La calda estate ha acceso gli animi degli addetti ai lavori. La politica è nuovamente in subbuglio, e un sondaggio riservato, commissionato dal centrodestra, sta scuotendo politici e analisti. In caso di elezioni anticipate, solo 1% andrebbe a dividere il centrodestra dal campo largo. Ma a palazzo Chigi tremano ancor di più perché quel punto sarebbe a favore del campo largo: 48.5 contro 47.5. Numeri che non fanno dormire serenamente Meloni, Tajani e Salvini. Tanto che i tre stanno cercando di correre ai ripari provando ad allargare gli orizzonti.

La chiave Cateno De Luca per il centrodestra

Dalla Sicilia può arrivar la salvezza del centrodestra, Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord infatti sembra aver cristallizzato su base nazionale un 1,5% che avrebbe valore doppio considerano che in Sicilia l’ex sindaco di Messina può decidere le sorti di 18 collegi uninominali. Ancora non ha aderito a nessuna delle due coalizioni, nonostante a Roma la presidente del partito, Laura Castelli, ex vice ministra grillina, sia molto attiva. Sembra che nelle ultime settimane abbia intensificato incontri con vari “ambasciatori” di vario colore.

Nel campo largo i veti di Conte e la nuova scatola di Renzi

Insomma, come spesso accaduto nella storia della penisola la Sicilia potrebbe diventare lo snodo politico fondamentale dell’intera Italia. Ma il centrodestra spera anche nel mancato accordo del campo largo, con Conte alle prese con le grane interne del suo partito, dove un fronte importante non solo non vuole l’accordo con Renzi, ma non vuole nemmeno andare alle prossime elezioni in coalizione.

Matteo Renzi per superare il veto grillino, sta immaginando una nuova scatola (dopo il Terzo Polo e Stati Uniti d’Europa) per potersi infilare dentro e garantire la sua rielezione, quella di Maria Elena Boschi e del suo fidato tesoriere Bonifazi (la trattativa sui seggi con i leader del Partito democratico è già iniziata ma Elly Schlein non ne vuole lasciare troppo agli alleati, soprattutto se si tratta di quelli di prima fascia).

La trasmissione misteriosa che non decolla

C’è stata persino una riunione dei “grandi capi”. La trasmissione dopo una prima puntata pare proprio non funzionare. Gli ascolti sono bassissimi e i costi elevati. Si puntava ad ascolti decisamente più alti. Qualcuno ora starebbe persino pensando di dare lo stop. Ma sarebbe troppo impopolare. Meglio aspettare. E poi a palazzo Chigi chi glielo dice? Siamo sempre alle solite. Ma c’è anche un’altra trasmissione che preoccupa i grandi capi. Anche questa da “prefisso telefonico”.