Con l’avvicinarsi del ballattoggio nella Capitale, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani si sono riuniti oggi per sostenere il candidato di centrodestra Enrico Michetti. Lo hanno fatto a favore di telecamera, in una conferenza stampa organizzata al al Tempio di Adriano.

Tra commenti e risposte alle critiche sulla manifestazione No Pass che si è tenuta sabato scorso nel centro di Roma, la leader di FdI Giorgia Meloni tira dritto e cerca di concentrarsi sul voto del 17 e 18 ottobre, anche se poi il discorso cade sulla attualità: “Noi siamo uniti. I nostri avversari? Fanno accordi di Palazzo ritenendo che i cittadini siano delle pecore. Gualtieri (candidato per il centrosinistra a Roma, ndr) rappresenta la continuità, dall’altra parte invece c’è Enrico Michetti che è la novità”.

E poi rilancia sull’unione del centrodestra, ponendo l’accendo su come si sia svolta la campagna elettorale. “E’ stata una campagna elettorale indegna, fatta con metodi incredibili. Siamo stati interrogati per giorni e settimane su problemi che non avevano nulla che fare con coi cittadini“, ha continuato. “Se fossimo davvero cosi’ mostruosi sarebbe nmecessario utilizzare quetsi metodi? Io penso di no“, ha detto la leader di FdI.

Il “Patto per la Capitale”

Denunciando quindi un atto di “killeraggio” da parte del centrosinistra, Meloni e gli altri due big del centrodestra hanno rilanciato un “Patto per la Capitale”, per riformare la governance di Roma e assegnargli poteri e risorse speciali. E’ l’impegno che i diversi partiti del centrodestra si impegnano a rispettare: “Siamo qui per siglare un patto per la Capitale, come coalizione. Non solo Enrico Michetti, i consiglieri dell’eventuale maggioranza e gli assesori. Ma i partiti e i gruppi parlamentari che lo sostengono“, ha spiegato Meloni. Un patto che appunto riguarda “il ruolo della Capitale: poteri, risorse, competenze, il peso di quella che è una città che ha bisogno di un’attenzione particolare per il suo ruolo e per la sua complessità. Nè il Pd che governava la città nè il M5s che governava il comune, che insieme hanno la maggioranza in Parlamento, hanno ritenuto di affrontare seriamente il problema dello status della capitale e delle risorse necessarie“.

Come spiegato dalla leader di FdI, il Patto prevede diversi punti e prevede anche che il sindaco abbia poteri speciali per Giubileo: “Riforma della governance di Roma Capitale, che significa anche per il sindaco poteri speciali sul modello Genova per risolvere le carenze infrastrutturali. Risorse adeguate quantificate in 500 milioni per 5 anni da parte del governo nazionale. Un decentramento serio per i municipi. E strumenti adeguati per il sindaco per celebrare adeguatamente il Giubileo del 2025“.

Le tematiche nazionali

Anche il leghista Salvini è intervenuto per sostenere Michetti. “Sono assolutamente fiducioso per la vittoria di Michetti, visto il nervosismo altrui: quando ti limiti ad insultare l’avversario senza uno straccio di proposta qualche problema lo hai“. E poi si è lanciato subito su tematiche nazionali. “Chiederò al presidente Draghi di guidare un percorso di pacificazione nazionale“.

Il leader del Carroccio è preoccupato per lo scontro “fascisti-comunisti”. “Qualcuno continua a guardare al passato. Non fa bene all’Italia, non fa bene al governo. Siccome di alcuni ministri non ho stima e fiducia ne parlerò con il manager con l’amministratore delegato“, ha aggiunto. “O pacifichiamo veramente questo Paese mettendo al centro il lavoro, e non l’ideologia, o non facciamo un buon servizio“.

“Scegliere un sindaco per risolvere i problemi di Roma”

A portare nuovamente la discussione sul tema del ballottaggio è Antonio Tajani. Domenica si vota per eleggere “il sindaco di Roma” e non per “scegliere tra fascismo e antifascismo“, ha detto il coordinatore di Fi. “Nessuno deve prendere lezioni da nessuno. In questo momento non si deve parlare di storia“. Insomma, giusto “condannare chi ha sbagliato, nessuno di noi si è tirato mai indietro“.

E poi rilancia il ruolo del futuro primo cittadino di Roma, basandosi sul “Patto per la Capitale”. “Chiediamo più poteri per il sindaco di Roma per risolvere i grandi problemi di questa città. Questo Patto serve per dire che da martedì si cambia, c’è una visione, una strategia per questa città. Perché i cinghiali vanno in giro per Roma? Perché trovano da mangiare fuori dai cassonetti”, ha detto, invece, il leader di Forza Italia.

E qui Antonio Tajani elenca i problemi della Capitale: dai trasporti “ridicoli”, alla situazione economica “devastante”, dalle Olimpiadi “occasione persa” ai “meno turisti di Roma rispetto a Londra e Parigi” fino alla spazzatura.

E nel concludere il suo intervento il coordinatore di Fi ha premuto l’acceleratore sulla corsa al voto. “Ora però chiediamo ai romani di andare a votare per scegliere un sindaco capace di risolvere i problemi di questa città“.

 

 

Andrea Lagatta

Autore