Le tensioni nelle notti dell’ultimo fine settimana sono state la goccia che ha fatto traboccare il vaso. San Lorenzo sempre al centro, il quartiere della movida e degli studenti ha visto nella notte dell’ottavo di finale degli Europei Italia-Austria un gruppo di una decina di ragazzi saltare sui tettucci delle auto in sosta. Euforia che non si è placata perché dopo il triplice fischio, e dopo l’arrivo de dei carabinieri intervenuti in tenuta anti-sommossa, hanno iniziato a lanciare bottiglie contro i militari. Urla e musica ad alto volume sono la routine dei gruppi di giovani che, ancora a notte inoltrata, si intrattengono davanti ai locali sotto le finestre dei residenti che dopo le notti insonni si risvegliano tra le macerie della movida.

UN GRIDO D’ALLARME

Solo qualche giorno fa l’assessore all’Ambiente del Municipio II, Rino Fabiano descriveva la situazione: “Un quartiere devastato da una vita notturna violenta e alcolica”, e a fargli eco è la dura posizione presa dalla presidente dello stesso municipio Francesca Del Bello (Pd): “Ho scritto alla sindaca per chiederle di firmare un’ordinanza che imponga la chiusura dei locali alle 24: il mio è un grido d’allarme”. Dalla fine delle restrizioni dovute al Covid 19, non è la prima notte di tensione nelle strade di San Lorenzo, tanto che la richiesta della presidente di municipio fatta direttamente in Campidoglio nasce da l’esigenza di “limitare un’idea di divertimento fuorviante e dannosa. Quella – dice Del Bello – dello sballo totale che deriva da un abuso di alcool ormai fuori controllo, che investe i nostri giovani, spesso minorenni, con la compiacenza di esercenti senza scrupoli che svendono a pochi euro cocktail e superalcolici”.

L'assemblea pubblica indetta da Orlando Corsetti consigliere capitolino
L’assemblea pubblica indetta da Orlando Corsetti consigliere capitolino

INCONTRO IN PIAZZA DEI COMITATI

Si che le alternative promosse dal municipio a questo tipo di divertimento ci sono. Ma spettacoli dal vivo, musica, teatro, cinema, dibattiti e libri forse non sono quello che i ragazzi cercano dopo un anno abbondante di restrizioni alla vita sociale. Allora i comitati di quartiere alzano la voce. Come a la presidente del comitato anti-movida piazza Bologna Cristiana De Paolis: “Nelle prossime ore inoltreremo un esposto alle autorità competenti per chiedere la chiusura anticipata delle attività commerciali, il divieto di nuove aperture, l’inasprimento delle sanzioni per chi viola le regole. La movida è fuorilegge, è incompatibile con la convivenza civile”. Ora il consigliere comunale Orlando Corsetti (Pd) ha convocato per giovedì 1 luglio alle 18 un’assemblea in piazza Bologna “alla quale abbiamo invitato prefetto, questore, sindaca – fa sapere sui suoi canali social -. Bene la chiusura anticipata dei locali ma il tema è far comprendere ai ragazzi che i residenti hanno diritto a riposare”.

CHIUDERE NON È LA SOLUZIONE

Non ci sta il presidente della Fiepet Confesercenti Claudio Pica, in questi ultimi giorni al lavoro anche per l’emergenza rifiuti che si è abbattuta sulla ripartenza del settore ristorazione romana. Tutta la categoria è sul piede di guerra: “Se dovesse arrivare l’ordinanza faremo ricorso. Chiudere la città a mezzanotte significa uccidere il turismo“. E aggiunge: “Come sempre siamo impegnati sul tema e pronti al dialogo con proposte concrete, ma se arriveranno ordinanze per la chiusura anticipata le impugneremo in tutte le sedi competenti”.

Riccardo Annibali

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