Sono state le Sardine a far vincere il candidato di centrosinistra Stefano Bonaccini. Quando tutto sembrava andare verso una “Umbria 2“, con una vittoria del centrodestra a traino leghista, l’Emilia Romagna si è risvegliata dall’inerzia grazie a quattro ragazzi che sono riusciti a portare in piazza migliaia di persone. Il politicizzare così apertamente lo scontro di Matteo Salvini ponendo l’elezioni di un governatore su un piano nazionale ha però avuto l’effetto di un boomerang e stavolta a farne le spese è stata la candidata Lucia Borgonzoni la cui mission era vincere non per conquistare la regione ma per provare a far cadere il governo.

Il risveglio delle coscienze però c’è stato grazie alle iniziative di Mattia Santori e co. In pochi giorni, e sotto traccia, i quattro ragazzi hanno portato centinaia di migliaia di persone in piazza. I cittadini scesi in piazza si sono resi conto che c’era un unico modo per contrastare il populismo di Salvini e cioè andare e votare contro la candidata di centrodestra. Il risultato è stato un successo di Bonaccini molto più ampio di quello che si immaginava e una affluenza di ben 30 punti percentuale più alta rispetto alle scorse regionali.

E subito dopo le prime proiezioni proprio il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti, ha ammesso: “Dobbiamo dire un immenso grazie al movimento delle Sardine perché è anche grazie a loro se c’è stata una crescita della partecipazione democratica“.

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Nato a Napoli il 20 novembre 1978 ama seguire tutti gli sport (e a volte prova a praticarli...). Laureato in Scienze Politiche all'Università Federico II di Napoli, giornalista professionista, nel 2018 da direttore di VocediNapoli.it ha ricevuto il Premio Carlo Nazzaro per la sezione giornalismo web.