“Salve a tutti, sono Giorgia Meloni, ho 45 anni e sono la Presidente di Fratelli d’Italia, il partito politico dei conservatori italiani. Da giorni leggo articoli della stampa internazionale sulle prossime elezioni che daranno un nuovo governo all’Italia, nei quali vengo descritta come un pericolo per la democrazia, per la stabilità italiana, europea e internazionale”. Così Giorgia Meloni inizia il video in inglese, francese e spagnolo per la stampa straniera. Un video di rassicurazioni per i leader stranieri, un tentativo di cancellare le ombre che pesano sul suo partito e sulla sua candidatura alla presidenza del Consiglio. Lo fa in tre lingue, scardinando una a una le accuse, con precisione e come mai aveva fatto in italiano.

“Ho letto che la vittoria di Fratelli d’Italia alle elezioni di settembre comporterebbe un disastro, che porterebbe a una svolta autoritaria, all’uscita dell’Italia dall’Euro e altre sciocchezze di questo genere. Niente di tutto ciò è vero ma so benissimo che questi articoli vengono ispirati dal potente circuito mediatico della sinistra, che qui in Italia è molto forte nelle redazioni dei giornali e in quelle dei programmi televisivi, ma è in netta minoranza tra il popolo italiano”, continua la leader di Fratelli d’Italia.
Rassicura sui fondi europei: “È stato detto anche che un governo di centro-destra metterebbe a rischio i fondi del Next Generation EU e l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma smentisco categoricamente questa assurda narrazione. Su questo terreno il governo Draghi avrebbe potuto fare di più ma non gli è stato possibile non a causa di Fratelli d’Italia – unico partito all’opposizione – ma per via di una maggioranza troppo eterogenea e litigiosa”.

Poi ancora più diretta fa i conti con il passato: “La Destra italiana ha consegnato il fascismo alla storia ormai da decenni, condannando senza ambiguità la privazione della democrazia e le infami leggi anti-ebraiche. E senza ambiguità è ovviamente anche la nostra condanna del nazismo e del comunismo, l’unica delle ideologie totalitarie del XX secolo che è ancora al potere in alcune nazioni, sopravvivendo ai suoi tragici fallimenti, che la sinistra fatica a condannare, forse anche perché dall’Unione Sovietica ha ricevuto per decenni generosi finanziamenti. Alla stessa bussola di libertà orientiamo il nostro posizionamento sui fatti del mondo di oggi, nel quale contrastiamo con forza ogni deriva antidemocratica con parole di fermezza che non sempre ritroviamo nella sinistra italiana ed europea”.

E ancora: “ La nostra collocazione nel campo occidentale è chiara e cristallina, come abbiamo dimostrato ancora una volta condannando senza se e senza ma la brutale aggressione russa all’Ucraina e contribuendo, dall’opposizione, a rafforzare la posizione italiana in sede europea e internazionale. La nostra idea di Europa è quella di un soggetto politico capace di rappresentare un vero valore aggiunto per i suoi cittadini, con meno burocrazia e più capacità di incidere sulle grandi materie. Cosa vogliamo per il futuro dell’Italia? Vogliamo che torni ad essere quella grande nazione, dinamica e innovativa, apprezzata in tutto il mondo, che ha contribuito a fare grande l’Europa. Siamo persone leali, oneste e determinate. E siamo pronti ad inaugurare una nuova stagione di stabilità, libertà e prosperità per l’Italia. Piaccia o meno alla sinistra”.

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