Gli eventi si sono verificati intorno alle quattro del mattino, quando circa trenta autocarri carichi di aiuti umanitari sono giunti lungo la costa di Gaza City per distribuire cibo nel quartiere di Rimal. Una folla di migliaia di palestinesi si è riversata verso i veicoli mentre attraversavano un checkpoint dell’esercito israeliano. In quel momento, i soldati israeliani hanno aperto il fuoco, colpendo decine di palestinesi, mentre molti altri sono rimasti feriti o hanno perso la vita durante l’assalto Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno riferito degli avvenimenti iniziali di questa mattina a Gaza, specificando il bilancio di 104 persone morte e 760 ferite.

L’ordine di sparare

L’indagine condotta dall’IDF indica che alcuni camion sono riusciti a procedere verso nord. Tuttavia, giunti a Rimal, uomini armati hanno aperto il fuoco sul convoglio e iniziato a saccheggiare i veicoli. Nel frattempo, decine di palestinesi che avevano assaltato l’ultimo autocarro si sono diretti verso i soldati e i carri armati presso il checkpoint israeliano. A questo punto, quando i palestinesi erano a poche dozzine di metri di distanza, un ufficiale ha ordinato di sparare in aria e poi alle gambe di chi continuava ad avanzare. L’IDF riporta dieci palestinesi colpiti. Secondo il Times of Israel, le forze israeliane affermano di aver coordinato diverse consegne di aiuti a Gaza la settimana scorsa e si impegneranno ora a trovare una soluzione per evitare che simili incidenti si ripetano.

Il rischio di fallimento dei negoziati

Il rischio di fallimento dei negoziati è più vivo che mai, con Hamas che ha avvertito che gli spari contro i palestinesi in fila per gli aiuti potrebbero compromettere i colloqui per una tregua e la liberazione degli ostaggi. In un comunicato riportato da Reuters, è stato dichiarato che “le trattative condotte dalla leadership del movimento non saranno compromesse a spese del sangue del popolo”. Hamas definisce l’accaduto un “orribile massacro”.

Redazione

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