Da tre anni la poltrona del dirigente all’ufficio del giudice di pace di Ischia è vacante e il personale amministrativo della sezione distaccata è in difficoltà, oltre che sotto organico. Solo quattro cancellieri per la sede giudiziaria della terza isola più popolosa d’Italia, dopo la Sicilia e la Sardegna. Ecco l’ennesimo caso giudiziario, ancora un esempio delle inefficienze del sistema giustizia. Negli uffici giudiziari dell’isola verde la situazione era già critica prima della pandemia da Covid-19, ma adesso, dopo i mesi di lockdown e gli arretrati che si sono moltiplicati, riprendere l’attività sembra quasi un’impresa tanto da rendere necessario un incontro tra i vertici degli uffici giudiziari, l’avvocatura e i sindaci dell’isola perché non si possono più rimandare interventi. Serve personale amministrativo perché le cancellerie sono semivuote, serve nominare un dirigente perché manca da tre anni, e serve stabilizzare le sezioni distaccate sollecitando il Ministero della Giustizia a intervenire senza più rimandare come accaduto negli ultimi anni. Eccola la proposta per rimettere in moto una costola del Tribunale napoletano.

La sezione distaccata di Ischia fu inaugurata il 6 settembre 2018. Doveva garantire una migliore e più efficace gestione, ma senza investimenti non si è andati lontano. In breve tempo dagli originari sette dipendenti si è passati a quattro unità e la carenza di personale è diventata la prima criticità per un ufficio giudiziario su un territorio di oltre 64mila abitanti. I quattro dipendenti devono dividersi il lavoro tra il settore civile e quello penale, ovvio che garantire la completa e tempestiva esecuzione di tutti gli adempimenti di cancelleria diventa impossibile. Per un anno intero, nel 2018, la sezione del settore civile è rimasta senza un secondo togato assegnato al ruolo civile, cioè c’era un solo magistrato affiancato di volta in volta, e per limitati periodi di tempo, da qualche collega ma ciò non ha consentito di smaltire i fascicoli arretrati e i procedimenti pendenti sono aumentati.

Quanto al settore penale, nella sezione distaccata di Ischia ci sono un giudice togato e un giudice onorario e il turn over di magistrati e le difficoltà logistiche per raggiungere la sede da parte di avvocati e testimoni influiscono sull’andamento dei processi. «Il funzionamento della giustizia a Ischia non potrà prescindere dalla stabilizzazione delle sezioni distaccate – ha spiegato il presidente degli avvocati Tafuri – Saranno promosse iniziative congiunte presso il Ministero e le forze governative per prevenire alla legge sulla stabilizzazione attesa da molti anni». All’incontro hanno partecipato il presidente del Tribunale di Napoli Elisabetta Garzo, il presidente dell’Ordine degli avvocati Antonio Tafuri, l’avvocato Francesco Caia del Consiglio nazionale forense, il sindaco di Ischia Enzo Ferrandino, il sindaco di Forio Francesco Del Deo, il sindaco di Barano Dionigi Gaudioso, il vicesindaco di Serrara Fontana Cesare Mattera, il presidente dell’Assoforense di Ischia Gianpaolo Buono con il segretario Francesco Cellamare e i consiglieri Alberto Morelli e Alessandra Castellano, e il presidente dell’Associazione giovani avvocati ischitani Vito Manna.

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Napoletana, laureata in Economia e con un master in Marketing e Comunicazione, è giornalista professionista dal 2007. Per Il Riformista si occupa di giustizia ed economia. Esperta di cronaca nera e giudiziaria ha lavorato nella redazione del quotidiano Cronache di Napoli per poi collaborare con testate nazionali (Il Mattino, Il Sole 24 Ore) e agenzie di stampa (TMNews, Askanews).