Dopo giorni di anticipazioni, litigi e dibatti ecco l’ufficialità: Letizia Moratti ha annunciato la sua candidatura sostenuta dal Terzo Polo alla Presidenza della Regione Lombardia. L’ex vice presidente e assessore al Welfare lo ha fatto con una nota pochi giorni dopo essersi dimessa dalle cariche alla Regione: “Insieme con Carlo Calenda e Matteo Renzi ho condiviso l’avvio di un percorso che mi vedrà candidata alla presidenza di Regione Lombardia. Un progetto forte ed attento ai territori, orientato ad offrire una visione del futuro lombardo e nazionale capace di interpretare i mutamenti in atto ed affrontare le nuove sfide in arrivo”.

Moratti si candiderà quindi con il cosiddetto Terzo Polo, la formazione politica creata durante l’ultima campagna elettorale per le politiche dello scorso 25 settembre dall’alleanza di Azione e Italia Viva. “Una collaborazione – continuava Moratti nella sua nota – che nasce sostenuta dall’ampia e consolidata rete civica a me vicina e dal Terzo Polo, ampiamente aperta all’adesione di tutti gli interlocutori politici, culturali, del terzo settore e delle associazioni, con i quali realizzeremo interessanti e positivi confronti per la costruzione di una coalizione vincente”.

Una candidatura “che nasce sostenuta dall’ampia e consolidata rete civica a me vicina e dal Terzo Polo“, e “ampiamente aperta” all’adesione “di tutti gli interlocutori politici, culturali, del terzo settore e delle associazioni”, con i quali “realizzeremo interessanti e positivi confronti per la costruzione di una coalizione vincente”. Un progetto “forte e attento ai territori” e orientato “ad offrire una visione del futuro lombardo e nazionale capace di interpretare i mutamenti in atto ed affrontare le nuove sfide in arrivo”. Moratti ha quindi ringraziato Calenda e Renzi “per l’appoggio” e ha annunciato che “inizia oggi un nuovo appassionante cammino per dare le risposte che la Lombardia merita“.

Immediata la reazione della Lega che sul suo profilo Twitter ha commentato la notizia con un post: “Ha fatto per anni il ministro, il sindaco e l’assessore col Centrodestra, oggi va a sinistra e si candida con Renzi. Auguroni”. Pochi giorni fa il Carroccio aveva pubblicato sui social un post piuttosto aggressivo con falce e martello rossi stampati sul volto di Moratti. Non è ancora chiaro chi correrà per il centrodestra, che comunque garantisce una corsa compatta della coalizione. È proprio dalla possibilità di una candidatura di Moratti con il centrodestra alle regionali che sarebbe partito lo strappo. Il nome di Moratti era circolato anche per ruoli di primo piano nella squadra di governo di Giorgia Meloni e per la gestione delle Olimpiadi Invernali del 2026. Nulla di fatto.

L’assemblea regionale della Lombardia del Partito Democratico ha intanto negato un sostegno a Moratti, “non è un’opzione e non accetteremo imposizioni” così come non è un’opzione “l’ipotesi di ticket tra Moratti e Carlo Cottarelli”. I dem non chiudono comunque la porta alla possibilità di un’ampia coalizione che prevede anche la presenza di una lista civica dell’ex sindaca di Milano. Per Vinicio Peluffo a premessa di un dialogo è il passaggio di Moratti all’opposizione in Consiglio Regionale. “Se farà questa scelta ne riparleremo”, ha spiegato Peluffo citato dall’Agi.

Moratti ha 72 anni, è nata a Milano come Letizia Brichetto Arnaboldi, da una nota famiglia nobile lombarda, dove ha vissuto e studiato. Ha preso il cognome di Gian Marco Moratti, imprenditore e presidente dell’impresa petrolifera Saras, morto nel 2018 a 81 anni. È ministro dell’Istruzione con Berlusconi e sindaca di Milano. Era rientrata alla Regione durante l’emergenza covid per sostituire Giulio Gallera, l’assessore al Welfare. Un sondaggio Winpoll di qualche giorno fa stimava che nel caso in cui Moratti sarebbe stata candidata l’attuale governatore Fontana sarebbe partito con 12 punti di svantaggio. Sabato scorso Moratti aveva partecipato alla manifestazione per la pace indetta dal Terzo Polo a Milano.

“Appoggiare due persone che in Lombardia e nel Lazio hanno fatto bene sulla campagna vaccinale e la sanità come Alessio D’Amato e Letizia Moratti è la scelta giusta per il Terzo Polo. Vengono da storie diverse ma hanno lavorato sulla stessa linea di serietà nell’emergenza“, il commento su Twitter del leader di Azione Carlo Calenda. “Rimaniamo aperti alla discussione con tutti per costruire coalizioni ampie che parlino a mondi diversi e a programmi inclusivi. Ma è ora di rompere gli indugi e iniziare a lavorare“, ha concluso Calenda aggiungendo che in Lombardia il “ticket Moratti-Cottarelli sarebbe perfetto”.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.