La pandemia di Coronavirus? Un “disastro” che poteva essere evitato. A sostenerlo è un panel indipendente istituito dal direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus. I 13 esperti, che hanno pubblicato un report dopo l’istituzione del panel in conformità con una risoluzione adottata nel maggio 2020 dagli Stati membri dell’Oms, hanno trascorso gli ultimi otto mesi ad esaminare la diffusione della pandemia di Sars-Cov-2 e le strategie adottate dall’Organizzazione mondiale della sanità e dai vari Stati per affrontarla.

La conclusione alla quale è arrivata l’ex primo ministro neozelandese Helen Clark, co-presidente del gruppo di esperti, è che ci sono stati “ritardi in Cina ma ci sono stati ritardi ovunque”.

Quanto invece alle responsabilità dell’Oms, secondo gli esperti “è passato troppo tempo” tra la notifica di un focolaio di polmonite sconosciuta a metà dicembre 2019 e la dichiarazione il 30 gennaio dell’emergenza sanitaria. Secondo il panel indipendente però anche agendo una settimana prima le cose difficilmente sarebbero cambiate di fronte “all’inazione di così tanti Paesi”.

Pur rilevando delle responsabilità in seno all’Oms, i 13 esperti indipendenti in parte ‘assolvono’ l’organizzazione guidata da Tedros Adhanom Ghebreyesus. Nel report si legge infatti che “mentre il virus si diffondeva, le informazioni si accumulavano e le decisioni venivano ritardate in attesa di risposte a laboriosi scambi di e-mail ufficiali”, ma quando le informazioni hanno finalmente iniziato ad arrivare all’Oms “l’organizzazione era chiaramente non sufficientemente nelle condizioni di indagare, corroborare e poi confermare rapidamente che un’epidemia pericolosa stava avvenendo”.

Per i ‘ricercatori’ indipendenti il fattore chiave è stato il mese di febbraio 2020, un “mese perduto” durante il quale molti Paesi avrebbero potuto prendere misure che avrebbero fermato la diffusione globale del virus, che ad oggi ha contagiato 160 milioni di persone.

Secondo gli esperti “ritardi, esitazioni e smentite” hanno contributo a rendere l’epidemia cinese una pandemia, quello che definiscono nel rapporto “un cocktail tossico”. Anche per questo tra le conclusioni del rapporto c’è la raccomandazione alla comunità internazionale di adottare riforme per trasformare il sistema globale di preparazione, allerta e risposta alle pandemie.

Il panel però precisa anche che, pur identificando “fallimenti a ogni livello”, non si può “semplicemente puntare il dito su una persona che sia alla fine responsabile, in realtà non c’è una persona o una nazione responsabile“. Secondo i tredici esperti  l’Organizzazione mondiale della sanità “deve avere l’autorità per indagare rapidamente sulle epidemie che destano preoccupazione, per pubblicare informazioni e per dispiegare missioni di indagine immediatamente”.

 

 

 

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia