È di almeno 23 vittime il bilancio accertato finora della strage quotidiana in Ucraina. La guerra è arrivata al 141esimo giorno. E oggi a essere colpita dai missili russi è stata la città nel centro del Paese, a centinaia di chilometri dal fronte, Vinnytsia. Dopo Kharkiv, Kremenhuk, Chasiv Yar lo scenario di colonne di fumo, distruzione, cadaveri per strada tocca a questa città nel centro del Paese colpita dai missili russi. E non è detto che il bilancio non possa aggravarsi.

I ricoverati sono infatti 66, cinque in condizioni critiche secondo i dati del Servizio Nazionale delle emergenze. Disperse 39 persone, i soccorritori sono al lavoro per ritrovarle. Delle vittime tre erano bambini. Il Presidente Volodymyr Zelensky ha parlato di un “chiaro atto terroristico”. L’Unione Europea, in una nota dell’Alto Rappresentante per la politica Estera Josep Borrell, ha condannato “con la massima fermezza questi continui attacchi indiscriminati a oggetti civili, inclusi ospedali, strutture mediche, scuole e rifugi. Questa atrocità a Vinnitsya è l’ultima di una lunga serie di attacchi brutali contro civili e infrastrutture civili. La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina sta devastando il Paese da più di quattro mesi e mezzo. Bucha, Mariupol, Kramatorsk, Kremenchuk, Sloviansk, Chasiv Yar, Kharkiv, Odesa e ora Vinnytsia: le forze armate russe e i loro delegati stanno lasciando una scia di sangue in tutta l’Ucraina. Migliaia di civili sono già stati assassinati. Questo barbaro comportamento russo, in totale disprezzo del diritto umanitario internazionale, deve cessare immediatamente”.

Il segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres si è detto sconvolto dai missili che si sono scagliati nel centro della città di 370mila abitanti intorno alle 10:50 locali, le 9:50 italiane. Colpiti obiettivi civili: un supermercato come a fine giugno era successo a Kremenchuk. L’Aeronautica militare ha parlato di Kalibr lanciati da un sottomarino nel Mar Nero. In una fotografia postata su Twitter dal ministro degli Esteri Dmytro Kuleba appare il corpo steso a terra di una bambina di forse due anni e, accanto, il piede di un adulto – forse la madre – reciso dalla gamba. La cantante pop ucraina Roxolana, che in serata avrebbe dovuto tenere un concerto proprio a Vinnytsia, ha detto di aver cancellato l’evento dopo che uno dei membri del suo seguito è rimasto ucciso mentre altri sono stati feriti.

Non è chiaro perché Mosca abbia colpito questa città lontana dalla zona calda del Donbass, dove infuria la battaglia. Nessun errore per il consigliere di Zelensky Mikhailo Podolyak, in quanto “gli attacchi della Russia su pacifiche città ucraine non sono errori, ma una strategia militare pianificata” per costringere Kiev ad una “pace ad ogni costo”. L’attacco è avvenuto mentre i ministri degli Esteri e della Giustizia Ue erano riuniti all’Aja per una conferenza sui crimini di guerra russi ospitata dal Tribunale penale internazionale. I partecipanti hanno osservato un minuto di silenzio prima dell’intervento in videoconferenza di Zelensky, che ha chiesto di istituire un “tribunale speciale” sull’invasione russa. Tra i crimini elencati dal presidente ucraino vi è il sequestro di “circa 200.000 bambini” che secondo quanto afferma sarebbero stati “portati fuori” dal Paese.

Mosca intanto ha accusato l’esercito ucraino di avere ucciso due civili e di averne feriti altri 15 in un bombardamento sulla città di Izium, nella provincia nord-orientale di Kharkiv. Mentre ad ovest della Crimea, nella regione meridionale di Kherson, la città di Novaya Kakhovka sarebbe stata per metà distrutta dai bombardamenti delle forze di Kiev da quando gli ucraini hanno perso il controllo dell’area. I russi sono entrati intanto a Seversk nel Donetsk mentre il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha annunciato di voler riconquistare le città del sud. Kiev e Mosca si sono accordate sulle esportazioni di grano “affidate” alla Turchia e nelle prossime settimane firmeranno un accordo.

La Russia intanto avvisa Israele: “Spero che la leadership israeliana sia abbastanza saggia da comportarsi in modo corretto e costruttivo in merito alle sue relazioni con la Russia”, ha ammonito il vice ministro degli Esteri e rappresentante speciale del presidente Vladimir Putin per il Medio Oriente, Mikhail Bogdanov. Secondo alcuni media nel suo viaggio in Medio Oriente il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden avrebbe infatti chiesto al primo ministro Yair Lapid di inviare aiuti militari a Kiev. Novaya Gazeta Europa intanto riporta che dal primo dicembre entrerà in vigore Putin ha firmato una nuova legge che consente alle autorità russe di bollare con l’infamante etichetta di “agente straniero” enti e persone anche se non ricevono finanziamenti dall’estero, elemento prima richiesto per l’inserimento in questa lista.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.