“Un nuovo campione nazionale nel settore bancario italiano, che si posiziona al terzo posto nei segmenti chiave, con una forte complementarità di prodotti e servizi e caratterizzato da un business mix altamente diversificato e resiliente, con rilevanti sinergie industriali”. È Monte dei Paschi di Siena ad annunciare in una nota ufficiale l’unione con Mediobanca per la creazione di un nuovo gruppo che “proteggerà e favorirà lo sviluppo dei due già forti brand, preservandone il posizionamento e le competenze uniche e consentendo alle famiglie e alle imprese italiane di accedere a una piattaforma di servizi bancari più ampia e integrata”.

L’offerta di Monte dei Paschi di Siena da 13 miliardi

La novità nel settore bancario arriva questa mattina presto, quando il consiglio di amministrazione di Banca Montepaschi di Siena ha approvato il lancio di un’offerta pubblica di scambio volontaria su tutte le azioni di Mediobanca. Mps prevede che l’offerta pubblica di scambio su Mediobanca parta a giugno-luglio dopo aver ottenuto l’autorizzazione di tutte le autorità coinvolte e quella della Consob alla pubblicazione del prospetto. Il documento di offerta e le altre richieste regolatorie verranno presentate entro metà febbraio. Il rapporto di cambio è stato fissato a 2,300 azioni di nuova emissione di MPS per ogni azione esistente, con un prezzo implicito di offerta pari a 15,992 operazione, e un premio pari a 5,03% rispetto ai prezzi ufficiali del 23 gennaio 2025. Il corrispettivo totale e’ di 13,3 miliardi di euro.

Mediobanca verso il cda. “Un’offerta non concordata”

Un consiglio di amministrazione di Mediobanca verrà convocato nei prossimi giorni, ma intanto si apprende da fonti finanziarie che l’offerta pubblica di scambio lanciata da Mps su Mediobanca non concordata coi vertici di Piazzetta Cuccia verrà considerata “ostile”. Alle ore 10 circa, Mediobanca balza in Borsa oltre prezzo Ops: +5,26% a 16 euro per azione

Redazione

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