Arrivano a Piazza del Popolo con la colonna sonora dei Modena City Ramblers gli studenti di oltre 100 licei di Roma, gridando insieme: “Se ci bloccano il futuro noi blocchiamo la città”. Le piazze di tutta Italia si sono popolate di giovani attivisti scesi a protestare in favore del clima. “Il futuro è nostro e ce lo riprendiamo”, è il loro slogan che hanno scelto di scrivere sullo striscione azzurro che li precede. Al grido dei ragazzi però si unisce alle raccomandazioni anti Covid, viene amplificato dai megafoni tutte le raccomandazioni: “In questa Piazza è necessario mantenere mascherine, rispettare il distanziamento” gridano i giovai del servizio d’ordine.

Dalle 9 di questa mattina centinaia di attivisti hanno partecipato al sesto Global Strike di Fridaysforfuture, ci sono studenti di ogni età, qualche genitore, gli attivisti di Extintion Rebellion e quelli di Valle Galeria Libera, contro la nascita della nuova discarica di Malagrotta. “Io sono qui oggi perché c’è ancora troppo silenzio sulla crisi climatica e sulla crisi ecologica: stiamo vivendo la sesta estinzione di massa. Questa cecità da parte dei governi non è accettabile” dice una ragazza. “Siamo ancora in tempo ma ci vuole una svolta decisa”, ribatte un altro.

In piazza non solo i giovani: “È lodevole l’impegno di tutti questi ragazzi ma ci vorrebbe più impegno soprattutto da parte degli adulti” dice un signore sulla sessantina. In prima linea anche i promotori del progetto stopglobalwarming.eu, la coordinatrice Virginia Fiume spiega: “Stiamo raccogliendo un milione di firme per obbligare l’Europa a prendere in considerazione e discutere in Commissione la proposta sul carbon tax”.