La guerra al 37esimo giorno
Guerra Ucraina-Russia, Kiev smentisce attacco depositi petrolio a Belgorod. Erdogan: “Putin incontri Zelensky in Turchia” Missili sulla regione di Odessa
Non c’è tregua nel conflitto in Ucraina giunto al 37esimo giorno. L’annunciato ripiegamento russo da Kiev sembra una pausa per riorganizzare le truppe. Mosca ha annunciato un nuovo corridoio umanitario per evacuare i civili da Mariupol, che però secondo Kiev sono stati bloccati.
Kiev ha denunciato anche la confisca di 14 tonnellate aiuti umanitari. Attesa in Ucraina la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola. Previsti nuovi negoziati online. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan insiste per un incontro Putin-Zelensky. Mosca: “Sanzioni Ue irresponsabili, non resteranno senza risposta”.
Intanto Mosca ha denunciato un attacco di due elicotteri ucraini al grande deposito di petrolio nella regione di Belgorod, in territorio russo. Lo afferma il governatore dell’Oblast di Belgorod, che confina con la regione ucraina di Kharkiv, citato dalla Tass. Non ci sono vittime, ha detto il governatore Vyacheslav Gladkov. Vi sarebbero almeno due feriti. I serbatoi distrutti sarebbero 8.
C’è una vittima italiana: Edy Ongaro, 46 anni, detto Bozambo, veneto, combatteva con i separatisti, è stato ucciso nel Donbass. Era in Ucraina dal 2015: è stato colpito da una bomba a mano. Zelensky degrada due ‘traditori’ e si dice certo di un imminente pesante attacco nell’est del Paese.
LA DIRETTA
ORE 21:30 – USA: FORNITO A KIEV MATERIALE IN CASO DI ATTACCO CHIMICO RUSSO – Gli Usa stanno fornendo all’Ucraina materiale nel caso la Russia usi armi chimiche: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki. Si tratta, ha rivelato Politico, di maschere anti gas, tute protettive e altri equipaggiamenti. Gli Stati Uniti hanno accolto la richiesta di Kiev e stanno mandando questo materiale per proteggere i civili, anche se Kiev potrebbe decidere di usarli per i propri soldati.
ORE 21:05 – MISSILI RUSSI SULLA REGIONE DI ODESSA, CI SONO VITTIME – La Russia ha colpito con tre missili balistici Iskander la regione di Odessa. Lo ha denunciato il capo dell’amministrazione statale regionale Maxim Marchenko, aggiungendo “ci sono sono vittime”. Lo riporta Ukrinform.
ORE 20:45 – UCRAINA: 3MILA USCITI DA MARIUPOL, ALTRETTANTI DA ALTRE CITTA’ – Sono state più di 3.000 le persone riuscite a uscire da Mariupol oggi e altrettante sono state evacuate da altre città: lo ha reso noto Kyrylo Tymoshenko, uno dei principali collaboratori di Volodymyr Zelensky. E’ fallito invece il tentativo della Croce Rossa di organizzare un’imponente evacuazione di civili dalla città e l’organizzazione ha fatto sapere che ci riproverà domani.
ORE 19:53 – GAS: UE, AZIENDE NON ADERISCANO A PAGAMENTO IN RUBLI – “Con i nostri partner del G7 abbiamo chiaramente espresso la nostra posizione: i contratti concordati devono essere rispettati. Il 97% dei contratti in questione prevede esplicitamente il pagamento in euro o dollari. Le aziende con tali contratti non dovrebbero aderire alle richieste russe”. Lo dice un portavoce della Commissione europea, interpellato sulla richiesta di Mosca di ricevere il pagamento del gas in rubli.
ORE 19:35 – KIEV SMENTISCE DI AVER ATTACCATO IL DEPOSITO DI BELGOROD – Un alto funzionario della sicurezza ucraino ha negato le accuse di Mosca secondo cui Kiev sarebbe responsabile dell’attacco ad un deposito petrolifero nella città russa di Belgorod. “Per qualche motivo dicono che siamo stati noi, ma secondo le nostre informazioni questo non corrisponde alla realtà”, ha detto il segretario del Consiglio di sicurezza ucraino, Oleksiy Danilov alla televisione nazionale. Lo riporta il Guardian, citando la Reuters.
ORE 19:15 – METSOLA: A KIEV ABBIAMO PARLATO DI SANZIONI PIU’ ESTESE – “L’invasione dell’Ucraina è ingiustificata e inaccettabile. Con il primo ministro ucraino Denys Shmyhal abbiamo parlato della necessità di sanzioni sempre più estese. Dobbiamo andare ancora oltre. L’Europa sarà all’altezza”. Lo scrive su twitter la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, oggi a Kiev.
ORE 19:00 – MOSCA: INCENDIO BELGOROD PROVOCATO DA DUE ELICOTTERI UCRAINI M1-21 – L’incendio nel deposito di petrolio di Belgorod è stato provocato da “due elicotteri Mi-24 ucraini che venerdì mattina, a un’altitudine estremamente bassa, sono entrati nello spazio aereo russo e hanno colpito l’impianto di stoccaggio”. Lo ha detto Igor Konashenkov, rappresentante ufficiale del ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta Interfax. “Alcuni carri armati sono stati danneggiati e hanno preso fuoco”, ha aggiunto Konashenkov.
ORE 18:40 – LIBERATA DALL’OCCUPAZIONE RUSSA LA CITTÀ DI BUCHA – La città di Bucha, occupata dalle forze militari russe dal 27 febbraio scorso, tre giorni dopo lo scoppia della guerra, è stata liberata.
Ad annunciarlo è stato il sindaco Anatolii Fedoruk: “Il 31 marzo passerà alla storia della nostra città”. Bucha si trova alla periferia nord-ovest di Kiev, a pochi chilometri da Irpin.
It is reported that #Bucha has been liberated from the occupants and is under the control of the AFU. pic.twitter.com/VgrNFmwwAj
— NEXTA (@nexta_tv) April 1, 2022
ORE 18:10 – SECONDO SCAMBIO DI PRIGIONERI TRA UCRAINA E RUSSIA – La vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk ha annunciato su Facebook che tra Kiev e Mosca è stato raggiunto l’accordo per un secondo scambio di prigionieri di guerra. “Per ordine del presidente Zelensky, si è appena svolto il secondo scambio di prigionieri (con i russi). Abbiamo riportato a casa 86 dei nostri soldati, 15 di loro sono donne. A tutti colo che sono ancora prigionieri: lotteremo per ognuno di voi. Vi riporteremo tutti a casa, tenete duro!”, ha scritto su Facebook Vereshchuk.
⚡️86 Ukrainian soldiers released from Russian captivity during second prisoner swap.
The exchange took place in Zaporizhzhia Oblast on April 1. According to Deputy PM Iryna Vereshchuk, 15 of the exchanged soldiers are women. The number of Russian soldiers swapped is yet unknown.
— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) April 1, 2022
ORE 17:30 – EUROPA UNITA CONTRO IL RICATTO DI PUTIN SUL GAS RUSSO IN RUBLI – Il tentativo del Cremlino di spaccare l’Europa sul pagamento in rubli del gas russo almeno per ora non è andato a segno. L’Ansa scrive che, come appreso a Bruxelles da fonti vicine al dossier gas, i governi europei sono compatti nel rifiutare il “ricatto” di Putin sul gas e stanno valutando quali siano le vere intenzioni di Mosca a riguardo
Questa mattina gli ambasciatori Ue si sono incontrati per discutere la questione e, da quanto riferito, dalla riunione è emersa una chiara indicazione da parti di tutti i 27 sul fatto che i contratti debbano essere osservati e rispettati nelle valute previste, vale a dire euro o dollari.
ORE 17:15 – DISTRUTTA DAI BOMBARDAMENTI RUSSI L’UNIVERSITA’ DI KHARKIV – Il viceministro dell’Istruzione ucraino Andriy Vitrenko ha affermato che i russi hanno “completamente distrutto” la famosa università di Kharkiv. Lo riferisce il Kyiv Independent, secondo cui le attività dell’ateneo verranno spostate in luoghi più sicuri, così come quelle delle università di Mariupol e Chernihiv.
⚡️Karazin Kharkiv National University, other schools to be moved to safer areas.
Deputy Minister of Education and Science Andriy Vitrenko said that Russians had destroyed the famous Kharkiv university “completely.” Universities from Mariupol and Chernihiv will also be moved.
— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) April 1, 2022
ORE 16:40 -ERDOGAN PROPONE INCONTRO TRA PUTIN E ZELENSKY IN TURCHIA – Secondo l’agenzia Anadolou, il presidente turco Recep Tayyp Erdogan durante ilcolloquio telefonico avuto nel pomeriggio con Vladimir Putin ha ribadito l’offerta di ospitare un incontro tra il leader russo e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo Paese.
ORE 16:05 – PRESIDENTE METSOLA INTERVIENE AL PARLAMENTO UCRAINO – La presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola è intervenuta per un discorso nel Parlamento ucraino a Kiev. Sono a Kiev per dare un messaggio di speranza”, ha scritto su Twitter. “La resistenza e il coraggio degli ucraini hanno ispirato il mondo. Siamo con voi. Grazie a Ruslan Stefanchuk per l’invito”, ha concluso ringraziando il presidente della Verkhovna Rada, il parlamento ucraino.
Dear Ukrainian friends,
Soon we will help you rebuild your cities and towns.
We will continue to take care of your families who have been forced to flee, until they can safely return.@r_stefanchuk #StandWithUkraine pic.twitter.com/JbqtFrro6S
— Roberta Metsola (@EP_President) April 1, 2022
“Una visita a Kiev è un potente segnale di sostegno politico”. Con queste parole il premier ucraino, Denys Shmyhal, definisce su Twitter l’incontro con la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola che si è recata nella capitale ucraina. Durante il colloquio di cui il premier pubblica le foto “abbiamo discusso dell’inasprimento delle sanzioni per fermare l’aggressore”, riferisce nel tweet, e Metsola “ha sottolineato che l’Ucraina è completamente pronta per il prossimo passo verso l’Unione Europea. Grazie per tutto l’aiuto”, conclude.
Met the @EP_President Roberta Metsola today. Visit to #Kyiv is a powerful signal of political support. Discussed enhancing sanctions to stop the aggressor. Stressed that #Ukraine is fully ready for the next step on the way to 🇪🇺. Grateful for comprehensive help! pic.twitter.com/mScJEdlNeG
— Denys Shmyhal (@Denys_Shmyhal) April 1, 2022
ORE 15:40 – INIZIATO COLLOQUIO TRA ERDOGAN E PUTIN – Media turchi riferiscono che è iniziato il colloquio telefonico tra il presidente russo Putin e il presidente turco Erdogan. Ieri quest’ultimo aveva avuto un confronto con l’altra parte del conflitto, il presidente ucraino Zelensky, e oggi ha spiegato che un incontro tra i due leader potrebbe tenersi a breve.
ORE 15:30 – VON DER LEYEN ALLA CINA: “NON INTERFERISCA CON SANZIONI, IN GIOCO LA SUA REPUTAZIONE” – Nella conferenza stampa tenuta al termine del 23° summit Ue-Cina, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha lanciato chiari messaggi a Pechino: “L’Unione europea si si aspetta che la Cina si prenda le sue responsabilità come membro del Consiglio di Sicurezza dell’Onu ed eserciti la sua influenza sulla Russia. Siamo stati chiari che, se la Cina non intende sostenere le sanzioni su Mosca, come minimo non interferisca”.
In gioco c’è infatti “la reputazione della Cina, si tratta di fiducia, affidabilità e decisioni su investimenti a lungo termine”. La von der Leyen ha ricordato infatti che “ogni giorno gli scambi tra Ue e Cina ammontano a 2 miliardi di euro. Quelli tra Cina e Russia a 330 milioni. Nessuno ha interesse a prolungare la guerra e a sconvolgere ulteriormente l’economia mondiale”.
China’s reputation is at stake.
This is about trust, reliability and decisions on long-term investments.
Every day 🇪🇺🇨🇳 trade amounts to €2 billion.
🇷🇺🇨🇳 trade, €330 million.
A prolongation of the war and more disruption to the world economy is in no-one’s interest. pic.twitter.com/fZMx8dFdLG
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) April 1, 2022
ORE 15:00 – MINISTRO UCRAINO KULEBA: “NON CONFERMO O SMENTISCO RAID SU BELGOROD” – Nel corso di un punto stampa in Polonia il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba non ha né confermato né smentito” la notizia che l’Ucraina abbia bombardato un deposito di carburante nella città russa di Belgorod, a 50 chilometri del confine ucraino.
Il raid, denunciato dal governatore Vyacheslav Gladkov, sarebbe avvenuto grazie a due elicotteri ucraino.
‼️Ukrainian Foreign Minister Dmitry Kuleba told Reuters that he can neither confirm nor deny the information about #Ukraine‘s involvement in the fire at the oil depot in #Belgorodhttps://t.co/dWXfZwDK9G pic.twitter.com/sbUMquVrSQ
— NEXTA (@nexta_tv) April 1, 2022
ORE 14:50 – SINDACO KIEV: “ENORMI” BATTAGLIE VICINO LA CAPITALE – Vitaliy Klitschko, sindaco di Kiev, ha affermato che si stanno combattendo “enormi” battaglie a nord e ad est della capitale ucraina. Lo riferisce il Guardian. Il governatore regionale di Kiev aveva affermato oggi che le forze russe si stavano ritirando in alcune aree intorno alla capitale ma rafforzando le loro posizioni in altre.
ORE 14 – RIPRESI NEGOZIATI IN VIDEO – Sono ripresi in collegamento video i colloqui fra Russia e Ucraina. Il capo della delegazione russa, Vladimir Medinsky, ha pubblicato una foto e l’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato ad Associated Press la ripresa dei negoziati. I colloqui di oggi giungono tre giorni dopo l’ultimo incontro fra le delegazioni, avvenuto in Turchia. “Le nostre posizioni su Crimea e Donbass sono invariate”, ha detto il capo negoziatore russo. La Russia ha annesso la penisola di Crimea nel 2014. Il Donbass è la regione industriale a maggioranza russofona dove i separatisti filo-russi combattono contro le forze ucraine dal 2014.
ORE 13:45 – ERDOGAN: “GIÀ OGGI POSSIBILE DATA INCONTRO TRA PUTIN E ZELENSKY” – È un Erdogan ottimista quello che oggi dichiara come tra i presidenti di Russia e Ucraina vi sia stato un “positivo avvicinamento”. Per il presidente turco già oggi potrebbe essere fissata una data per il fatidico incontro tra i due leader: “Ho parlato con Zelensky ieri e oggi alle 16 parlerò con Putin e definiremo la data”.
ORE 13:10 – POSIZIONE RUSSA SU CRIMEA E DONBASS “RIMANE INVARIATA” – Vladimir Medinsky, il capo negoziatore di Mosca e assistente del presidente Vladimir Putin, alla ripresa dei colloqui in videoconferenza tra le delegazioni di Russia e Ucraina, ha ribadito che la posizioni del Cremlino su Crimea e Donbass “rimane invariata”.
РФ и Украина продолжают переговоры по видеосвязи, позиции Москвы по Крыму и Донбассу неизменны, заявил Мединский:https://t.co/MXY8Z1ZY1B pic.twitter.com/kQoGQAbCOE
— ТАСС (@tass_agency) April 1, 2022
ORE 12:30 – PUTIN OGGI A COLLOQUIO CON ERDOGAN – Vladimir Putin avrà oggi un colloquio telefonico con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, assieme a Macron il leader internazionale più attivo nel tentativo di arrivare ad un accordo tra Mosca e Kiev. A renderlo noto è stato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov: “Oggi Putin avrà diversi colloqui telefonici, uno di questi è già stato annunciato dai nostri colleghi di Ankara, sarà una conversazione con Erdogan, lo confermiamo”.
ORE 11:55 – ATTACCO UCRAINO A BELGOROD “PESERÀ SUI COLLOQUI” – L’attacco da parte delle forze armate ucraine a Belgorod, dove nella note un raid missilistico di due elicotteri ha fatto scoppiare un deposito di petrolio della Rosneft, “peserà sui colloqui”. A dirlo è stato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, parlando ai giornalisti durante una teleconferenza-
Peskov ha inoltre spiegato che le autorità russe stanno facendo di tutto per riorganizzare la catena di approvvigionamento del carburante ed evitare interruzioni delle forniture di energia a Belgorod, città che si trova a soli 50 chilometri dal confine ucraino.
ORE 11:10 – OGGI COLLOQUI TRA RUSSIA E UCRAINA IN VIDEOCONFERENZA – I negoziati tra Russia e Ucraina continueranno anche oggi, primo aprile, tramite collegamento video. A spiegarlo è stato una fonte russa all’agenzia Tass.
Переговоры РФ и Украины продолжатся 1 апреля в формате видеосвязи, сообщил российский источник:https://t.co/ZRc0Malep1 pic.twitter.com/pzfkxhgnmR
— ТАСС (@tass_agency) April 1, 2022
ORE 10:40 – COLPITI OTTO DEPOSITI DI PETROLIO RUSSO A BELGOROD – Sarebbero otto i serbatori di benzina e gasolio colpiti da elicotteri ucraini a Belgorod, città russa che a meno di 50 km dal confine settentrionale ucraino. Un attacco, denuncia il governatore regionale Vyacheslav Gladkov, compiuto da due elicotteri ucraini che sono penetrati in territorio russo volando a bassa quota e che non ha provocato feriti. Anche la Rosneft, che gestisce il sito, ha fatto sapere che tutto il personale è stato evacuato e non ci sono feriti. Si tratta della prima accusa di un raid ucraino sul suolo russo dall’inizio dell’invasione a fine febbraio.
Oil depot caught fire in Belgorod, Russia pic.twitter.com/R9S6SYJ2pN
— OSINTtechnical (@Osinttechnical) April 1, 2022
ORE 10:15 – RUSSIA INTERROMPE FLUSSO GAS VERSO GERMANIA – L’agenzia di stampa Bloomberg , citando come fonte l’operatore di rete Gascade, riferisce che Gazprom, il gigante russo del gas, ha interrotto le sue ‘spedizioni’ in Germania attraverso il gasdotto Yamal-Europe.
Un dato che è emerso stamattina attraverso l’analisi degli ordini di gas dalla Polonia alla Germania, scesi a zero e in calo da circa 7 GWh/h durante la notte. Le consegne attraverso l’Ucraina erano previste a circa 107,6 milioni di metri cubi, leggermente inferiore a quelle di giovedì, ma ancora vicino al livello massimo.
ORE 9:50 – DI MAIO: “SEQUESTRATI A OLIGARCHI RUSSI BENI PER 900 MILIONI” – In una intervista al quotidiano tedesco Bild, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha rivendicato che l’Italia ha risposto “con con rigore ai nostri obblighi internazionali sulle sanzioni e quindi anche sui sequestri delle proprietà in Italia delle persone listate, che non si limitano ai beni mobili. Ad oggi parliamo di un valore complessivo che si aggira intorno ai 900 milioni di euro”. Il titolare della Farnesina ha sottolineato la risposta italiana è stata “tempestiva e ridiga, e continuerà ad esserlo”.
ORE 09.00 – UCRAINA PRONTA A NUOVI ATTACCHI, LA DENUNCIA: “MOSCA CERCA DI CONCENTRARE MISSILI IN BIELORUSSIA” – Come già annunciato ieri dall’agenzia nucleare ucraina, le truppe russe hanno lasciato il sito nucleare di Chernobyl dopo aver restituito il controllo agli ucraini, mentre le parti orientali del paese si preparano a nuovi attacchi e i russi hanno bloccato un’altra missione di aiuto nella città portuale assediata di Mariupol. Ci sono crescenti indicazioni che il Cremlino stia usando i discorsi sulla riduzione dell’escalation in Ucraina come copertura per riorganizzarsi, rifornire le sue forze e ridispiegarle per un’offensiva intensificata nella parte orientale del paese. Secondo la vice ministra della Difesa, Hanna Mallar, la Russia “sta cercando di concentrare” i sistemi missilistici nel sudest della Bielorussia per potenziali attacchi contro l’Ucraina.
ORE 08.30 – A MYKOLAIV 24 VITTIME NELL’ATTACCO – Sale a 24 il numero delle vittime dell’attacco russo di martedì contro l’edificio dell’amministrazione statale regionale di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. Lo scrive il Servizio di emergenza statale dell’Ucraina su Telegram aggiornando l’ultimo bilancio che era di 20 persone morte. “I soccorritori hanno liberato 23 corpi dalle macerie e 1 persona è morta in ospedale”, spiegano i soccorritori, precisando che il lavoro di ricerca tra le macerie prosegue.
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ORE 08.00 – LA PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO VISITERA’ KIEV – La presidente del parlamento europeo ha annunciato che nella giornata odierna raggiungerà la capitale ucraina.
On my way to Kyiv 🇺🇦
На шляху до Києва 🇺🇦 #StandWithUkraine pic.twitter.com/8fz43BkapJ
— Roberta Metsola (@EP_President) March 31, 2022
ORE 07.30 – MOSCA DENUNCIA ATTACCO DI DUE ELICOTTERI UCRAINI A DEPOSITO PETROLIO IN TERRITORIO RUSSO – Un grande deposito di petrolio nella regione di Belgorod, in territorio russo non lontano dal confine ucraino, è andato a fuoco a seguito di un attacco che Mosca attribuisce a due elicotteri delle forze ucraine, entratI nello spazio aereo russo a bassa quota. Lo afferma il governatore dell’Oblast di Belgorod, che confina con la regione ucraina di Kharkiv, citato dalla Tass. Non ci sono vittime, ha detto il governatore Vyacheslav Gladkov. Vi sarebbero almeno due feriti. I serbatoi distrutti sarebbero 8.
⚡️ Governor of Russia’s Belgorod Oblast claimed Ukrainian helicopters attacked oil depot there.
Russian media published photos and videos of an explosion and a fire at the depot in Belgorod, just 30 kilometres away from the Ukrainian border.
— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) April 1, 2022
ORE 07.00 – BLOCCATI 45 BUS PER EVACUARE MARIUPOL – La vicepremier Iryna Vereshchuk, in una dichiarazione videoregistrata sul Telegram, ha comunicato che un convoglio di 45 bus inviato per evacuare la popolazione bloccata a Mariupol sotto assedio ieri è stato fermato dalle forze russe a Berdyansk e una trentina di bus aspettavano fuori dalla città nella speranza di raggiungere oggi Mariupol. Circa 600 rifugiati di Berdyansk sono saliti sugli autobus con cui domani arriveranno a Zaporizhzhia.
ORE 06.30 – ZELENSKY: “TRUPPE RUSSE PRONTE A PESANTE ATTACCO A EST” – “La situazione nel Sud e nel Donbas rimane estremamente difficile. Gli invasori hanno temporaneamente occupato le aree della regione di Kherson e hanno iniziato a organizzare le loro strutture” e nel “Donbass, a Mariupol e in direzione di Kharkiv le truppe russe si sono ammassate in vista di potenziali attacchi”. Lo ha annunciato il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky in un video messaggio pubblicato nella notte sui social. “Conosciamo i loro piani e sappiamo dove si stanno muovendo” e “faremo tutto il necessario per fermare gli occupanti”, ha anche aggiunto.
ORE 04.30 – CONTINUANO BOMBARDAMENTI A IRPIN E MAKARIV – La situazione a Kiev e dintorni sta migliorando e lentamente la città sta ritrovando una certa tranquillità, mentre invece non cessano i bombardamenti sulle città di Irpin e di Makariv, non lontane dalla capitale, e anche a Hostomel e Brovary: lo riferisce il capo dell’amministrazione militare di Kiev, Mykola Zhirnov, citato dalla Bbc. “La giornata (di ieri) è trascorsa pacificamente”, ha detto Zhirnov, aggiungendo che in città le imprese e i servizi ora stanno operando normalmente. Tuttavia le autorità avvertono la popolazione a continuare a usare cautela.
ORE 04.00 – LIBERATI DAI RUSSI 11 VILLAGGI NELLA REGIONE DI KHERSON – Nella regione di Kherson, le forze armate ucraine hanno liberato dalle forze russe 11 villaggi, secondo quanto rivendicano le forze armate ucraine citate da Ukrinform e dal Kyiv Independent. Secondo questi ultimi, la controffensiva è stata compiuta dalla 60/ma brigata di fanteria, dell’armata sud ucraina. “La popolazione locale – scrivono i militari ucraini – può ora ricevere aiuti in cibo e medicinali”.
ORE 04.00 – MOSCA: “SANZIONI UE IRRESPONSABILI, NON RESTERANNO SENZA RISPOSTA” – Le sanzioni dell’Unione europea nei confronti della Russia “non resteranno senza risposta”: lo ha dichiarato un alto dirigente del governo russo, citato da Ria Novosti e ripreso dalla Bbc. “Le sanzioni irresponsabili da parte di Bruxelles stanno già avendo effetti negativi sulla vita quotidiana degli europei ordinari” e non sono nell’interesse dell’Ue, ha dichiarato Nikolai Kobrinets, direttore del dipartimento per i rapporti con l’Europa del ministero degli Esteri di Mosca.
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ORE 03.30 – ERDOGAN INSISTE PER INCONTRO PUTIN – ZELENSKY – Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, insiste nella sua proposta di un incontro diretto fra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky: lo scrive l’ufficio di presidenza turco, citato dall’agenzia russa Tass. Sempre secondo la presidenza turca, i negoziati fra le delegazioni russa e ucraina tenuti a Istanbul sotto la sua mediazione un paio di giorni fa hanno impresso una “spinta significativa” al processo di pace per mettere fine alle ostilità in Ucraina.
ORE 02.00- ZELENSKY ANNUNCIA LICENZIAMENTO DI ALCUNI ‘TRADITORI’ – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo ultimo video trasmesso durante la notte ha dichiarato di aver licenziato due alti funzionari della sicurezza ucraina, che ha definito “traditori”. “Oggi una nuova decisione è stata presa a proposito degli anti-eroi. Non ho tempo di occuparmi di tutti i traditori, ma un po’ alla volta saranno tutti puniti”, ha detto Zelensky, che ha fatto due nomi, aggiungendo che “coloro che infrangono il giuramento di fedeltà al popolo ucraino…verranno inevitabilmente privati dei loro gradi militari”, ha aggiunto il leader ucraino, senza specificare oltre.
ORE 01.30 – ZELENSKY: “I RUSSI AMMASSANO TRUPPE VICINO MARIUPOL” – Le forze russe si stanno ammassando nei pressi di Mariupol, secondo quanto ha dichiarato stanotte in un nuovo video il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che ha parlato di situazione “estremamente difficile”. “Ci saranno battaglie e noi dobbiamo ancora percorrere un sentiero molto difficile per ottenere tutto ciò che vogliamo”, ha commentato Zelensky, citato dalla Bbc. La Russia in serata ha dichiarato che domani sarà aperto un corridoio umanitario dalle 10 locali (le 9 italiane) per evacuare i civili dalla città martire.
ORE 01.00 – I RUSSI HANNO CONFISCATO 14 TONNELLATE DI AIUTI UMANITARI – Quattordici tonnellate di cibo e medicinali destinati ai civili di Melitopol, a metà fra Mariupol e la Crimea, sono stati confiscati dalle forze russe. Lo afferma la vice premier ucraina, Iryna Vereshchuk, citata dal Kyiv Independent su Twitter e ripresa anche dalla Cnn. Gli aiuti, scrive Vereshchuck, erano stati trasportati da pullman, messi a disposizione per evacuare i civili verso Zaporizhzhia.
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ORE 00.30 – ZELENSKY: SITUAZIONE NEL SUD E NEL DONBASS ESTREMAMENTE DIFFICILE – Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha affermato che la situazione nel Sud e nella regione del Donbass è rimasta estremamente difficile e ha ribadito che la Russia sta accumulando forze vicino alla città assediata di Mariupol. E in un raro segno di dissenso interno, Zelenskiy ha anche affermato in un discorso video di aver licenziato due alti membri del servizio di sicurezza nazionale perché accusati di tradimento. A Mariupol, Denis Pushilin, capo della Repubblica popolare separatista di Donetsk, ha ordinato la formazione di un governo amministrativo comunale per la città: “Un’amministrazione locale della Repubblica popolare di Donetsk deve essere costituita nella città di Mariupol”, si legge nel decreto.
ORE 00.20 – KIEV ACCUSA: MOSCA HA IMPEDITO EVACUAZIONE MARIUPOL – La vicepremier ucraina, Iryna Vereschuk, ha respinto al mittente le accuse russe, rivolte a Kiev, di aver impedito l’evacuazione dei civili da Mariupol bombardando il percorso del convoglio umanitario. In una dichiarazione riportata dal Financial Times, Vereschuk ha affermato che Mosca non ha rispettato il cessate il fuoco e che la città sul Mare d’Azov è ancora sotto assedio. “Il nemico continua a distruggere con attacchi aerei i residui di infrastrutture rimasti a Mariupol”. Ieri sono stati 1458 i civili ucraini evacuati dal sud dell’Ucraina: 631 persone sono state evacuate dall’assediata Mariupol a Zaporizhzhia. Le altre provenivano da Berdiansk, Enerhodar e altre città nell’oblast di Zaporizhzhia.
ORE 00.00 – UCCISO MILIZIANO ITALIANO IN DONBASS – Un miliziano italiano di 46 anni, Edy Ongaro, combattente con le forze separatiste del Donbass, è rimasto ucciso ieri in battaglia, nel villaggio di Adveedka, a nord di Donetsk ,colpito da una bomba a mano.
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