Dopo la cittadinanza, l'opera della street artist Trisha
Murales dedicato a Julian Assange a Scampia, l’inaugurazione con Stella Moris: “La libertà è denunciare”

Un murales dedicato a Julian Assange nel quartiere napoletano di Scampia. All’inaugurazione dell’opera dedicata al fondatore di Wikileaks, detenuto da anni in Inghilterra, ci sarà anche Stella Moris, avvocato e difensore dei diritti umani e moglie di Assange. L’inaugurazione del murales realizzato dalla street artist partenopea Trisha è prevista per le 12,30 di venerdì 10 novembre in via Ghisleri 140 (fuori la Piramide).
Sarà presente, tra gli altri, il presidente dell’ottava Municipalità Nicola Nardella. Il murales è stato realizzato su proposta del coordinamento periferie unite con l’obiettivo di celebrare la delibera comunale che lo scorso 28 settembre ha concesso la cittadinanza onoraria al fondatore di Wikileaks. Assange, che ha 53 anni, è detenuto in Inghilterra dopo aver pubblicato documenti riservati degli Usa sui conflitti in Iraq e Afghanistan.
“La libertà di Assange è la libertà di tutti noi” commenta Giuseppe Mancini, vice presidente del Coordinamento Periferie Unite. “È impensabile pensare di essere liberi se nella nostra società abbiamo dietro le sbarre di una cella tre metri per due, un giornalista come Julian Assange solo perché ha denunciato dei crimini di guerra e dei crimini contro l’umanità” aggiunge. “Il murale di Assange proposto da noi del Coordinamento Periferie Unite va a sostegno della libertà di pensiero e di parola e di tutte le libertà cui un uomo può e deve disporre” conclude.
Assange, alla fine del 2010, venne accusato di stupro da due donne svedesi e raggiunto da un mandato di cattura. Dopo i domiciliari e la libertà vigilata si rifugiò presso l’ambasciata dell’Ecuador a Londra. La cittadinanza ecuadoriana gli venne concessa dal Presidente Rafael Correa e revocata dal neo-eletto Lenin Moreno. L’11 aprile 2019 la polizia britannica entrò nell’ambasciata e prelevò Assange. Condannato a Londra per violazione della libertà vigilata, quando si rifugiò presso l’ambasciata del Paese sudamericano, venne raggiunto da altri 17 capi di accusa spiccati dal dipartimento di Giustizia degli USA per complessivi 175 anni di carcere.
Il 19 novembre 2020 la magistratura svedese ha abbandonato per mancanza di prove l’indagine per violenza sessuale e nel gennaio 2021 una giudice britannica ha negato l’estradizione negli USA in quanto le “condizioni mentali di Julian Assange sono tali che sarebbe inappropriato estradarlo negli Stati Uniti” e potrebbero portarlo al suicidio. Ad Assange vennero diagnosticate la sindrome di Asperger e una “grave depressione” causata dalla reclusione. Nel marzo 2022 il matrimonio con Stella Maris nella prigione di massima sicurezza Belmarsh a sud di Londra. La moglie criticò pubblicamente il fatto che le autorità non abbiano concesso la presenza dei giornalisti al matrimonio. Il suo abito venne disegnato da Vivienne Westwood e Andreas Kronthaler, due sostenitori di Assange. La coppia ha avuto già due figli, concepiti quando lui viveva nell’ambasciata ecuadoriana.
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