Elly Schlein ha ribadito di voler essere la segretaria di tutti, di voler dare protagonismo agli iscritti prima che alle correnti, di sostenere gli aiuti militari all’Ucraina ma di trovare necessario un dialogo per arrivare alla pace. “Appena dopo la vittoria ho annunciato che volevo riaprire subito il tesseramento. Ora lo abbiamo fatto: dico agli italiani, venite a darci una mano. Le porte sono aperte. Si è risvegliata una speranza e si è riunito un popolo, il popolo democratico c’è e vuole costruire un’alternativa a queste destre. Abbiamo riaperto on line il tesseramento al partito già da oggi e nei prossimi giorni sarà anche nei circoli”, ha detto la nuova segretaria del Partito Democratico in un’intervista a Che tempo che fa.

Schlein che, dopo essere stata definita in campagna elettorale “l’astro nascente della sinistra italiana” dal The Guardian, è stata incoronata dal New York Times “la donna che scuote la politica italiana” in un articolo-intervista a firma Jason Horowitz che dirige la redazione romana del quotidiano. “È difficile incarnare il cambiamento in Italia più della signora Schlein”, si leggeva nel lungo ritratto di una leader che potrebbe “catapultare l’Italia, che a lungo sembrava un paese per vecchi, in un territorio nettamente diverso”. Lontanissima da Meloni, la segretaria dem ha “imparato che essere una donna e una persona Lgbtqi+, figlia orgogliosa di un padre ebreo, la rendeva un obiettivo dell’estrema destra”.

Quella a Fabio Fazio era la prima intervista televisiva di Schlein, dopo la vittoria a sorpresa e in rimonta rispetto al risultato nei circoli alle primarie del Partito Democratico di domenica 26 febbraio. Sabato scorso la segretaria aveva partecipato alla manifestazione antifascista di Firenze, dopo le aggressioni al liceo Michelangiolo, durante la quale si era incontrata anche con l’ex premier e leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. “Schlein deve definire prima il programma del Pd”, aveva dichiarato Prodi ospite a Mezz’ora in più sulle probabili alleanze future dei dem.

“Più che le simpatie fra i partiti conta quello che possiamo fare insieme. Dopo le sconfitte alle ultime elezioni regionali bisogna trovare alcuni terreni di battaglia comune con le altre forze di opposizione. Ho sentito Calenda e Conte, sul salario minimo possiamo lavorare insieme. Come sulla difesa della sanità pubblica”, ha dichiarato Schlein. “Dobbiamo cambiare la visione del partito. Umile nell’ascolto, utile nel suo lavoro. Non dobbiamo tradire questa speranza. Con Bonaccini stiamo discutendo. Volevamo testimoniare la volontà di lavorare insieme senza rinunciare a procedere in una direzione chiara, quella indicata dagli elettori”.

Anche il Nyt si era concentrato sulla questione Ucraina. “Ha detto che sente un legame personale con l’Ucraina, suo nonno era ucraino ed emigrò negli Stati Uniti, mentre la sua famiglia fu certamente spazzata via dall’Olocausto. La sua storia familiare l’ha resa molto sensibile nei confronti di ciò che il nazionalismo ha causato nel continente europeo, perché questa guerra è una guerra nazionalista di Putin”. Avevano fatto dubitare le sue posizioni pacifiste. “Abbiamo già votato in Parlamento. Confermiamo gli aiuti all’Ucraina. È necessario sostenere il popolo ucraino – ha detto in trasmissione – , non è in discussione. Ma non ci può essere sinistra senza l’ambizione di costruire un futuro di pace, non possiamo perdere questa idea. I problemi non si risolvono solo con le armi. Ci vogliono iniziative diplomatiche e un’azione dell’Unione europea. Bisogna fare ancora maggiori pressioni per trovare un terreno di confronto che consenta di fermare la guerra”.

Schlein è stata durissima con il governo Meloni, a partire dal naufragio dei migranti a Cutro. Ha chiesto le dimissioni del ministro dell’interno Piantedosi e un’informativa dello stesso. “Bisogna stabilire le responsabilità e la linea di comando. Capire chi ha deciso che intervenisse la Gdf che non aveva mezzi adeguati rispetto alla Guardia Costiera che aveva mezzi per intervenire. Per 7 ore dalla segnalazione di Frontex sono uscirti due volte e rientrati. Se c’era preoccupazione perchè non sono scattati i soccorsi? Noi abbiamo lanciato gli atti ispettivi per fare chiarezza perchè ciò che è successo è gravissimo, è una ferita profonda sulla quale il ministro ha polemizzato anzichè farsi la domanda giusta su cosa si può fare. Io ho conosciuto una madre che ha perso due figlie. Prima di dire cose inumane si dica cosa si può fare per dare protezione”.

E sul governo Meloni: “Questo è un governo che nella prima manovra premia gli evasori alzando ad esempio il tetto al contante, che sta andando nella direzione più sbagliata mettendo in contrapposizione dipendenti e autonomi: noi vorremmo poter fornire un certo sistema di tutela che non metta in contrapposizione fragilità diverse partendo dal principio costituzionale della progressività, altrimenti qualcosa si rompe nel contratto sociale”.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.