Che le Lega sia spaccata in due era noto, con Giancarlo Giorgetti che non sostiene sempre, soprattutto recentemente, le posizioni e le affermazioni del leader del Carroccio Matteo Salvini. Ma con un’intervista rilasciata oggi a La Stampa, l’attuale ministro dello Sviluppo Economico ha fatto un passo che sorprende persino gli alleati del centrodestra: scaricare i candidati sindaci nelle principali città che si preparano al voto per il 3 e il 4 ottobre. Nel giro di un paio di battute, l’attuale titolare del Mise liquida prima Enrico Michetti, arrivando così a pronunciare un mezzo endorsement, neanche troppo mascherato, per Carlo Calenda, il leader di Azione in corsa per il Campidoglio, e poi il candidato sindaca a Milano Luca Bernardo.

Il sostegno di Giorgetti

Al quotidiano di Torino il ministro dello Sviluppo economico è intervenuto sul caso dei probabili avversari al ballottaggio: “Se Calenda va al ballottaggio con Gualtieri ha buone possibilità di vincere. E, al netto delle esuberanze, mi pare che abbia le caratteristiche giuste per amministrare una città complessa come Roma”. Sul candidato di centrodestra Enrico Michetti una doccia gelata: se al ballottaggio ci saranno Gualtieri e Michetti, sostiene Giorgetti, “vince Gualtieri“. A Giorgetti gli viene chiesto se Michetti sia un candidato sbagliato. “Non lo so. Ma so che il candidato giusto sarebbe stato Bertolaso“, afferma il leghista, facendo tremare il centrodestra.

La risposta di Calenda agli attacchi dem

Carlo Calenda non nasconde di essere lusingato dall’endorsement di Giorgetti. Proprio questa mattina, su twitter, il leader di Azione, ringrazia “il ministro Giorgetti per le sue parole”. E poi rilancia attaccando l’avversario del centrodestro: “Che Michetti non sia adeguato per governare Roma è sempre più evidente, a tutti”.

Ma le parole di Giorgetti hanno scatenato un vespaio di polemiche all’interno della Lega e anche del Pd. Il candidato sindaco Calenda non accetta però di esserne coinvolto e sempre al social network affida le risposte a un attacco della dem Valeria Fedeli che che aveva scritto su Twitter che il sostegno di Giorgetti, e quindi della Lega, a Calenda determina una virata a destra della città. “Un ritorno al passato che una grande Capitale europea e del mondo non vuole e non può permettersi”, aveva scritto la dem per poi rilanciare la candidatura del dem Roberto Gualtieri.

Più critico il vicesegretario del Pd Lazio, Enzo Foschi, che sottolinea le contraddizioni in seno alla Lega. “Che Calenda fosse divenuto il candidato della Lega di Giorgetti era chiaro a tutti. Oggi a sancirlo è proprio lo stesso Giorgetti, in un’intervista molto chiara e decisa, in cui scarica il debole Michetti e lancia la volata al leader di Azione“, scrive in una nota Foschi. “Noi – aggiunge – da tempo non avevamo dubbi sulla deriva che stava prendendo Calenda, che non a caso ha proposto il ‘destro’ Bertolaso come vicesindaco. Ora che è ufficiale che anche la Lega di ‘Roma Ladrona’ appoggia il neotatuato Calenda, siamo sempre più convinti che il vero voto utile e democratico sia quello per Gualtieri“.

Calenda si difende, sostenendo che gli avversari non espongano mai ragioni di merito per essere votati. “Solo argomenti pretestuosi per non votare gli altri. Sarei il candidato della destra perché Giorgetti ha detto che sono un bravo amministratore?! Suvvia crescete!“, ha scritto su Twitter il leader di Azione.

In soccorso di Michetti

A stringere il cerchio attorno a Michetti è il leader del Carroccio Matteo Salvini che prende le distanze da Giorgetti. “La voglia di cambiamento a Roma e a Milano è tantissima e i due candidati scelti dal centrodestra unito, ovvero Enrico Michetti e Luca Bernardo, saranno ottimi sindaci per queste straordinarie città. Lo dimostreranno gli elettori, con la libera scelta al ballottaggio di metà ottobre. Ne sono così convinto che fra oggi e venerdì avrò oltre dieci incontri e comizi distribuiti tra Roma e Milano“.
Il candidato sindaco del centrodestra a Roma sente il sostegno del leader della Lega Salvini e di quello azzurro Berlusconi ed esprime un ringraziamento su Twitter. E allontana indiscrezioni di chi pensa che si stia determinando una spaccatura all’interno del centrodestra che, sostiene Michetti, “è unito, abbiamo le carte in regola per vincere. Roma merita un’amministrazione efficiente e vicina ai bisogni dei cittadini“.