Trionfa la Svezia, premio della critica al cantante italiano (quarto)
La vittoria di Loreen, la principessa Kate al pianoforte e la nuova bandiera Lgbt di Mengoni: l’Eurovision tra musica, guerra e diritti

E’ la cantante svedese Loreen, come ampiamente previsto alla vigilia, a vincere la 67esima edizione dell’Eurovision Song Contest in programma a Liverpool. All’italiano Marco Mengoni la consolazione del premio della critica che smorza la beffa del quarto posto finale. Completano il podio la Finlandia seconda e Israele terzo. Decisivo il voto del pubblico con la Svezia che ha ottenuto 583 punti davanti ai 526 della Finlandia, i 362 di Israele e i 350 dell’Italia.
Davanti ai 12mila della Liverpool Arena, il sorpasso finlandese è avvenuto grazie al televoto visto che la classifica delle Nazioni dava l’Italia (176) dietro a Svezia (340) e Israele (177). Amato da San Marino, Austria, Romania, Slovenia e Croazia che hanno dato 12 punti (il punteggio più alto), Mengoni non ha ricevuto voti da Paesi Bassi, Irlanda, Portogallo, Armenia, Danimarca, Israele, Grecia, Lituania.
CHI E’ LOREEN – Ha vinto Loreen, che aveva già partecipato all’Eurovision Song Contest nel 2012 vincendo con Euphoria. Quest’anno la cantante svedese era in corsa con la canzone Tattoo, scritta e composta da Jimmy “Joker” Thörnfeldt, Jimmy Jansson, Loreen Talhaoui, Cazzi Opeia, Peter Boström e Thomas G:son. Canzone che parla di un amore finito e di una riflessione della cantante su come tutto ciò che voglia nella vita è essere amata. Il tempo per l’amore, però, è scaduto e a lei non rimane che ricordare i momenti passati insieme.
Nome d’arte di Lorine Zineb Nora Talhaoui, Loreen è nata a Stoccolma nel 1983 da una famiglia di origine marocchino-berbera. Ha dato il via al suo percorso musicale partecipando al talent televisivo “Idol 2004”. L’intento della sua musica, evocativa e spirituale, è lanciare messaggi di inclusione in cui tutti si possano sentire rappresentati. Oltre al tema dell’inclusione, e della forza delle donne, tra i più rappresentati sul palco di Liverpool, l’ultima edizione dell’Eurovision è dai forti richiami contro guerra, non solo perché svoltasi a Liverpool che ha preso il posto di Kiev che ha vinto lo scorso anno, ma anche perché tante delle 26 canzoni in gara hanno parlato di guerra.
😍 Princess of Wales – Kate Middleton ha preso parte all’esibizione della Kalush Orchestra durante l’apertura della finale dell’Eurovision.
Durante il ritornello della canzone “Stefania”, è stato mostrato un filmato di Kate Middleton al pianoforte che esegue la melodia della… pic.twitter.com/dW1NRs7QvS
— Gianluca (@Gianl1974) May 14, 2023
I 10 SECONDI DI KATE – In avvio di serata, infatti, il potentissimo messaggio di sostegno e vicinanza alla resistenza ucraina. Sulle note di “Stefania“, il brano che valse alla Kalush Orchestra la vittoria all’edizione dello scorso anno andata in scena a Torino, la principessa Kate Middleton ha illuminato l’introduzione dell’Eurocontest. “Stefania” è stato girato nella stazione metro Maidan Nezalezhnosti di Kiev ricordando i rifugi di Kiev durante gli attacchi russi. L’organizzazione della kermesse europea ha negato al presidente Volodymyr Zelensky di parlare, ma il governo britannico e la Royal Family hanno fatto chiaramente capire da che parte stanno.
Dieci potentissimi secondi vedono protagonista la moglie dell’erede al trono, il principe William, mentre suona il pianoforte nella Crimson Drawing Room del castello di Windsor.

MENGONI E LA NUOVA BANDIERA LGBTQ – Mengoni è salito sul palco con la bandiera lgbtq+, poi ha incantato con l’esibizione di “Due Vite”. “Non so se si percepisce l’energia di festa incredibile che c’è qui. E questo carica tantissimo – ha detto in collegamento dalla Liverpool Arena. – In questi giorni sono arrivati tanti commenti. Ma uno mi ha fatto piacere in particolare ed è stato: “Non conosco il testo, non so parlare l’italiano, ma mi hai trasmesso quello che volevi dire”. È stato un bel riconoscimento. Gia essere qui è una vittoria, ha aggiunto.
La bandiera Lgbtq è stata disegnata dal graphic designer Daniel Quasar per rendere la celebre Rainbow Flag ancora più inclusiva. Cinque colori in più, il bianco, il rosa, l’azzurro, il marrone e il nero, posizionati a lato. Le nuove strisce colorate sono dedicate alla comunità di colore, a quella transgender, ai malati di Hiv e a chi è morto per portare avanti la battaglia dei diritti.
Protagonista alla Liverpool Arena anche Mahmood che si è esibito in una versione rivisitata di Imagine, il grande classico di John Lennon. L’artista, alla sua terza presenza all’Eurovision dopo aver rappresentato l’Italia a Tel Aviv 2019 arrivando secondo con Soldi a Torino lo scorso anno insieme a Blanco con un sesto posto grazie a Brividi, è il primo italiano ad essere invitato come ospite fuori concorso in un’edizione all’estero.
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