Il caso
Ilaria Salis non è l’unica, Filippo Mosca al gelo torturato e umiliato in cella tra i topi: incensurato e arrestato dopo un viaggio in Romania

Il dramma di Ilaria Salis nelle ultime ore sta facendo il giro del mondo toccando argomenti scomodi per la politica che creano una tempesta nel palazzi del Governo. La militante antifascista e docente milanese, è accusata di lesioni aggravate ai danni di due neonazisti. Secondo l’accusa fa parte di un gruppo che ha provocato a due uomini alcune lesioni, poi guarite in 5 e 8 giorni.
Manette ai polsi, lucchetti ai piedi, sorriso in volto. È così che si è presentata Ilaria Salis in aula oggi per l’apertura del processo nei suoi confronti a Budapest. Ma purtroppo lo stesso pessimo trattamento che la Stalis sta ricevendo da un anno interno è lo stesso di tante altre storie di inferno dietro le sbarre.
Filippo Mosca siciliano detenuto in Romania: torture e soprusi disumani
La madre di Filippo Mosca ha raccontato che lo scorso anno il figlio aveva deciso con alcuni amici di recarsi ad un festival che ogni anno all’inizio di maggio si svolge a Costanza in Romania al Teatro estivo, e che il 3 maggio 2023 è stato fermato e arrestato per traffico internazionale di sostanze stupefacenti ricevendo una condanna in primo grado a 8 anni e sei mesi di carcere con l’appello che si celebrerà nel mese di aprile 2024.
Le pessime condizioni della detenzione in cella: topi, gelo e violenze
“Filippo M. è detenuto nell’istituto penitenziario di Porta Alba di Costanza, uno dei peggiori carceri europei, più volte oggetto di condanna da parte della Corte Edu per trattamenti inumani e degradanti”. Racconta il deputato di Italia Viva Roberto Giachetti con una interrogazione parlamentare indirizzata al ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani e presentata il 29 gennaio.
Come riportato da Giachetti e in base al racconto della madre di Filippo Mosca, il ragazzo appena entrato in carcere è stato messo in isolamento ” in una stanza invasa dai topi e zeppa di escrementi anche sui materassi, vecchi e maleodoranti”.
“Poi è stato spostato in una cella di circa 35 metri quadri dove alloggiano 24 detenuti, in condizioni igienico-sanitarie immonde, con un buco per terra per fare i bisogni, sporco e nauseabondo, e con la possibilità di lavarsi una volta a settimana, raramente con l’acqua calda, in docce che consistono in tubi che fuoriescono dalle pareti senza separazioni per preservare un minimo di privacy; anche i riscaldamenti non funzionano mentre fuori ci sono temperature che in inverno raggiungono i 10 gradi sottozero”.
L’appello di Giachetti per il caso di Filippo Mosca
Ricorda Giachetti che Filippo è un ragazzo incensurato che non ha mai avuto problemi con la giustizia e chiede “se il Governo sia a conoscenza dei fatti descritti; cosa intenda fare tramite la propria rappresentanza diplomatica per tutelare e assistere il cittadino italiano e quali iniziative di competenza intenda assumere affinché siano garantiti i diritti umani fondamentali di Filippo”.
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