Con la vittoria al ballottaggio sullo sfidante del centrodestra Enrico Michetti, il neo sindaco di Roma Roberto Gualtieri si appresta a governare la città con una squadra che non faccia rivivere ai cittadini romani quanto provato negli ultimi cinque anni con la Consiliatura di Virginia Raggi, tra dimissioni e poltrone vuote in Aula Giulio Cesare.

Fresco di vittoria, il neo sindaco dem è ancora al lavoro su un totonomi che devrebbe essere sciolto entro una decina di giorni, per partire immediatamente coi dossier più scottanti della città: rifiuti, sicurezza e gestione delle periferie.

La squadra

Dopo l’esito del ballottaggio, sono circolate le prime indiscrezioni sui possibili componenti della giunta. L’ex ministro dell’Economia, che in campagna elettorale si era speso per affermare una squadra di alto profilo, dovrà pensare a una coalizione larga che lo ha sostenuto nella volata verso il Campidoglio.

Al suo fianco, nel ruolo di vicesindaco, Gualtieri vuole una donna. E in molti pensano che possa essere Francesca Bria, consigliera di amministrazione Rai in quota dem. Ma non è l’unica. Un’altra contendente potrebbe essere la deputata Beatrice Lorenzin, presidente del comitato elettorale di Gualtieri, che si è spesa in prima persona per le iniziative organizzate nelle periferie. Probabile però che alla fine Gualtieri scelga Monica Lucarelli, capolista della sua civica, eletta in consiglio e già presidente del giovani industriali capitolini.

Per il tema scottante della pulizia straordinaria della città, spunta il nome dell’ex consigliere regionale dem Fabio Bellini, che da politico si è occupato a lungo del tema.

Non mancano i tecnici. Alessandra Sartore, già in Regione con Nicola Zingaretti e ora sottosegretaria al Mef, per la gestione delle aziende partecipate. Laura Ricci, architetto del dipartimento Pianificazione, design e tecnologia della Sapienza, dovrebbe ricoprire invece il ruolo di assessore all’urbanistica.

Dalla lista civica, invece, il neo sindaco potrebbe pescare anche Alessandro Onorato per cui si pensa a Commercio, Turismo e Grandi Eventi.

Lunga, invece, la lista dei consiglieri provenienti dal Pd. In giunta è previsto l’ingresso del consigliere regionale Eugenio Patanè ai trasporti, Svetlana Celli allo Sport, e forse Sabrina Alfonsi a Scuola o Verde.

L’ex capogruppo Pd in Campidoglio, Giulio Pelonzi, potrebbe assumere un incarico specifico su stadio e piani di zona. A sostituirlo, entrerebbe Giulia Tempesta, vicinissima a Gualtieri.

A Maurizio Veloccia, il consigliere dem tra i più votati (7.015 preferenze), potrebbe andare il ruolo di garanzia di presidente dell’assemblea capitolina, che, di solito, spetta a chi ottiene più voti.

Marco Simoni, che ha costruito il programma del candidato, professore alla Luiss, potrebbe entrare in squadra proprio all’attuazione del programma. Nello staff del nuovo sindaco potrebbe esserci anche Albino Ruberti, ex ad di Zetema, già fidato braccio destro di Nicola Zingaretti alla Regione. Per la Comunicazione del Campidoglio ingresso riservato a Pierluca Tagariello, anche lui arriva da Palazzo Pisana.

Per la segreteria di Gualtieri, previsti l’ingresso di Giulio Bugarini o Dario Borlandelli. L’ufficio stampa sarà affidato a due professionisti con esperienza, Luigi Coldagelli e Andrea Garibaldi.