È al 73esimo giorno la guerra in Ucraina. Kiev ha annunciato di essere disponibile a nuove soluzioni per raggiungere un accordo di pace. Sempre più critica invece la situazione nell’acciaieria Azovstal a Mariupol, città assediata da mesi ormai dalle forze russe. Botta e risposta Kiev-Mosca sul caso di una fregata russa andata a fuoco nel Mar Nero.

Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha paragonato la situazione nell’acciaieria Azovstal all’inferno. Continuano le trattative per le evacuazioni. Ieri sono uscite altre 50 persone. Altri razzi sono stati lanciati ieri sera dai russi sulla città di Odessa. Zelensky ha aperto intanto a un nuovo accordo di pace: il compromesso non pretenderebbe la restituzione della penisola di Crimea, annessa dai russi nel 2014. La condizione è che le forze di Mosca tornino sulle posizioni del 23 febbraio, ovvero il giorno prima dell’invasione annunciata da Putin come “operazione speciale” di “denazificazione”.

A fuoco la fregata russa Makarov nel Mar Nero, nei pressi dell’isola dei Serpenti. Kiev ha dichiarato di aver colpito l’imbarcazione militare con un razzo. Il Cremlino smentisce: non abbiamo informazioni su navi russe colpite. Se il 9 maggio è infine saltata la parata a Mariupol, in occasione della giornata di festa che in Russia commemora la vittoria sui nazisti nella Seconda Guerra Mondiale, il presidente americano Joe Biden firmerà una legge che velocizzerà la fornitura di armi all’Ucraina.

La diretta

ORE 22:30 – ZELENSKY: “LAVORIAMO PER FAR USCIRE TUTTI I MILITARI DA AZOVSTAL” – “Stiamo preparando la seconda fase della missione di evacuazione: i feriti e i medici. Se tutti rispettano gli accordi. Se non ci sono bugie. E stiamo lavorando per evacuare i nostri militari. Tutti gli eroi a difesa di Mariupol”, ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendosi ai soldati ancora asserragliati nell’acciaieria Azovstal, dopo che tutti i civili sono stati evacuati. “È estremamente difficile. Sono sicuro che tutti capiscono il motivo principale. Ma non perdiamo la speranza. Non ci fermiamo. Ogni giorno cerchiamo un’opzione diplomatica che possa funzionare”.

ORE 21:30 – LUGANSK: “BOMBA SU SCUOLA” – Il governatore di Lugansk Serhiy Haidai ha denunciato che i russi hanno lanciato una bomba su una scuola nel villaggio di Belogorovka, dove nel sotterraneo si nascondevano 90 persone. Per il momento una trentina sono state tratte in salvo, e le operazioni di soccorso proseguono, ha aggiunto Haidai in un messaggio su Telegram, come riportano i media ucraini.

ORE 21:00 – MOSCA CONFERMA: TUTTI I CIVILI EVACUATI DA AZOVSTAL – Il ministero della Difesa russo ha confermato che “si è conclusa l’evacuazione dei civili dalla Azovstal di Mariupol”.

ORE 18:30 – AZOVSTAL, TUTTI I CIVILI EVACUATI DALL’ACCIAIERIA DI MARIUPOL – Tutte le donne, i bambini e gli anziani sono stati evacuati dall’acciaieria Azovstal di Mariupol, assediata dalle forze russe. Lo ha annunciato la vice prima ministra ucraina, Iryna Vereshchuk. Si tratta di 50 persone, riporta l’agenzia Tass, lo stesso numero di civili evacuati di ieri. Secondo il battaglione Azov durante le evacuazioni di ieri i russi hanno ucciso tre militari ucraini e feriti altri sei.

ORE 18:15 – ZAPORIZHIZHIA, COPRIFUOCO CONTINUO DALL’8 AL 10 MAGGIO – Coprifuoc continuo imposto sul territorio della Regione di Zaporizhzhia, in Ucraina, dalle 19 dell’8 maggio alle 5 del 10 maggio.

ORE 18:00 – LA FIRS LADY USA JILL BIDEN IN SLOVACCHIA – La first lady statunitense è sbarcata in Slovacchia per incontrare domani i profughi ucraini, dopo una tappa analoga in Romania. Lo riferisce la Casa Bianca. Jill Biden si è fermata a depositare un mazzo di fiori al memoriale dedicato al giornalista Jan Kuciak e alla sua fidanzata Martina Kusnirova, uccisi nella loro casa nel 2018 su ordine di un boss sul quale lui stava indagando. Un delitto che scosse il Paese portando a proteste di massa.

ORE 17: 30 – UCRAINA: SCAMBIO DI PRIGIONIERI LIBERATO ANCHE PRETE ORTODOSSO – Nel nuovo scambio di prigionieri fra Russia e Ucraina, c’è anche un prete della Chiesa ortodossa ucraina. Si tratta del rettore della Cattedrale della Santissima Trinità a Odessa, padre Vasyl Vyrozub. Il prete – informa l’agenzia Risu, rilanciata dal Sir – era stato catturato il 27 febbraio scorso insieme ad altri membri della missione di salvataggio sull’Isola dei serpenti, sul Mar Nero. Da allora, il sacerdote e cappellano del Pcu è stato tenuto in cattività dai russi, con l’accusa di spionaggio, e a detto di testimoni ha anche subito torture morali e fisiche. Altri membri dello stesso equipaggio, cappellani di organizzazioni religiose protestanti e ucraini, sono stati rilasciati tramite scambi di prigionieri precedenti. Quanto a padre Vasyl, si sa solo che è stato trasportato più volte da un posto all’altro, dalla Crimea alla Federazione Russa, e li’ in un centro di detenzione nella regione di Rostov. A dare la notizia della sua liberazione è stata la vice primo ministro per la reintegrazione dei territori temporaneamente occupati, Iryna Vereshchuk. Le autorità di Kiev hanno anche precisato che la Russia ha consegnato 41 cittadini ucraini, di cui 28 combattenti e 13 civili. Fra questi vi sono 11 donne.

ORE 16:45 – MONITO BIDEN A PENTAGONO- CIA SU NOTIZIE AIUTI INTELLIGENCE – Joe Biden ha ammonito i vertici della difesa e dei servizi segreti sui rischi legati alle fughe di notizie sulla condivisione con Kiev delle informazioni di intelligence Usa contro i russi. Il presidente, secondo Nbc news, ha chiamato i capi del Pentagono Lloyd Austin, della Cia William Burns e della National Intelligence Avril Haines sottolineando che le recenti notizia di stampa sono controproducenti e “distraggono dal nostro obiettivo”.

ORE 16:30 – STOLTENBERG: GUERRA LUNGA, NO AD AMMISSIONE CRIMEA – La Nato ritiene che la guerra della Russia contro l’Ucraina non finirà presto, ma che l’Ucraina la vincerà con l’aiuto dell’Alleanza Atlantica. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in una intervista al quotidiano tedesco Die Welt ha ribadito che l’Alleanza è determinata ad aiutare l’Ucraina “anche se ci vorranno mesi o anni” per battere Putin. E rimarca la volontà di “fare tutto il possibile” perché il conflitto non si espanda. Stoltenberg sottolinea che “l’Ucraina deve vincere questa guerra perché difende il suo territorio. I membri della Nato non accetteranno mai l’annessione illegale della Crimea. Ci siamo inoltre sempre opposti al controllo russo su parti del Donbass nell’Ucraina orientale”.

ORE 15:00 – ZAZO, 9 MAGGIO? KIEV ATTENDE MOSSA PUTIN, DECIDE LUI – E’ difficile fare previsioni su cosa accadrà il 9 maggio. Da parte ucraina c’è, oltre a un continuo monito alla popolazione, l’attesa di capire quale sarà la prossima mossa di Putin”, ritenendo che “alla fine chi decide tutto è sempre e solo il presidente russo, dipende da lui”. Lo ha detto l’ambasciatore italiano a Kiev, Pier Francesco Zazo, in un’intervista all’ANSA alla vigilia del Giorno della Vittoria con cui la Russia celebra la vittoria sul nazismo. “Gli scenari sono vari: la mobilitazione generale o il prosieguo dell’attività militare in un conflitto a minore intensità destinato a continuare”, ha spiegato.

ORE 14:30 – UCRAINA: DAL PENTAGONO NUOVI AIUTI MILITARI PER 137 MLN DI DOLLARI – Nuovi aiuti militari del Pentagono a Kiev, per un valore di 136 milioni di dollari. Il pacchetto, distinto dall’ultimo da 150 milioni di dollari annunciato ieri da Joe Biden, comprende droni, razzi a guida laser, binocoli e altro equipaggiamento che verrà inviato presto. Nel dettagliare la spesa, Bill LaPlante, sottosegretario alla Difesa per gli acquisti e l’approvvigionamento, ha riferito che gli aiuti includono 22,6 milioni di dollari di razzi di precisione da 70mm che possono essere lanciati da elicotteri, 17,8 milioni di droni kamikaze Switchblade e 19,7 milioni di droni Puma per la sorveglianza.

ORE 13:30- DI MAIO: DA ZELENSKY APERTURA IMPORTANTISSIMA, TOCCA A PUTIN – “Non dobbiamo abituarci all’idea che questa guerra debba andare avanti all’infinito, non dobbiamo dimenticare l’obiettivo della pace”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti a margine Di un convegno sul welfare che si è svolto a Portici, nel Napoletano. “Zelensky ha fatto un’apertura importantissima: dopo aver aperto sulla neutralità dell’Ucraina, ha detto che è disposto a considerare la Crimea fuori dall’accordo Di pace. Queste sono aperture importanti, Putin deve dimostrare Di voler venire al tavolo, di non volere la guerra”, ha concluso il titolare della Farnesina.

ORE 13:15 – KIEV, ‘DISTRUTTA NAVE DA SBARCO RUSSA NEL MAR NERO’ – Una nave russa di classe Serna, imbarcazione da sbarco con sistema a cavita’ aerea costruita per la Marina russa sarebbe stata colpita e distrutta da unità ucraine nelle acque del Mar Nero, vicino all’isola di Snake. Lo scrive l’Ukrainska Pravda riportando i messaggi social del Comando operativo Sud di Kiev, dell’amministrazione militare di Odessa e le affermazioni del capo del Centro di coordinamento congiunto per le forze di sicurezza e di difesa dell’Ucraina meridionale Natalia Humeniuk. Non sono stati però forniti particolari sull’operazione, ne’ quando l’attacco sarebbe avvenuto. “Ora c’è una guerra e, quando possibile, verranno annunciati i dettagli. Adesso vengono fornite informazioni che possono essere date al pubblico e non danneggiano le forze armate e l’Ucraina. Tutto sarà chiarito in seguito”, ha spiegato il portavoce dell’amministrazione militare di Odessa Serhiy Bratchuk. Ieri Kiev ha dato la notizia che sempre vicino all’isola di Snake le forze ucraine hanno colpito la fregata russa Admira Makarov, ma il Cremlino ha reagito affermando di non avere notizie di mezzi colpiti nell’area.

ORE 12:30 – ESPLOSIONI NELLA NOTTE IN TRANSNISTRIA – Il ministero dell’Interno della regione separatista filorussa della Moldavia al confine con l’Ucraina, la Transnistria, ha denunciato quattro esplosioni nella notte, nei pressi del villaggio di Varancau. Di un possibile coinvolgimento della regione pro-Mosca, non riconosciuta dalla comunità internazionale, si parla da settimane. Il mese scorso delle granate avevano colpito il ministero per la Sicurezza Statale dell’autoproclamata capitale della regione, Tiraspol.

ORE 12:15 – ZELENSKY: “RIPRESA EVACUAZIONE DA AZOVSTAL” – Il presidente ucraino Zelensky ha comunicato che è ripresa l’evacuazione dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. ”

ORE 10:45 – PAM: APPELLO PER RIAPRIRE I PORTI DELL’UCRAINA – Il Programma Alimentale Mondiale (PAM) ha lanciato un appello per la riapertura dei porti dell’Ucraina e scongiurare così la minaccia di una carestia mondiale. “I porti nella zona di Odessa, nel sud dell’Ucraina, devono essere riaperti con urgenza per evitare che la crisi globale della fame sfugga al controllo”, si legge sul sito del Programma. “I silos di grano dell’Ucraina sono pieni. I porti sul Mar Nero sono bloccati, lasciando milioni di tonnellate di grano intrappolate in silos a terra o su navi che non possono muoversi”. La FAO ha dichiarato che 25 milioni di tonnellate di grano sono bloccate in ucraina.

ORE 10:30 – NATO: “CI ASPETTIAMO ESCALATION” – Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha dichiarato in un’intervista al quotidiano Welt am Sonntag che l’Alleanza prevede un “ulteriore aggravamento” della guerra in Ucraina “nelle prossime settimane”.

ORE 9:00 – CREMLINO: DISTRUTTE ARMI USA A KHARKIV – Il ministero della Difesa russo ha reso noto che nella regione di Kharkiv, in Ucraina meridionale, sono state distrutte in raid aerei armi ed equipaggiamenti consegnati alle truppe di Kiev da Usa ed Europa.

ORE 8:30 – 223 BAMBINI MORTI – 223 bambini sono morti e più di 410 sono rimasti feriti in Ucraina dall’inizio della guerra con la Russia. Lo rende noto l’ufficio del procuratore generale ucraino, precisando che il maggior numero di vittime si registra nelle regioni di Donetsk, di Kiev e di Kharkiv. A seguito dei bombardamenti nelle città e nei villaggi ucraini, 1.635 istituzioni educative sono state danneggiate. Di queste, 126 sono state completamente distrutte.

ORE 8:00 – INTELLIGENCE UK: “A DURA PROVA LE UNITA’ RUSSE” – L’intelligence militare britannica nel suo bollettino quotidiano fa sapere che “il conflitto in Ucraina sta mettendo a dura prova alcune delle unità più capaci e delle capacità più avanzate della Russia”. Si legge anche che Mosca “impiegherà molto tempo e denaro per ricostituire le sue forze armate dopo questo conflitto”. Per gli 007 “sarà particolarmente difficile sostituire le apparecchiature moderne e più avanzate” perché le sazioni “limitano l’accesso” della Russia a componenti microelettronici che sono “determinanti”.

 

ORE 7:15 – PENTAGONO: FORNIAMO A KIEV INFORMAZIONI LEGITTIME E LEGALI – Il portavoce del Pentagono John Kirby ha dichiarato che le informazioni di intelligence fornite dagli USA all’Ucraina sono “legittime, legali, limitate”. Il Washington Post aveva riportato che grazie alle fonti americane sarebbero stati uccisi i generali russi caduti in Ucraina. Così come fondamentali sarebbero state per l’affondamento dell’incrociatore missilistico Moskva. “Non siamo l’unica fonte di intelligence e informazioni per gli ucraini”.

ORE 7:00 – NUOVO PACCHETTO DI AIUTI USA DA 150 MILIONI – Il nuovo pacchetto di aiuti militari dagli Stati Uniti all’Ucraina avrà un valore complessivo di 150 milioni di dollari. Lo ha reso noto il segretario di Stato Antony Blinken tramite un post su Twitter. La fornitura includerà 25 mila proiettili per obici da 155 mm, tre radar antimissile AN/TPQ-36, apparecchiature per interferenze elettroniche e pezzi di ricambio.

 

ORE 6:30 – KIEV: “RESPINTI OTTO ATTACCHI RUSSI IN DONBASS” – L’esercito ucraino ha dichiarato di aver respinto otto attacchi russi nella regione del Donbass venerdì 6 maggio. Per Kiev sarebbero stati distrutti tre carri armati nemici, otto sistemi d’artiglieria, sette veicoli corazzati da combattimento, tre unità speciali ingegneristiche e un veicolo non corazzato. La contraerea avrebbe poi abbattuto sette droni Orlan-10. Le notizie dal fronte restano confuse e contraddittorie in alcuni casi.

ORE 6:00 – AZOVSTAL, ZELENSKY E L’IMPEGNO PER SALVARE I SOLDATI NELL’ACCIAIERIA – “Stiamo lavorando su opzioni diplomatiche per salvare i nostri militari, che rimangono ancora ad Azovstal. Sono coinvolti mediatori influenti, tra cui Stati influenti”, ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Continuiamo la missione di evacuazione con la mediazione dell’Onu e del Comitato internazionale della Croce Rossa. Durante la giornata, la nostra squadra ha organizzato operazioni di soccorso per più di 40 civili, tutte donne e bambini”.

ORE 5:00 – PESKOV: “POLONIA FONTE DI MINACCE” – Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, riporta Reuters, ha puntato il dito sulla “retorica ostile” delle autorità polacche e ha affermato che Varsavia potrebbe essere una “fonte di minacce”

Articolo in aggiornamento

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.