è sempre stato”. Truzzu non commenta particolarmente la differenza di voti tra il suo nome e le liste che lo hanno sostenuto. Sull’esito, sempre secondo il candidato sconfitto, “ha inciso molto il risultato di Cagliari”.

Redazione

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