Da Alessandria, dove si ricordava il trentesimo anniversario dell’alluvione che colpì il Piemonte nel 1994, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha parlato del valore strategico delle infrastrutture. Un tema centrale, oggi che il ministero di Fitto torna al centro del dibattito politico: il Pnrr che sovrintende alle tante opere in corso o da iniziare, come sarà gestito nel prossimo futuro? Mattarella non entra nell’agone dell’esecutivo ma sull’argomento della manutenzione del territorio non deroga.

«La salvaguardia degli assetti idro-geologici e la tutela ambientale sono alleate, amiche delle persone. Occorre essere consapevoli delle conseguenze di comportamenti umani che, nei secoli, concorrendo alla trasformazione dei territori con la realizzazione di infrastrutture, hanno accentuato e accentuano la violenza d’urto di alcuni fenomeni atmosferici, ad esempio delle correnti di piena nel caso della regimentazione delle acque». E poi ha dedicato una riflessione all’equilibrio uomo-territorio.

«Si sono talvolta violati equilibri secolari -ha ricordato il Capo dello Stato- che andavano difesi, ottenendo risultati opposti a quelli previsti. Sanare i dissesti, correggere le storture accumulatesi nel tempo, richiede anzitutto evitare interventi inappropriati che li aggravino». Il Presidente della Repubblica ha parlato anche del valore dell’acqua. «Buona parte delle possibilità e delle capacità di sviluppo del nostro pianeta continuano a essere legate all’acqua e alle sue vie. E, talvolta, continua ad esservi legata anche la pace, laddove -troppo spesso- l’acqua -ha concluso Mattarella- è stata al centro di drammatici conflitti».

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Ph.D. in Dottrine politiche, ha iniziato a scrivere per il Riformista nel 2003. Scrive di attualità e politica con interviste e inchieste.