Il ricorso del Cile e la decisione della Fifa
“Italia ripescata ai Mondiali al posto dell’Ecuador, vi spiego perché c’è questa possibilità”, la certezza di Chimenti (presidente Federgolf)
C’è chi in Italia continua ad alimentare la speranza di un ripescaggio della Nazionale di calcio guidata da Roberto Mancini ai prossimi Mondiali in Qatar, in programma a dicembre 2022. Dopo la cocente e umiliante eliminazione contro la Macedonia del Nord nella semifinale dei playoff, per la squadra Campione d’Europa in carica “c’è una possibilità”. Ad annunciarlo è Franco Chimenti, presidente della Federgolf italiana ed ex membro della Giunta Coni.
Intervenuto ai microfoni de “La politica nel pallone” su Rai Gr Parlamento, Chimenti si è detto ottimista. Questa la sua spiegazione: “Sì, c’è una possibilità che l’Italia venga ripescata per i Mondiali di Qatar 2022, una possibilità molto più concreta di quanto pensano tutti. Pare che l’Ecuador abbia utilizzato un giocatore non ecuadoriano che non aveva titolo di giocare. E per questo potrebbe pagare. Si parla di possibilità ma ci sono gli estremi che questo avvenga. Se così fosse, a quel punto bisognerebbe pensare alla nazionale che dovrebbe sostituirlo”.
E qui alimenta la speranza: “C’è una regola Fifa che parla di ripescaggi e della squadra più in alto nel ranking: e questa è sicuramente l’Italia. Sto facendo il tifo per l’Italia d’accordo, ma le regole del gioco sono queste, un ripescaggio non sarebbe una cosa ingiusta”.
Poi l’invito alla Federazione: “Se i nostri dirigenti si impegneranno molto in questo senso, si potrebbe arrivare davvero a un ripescaggio. Io sarei felicissimo e lo sarebbero tutti gli italiani”.
La questione Ecuador e il regolamento
Il Cile, che è la prima nazionale sudamericana a non essersi qualificata ai Mondiali, ha presentato un ricorso alla Commissione Disciplinare della Fifa contro l’Ecuador ‘colpevole’ di aver schierato un giocatore di nazionalità colombiana nel corso delle partite di qualificazione. Si tratterebbe di Byron Castillo. “Abbiamo presentato una denuncia ufficiale contro la federazione ecuadoriana e contro il giocatore Byron Castillo dopo aver scoperto l’esistenza di un falso certificato di nascita utilizzato per consentire a quest’ultimo di giocare per un’altra nazionale. A sostegno della nostra accusa – si legge nel comunicato ufficiale – abbiamo raccolto numerose prove che indicano come Castillo sia nato a Tumaco (Colombia) il 25 giugno del 1995 e non il 10 novembre del 1998 in Ecuador come invece appare nei documenti trasmessi alla Fifa”.
Nel caso in cui la Fifa appurasse l’irregolarità commessa dall’Ecuador, avrebbe due strade: la più scontata è quella di consentire alla prima squadra sudamericana non qualificata (il Cile) di partecipare ai Mondiali in Qatar. Ma il regolamento lascia aperta alla discrezionalità dell’ente la soluzione migliore da adottare. E l’Italia, campione d’Europa in carica e prima nel ranking Fifa tra le squadre escluse, potrebbe sperare in una miracolosa quanto immeritata partecipazione.
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