Il Napoli è stato travolto da un insolito destino di infortuni e malanni, che hanno decimato la squadra. Ma a differenza del film della compianta Lina Wertmuller, Luciano Spalletti non è naufragato nell’azzurro mare d’agosto. Nel mese di Piovoso dell’anno di grazia 2021, la squadra ha tirato fuori due prestazioni gagliarde, contro Atalanta e Leicester, pur essendo in gravissima emergenza. Dopo la disgustosa parentesi dello stadio teatro, il Diego Armando Maradona ha riabbracciato le curve e i cori dei tifosi, che hanno incitato senza sosta gli azzurri assistendo a due partite rocambolesche, ricche di gol e rovesciamenti di fronte.

Contro la Dea è arrivata una sconfitta immeritata, che allontana il Napoli dalla vetta ma non ne compromette il cammino in campionato. La vittoria sugli inglesi, invece, ha regalato agli azzurri il passaggio del turno in Europa League e la sfida dei play off di febbraio, contro una delle squadre escluse dalla Champions. Dopo un grande avvio di stagione, Spalletti ha dovuto fare di necessità virtù visti gli infortuni a catena che hanno ridotto all’osso una rosa già incompleta in difesa e a centrocampo. Il suo destino sembrava quello del pescatore cubano di Hemingway, il vecchio Santiago costretto a lasciar divorare dagli squali della mala sorte il grande marlin che aveva catturato con tanta fatica. Ma il tecnico azzurro ha saputo tirar fuori dagli scaffali della rosa le terze scelte azzurre, facendole brillare come argenteria britannica. Lobotka, Ounas, Petagna e Malcuit hanno risposto presente, consentendo al Napoli di gettare il cuore oltre l’ostacolo e superare l’ora più buia.

Contro l’Empoli cominceranno a rientrare alcuni dei grandi assenti, e il Napoli dovrebbe essere quasi al completo contro il Milan nell’ultimo big match del girone d’andata. Il Napoli si è salvato, e lo stesso sta provando a fare la città. Il Sindaco Gaetano Manfredi continua a chiedere che il Governo e le forze di maggioranza trasformino presto in realtà le promesse del Patto per Napoli. In Parlamento sono in discussione due emendamenti, presentati da PD e M5S, che puntano ad affrancare il Comune dal mostruoso debito ereditato dalla rivoluzione arancione; speriamo che non facciano la fine delle pizze di Peppeniello, e che consentano alla nuova amministrazione di avviare finalmente una stagione di efficienza e rilancio.

All’inaugurazione dell’anno accademico il sindaco ha fustigato l’élite cittadina, accusata in sostanza di non avere a cuore il destino collettivo della città, di vivere non di progetti e investimenti ma di rendite e relazioni privilegiate, rappresentando un modello non inclusivo e demotivante. Tanti studi, tante chiacchiere ben esibite e remunerate, tanti bla bla bla, ma pochi, pochissimi fatti. E invece alla rinascita della città devono contribuire tutti, senza alibi, come ha dimostrato di saper fare il Napoli di Luciano Spalletti.