E’ morto tre giorni dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino Astrazeneca. Sarà ora l’autopsia a fare chiarezza sul decesso di Vincenzo Russo, 58enne collaboratore scolastico nell’istituto Viviani di Casalnuovo (Napoli) e residente ad Afragola, scomparso mercoledì mattina, 10 marzo, alla clinica Villa dei Fiori di Acerra. Tre giorni prima, domenica 7 marzo, si era vaccinato. Successivamente aveva accusato i primi fastidi. “Vaccino fatto, inizia il dolore al braccio speriamo bene” aveva scritto sui social poche ore dopo.

Poi tra lunedì e martedì le sue condizioni di salute sono peggiorate rendendo necessario il ricovero in ospedale. La moglie ha spiegato ai medici che il marito ha accusato spasmi intestinali e nausea. Russo soffriva di problemi cardiovascolari e in passato aveva avuto una trombosi venosa. L’anno scorso era stato costretto a rivolgersi alle cure dei medici a causa di una trombosi venosa. “In base alle analisi e agli accertamenti che abbiamo fatto  – spiegano i sanitari della clinica Villa dei Fiori al Mattino – non possiamo ricondurre la morte a complicazioni dovute ai problemi cardiovascolari del paziente. Russo poco prima di morire aveva i globuli bianchi a un livello altissimo ma non aveva nessuna infezione. La sua situazione è precipitata in pochissimo tempo”.

Sarà dunque l’autopsia a fare chiarezza sulle cause del decesso così come è avvenuto per Annamaria Mantile, la docente scomparsa a 62 anni lo scorso 2 marzo a Napoli. Come si sospettava la donna non è deceduta per le conseguenze della vaccinazione, ricevuta quattro giorni prima al Vaccine Center della Mostra D’Oltremare. La morte è stata attribuita a uno shock emorragico e arresto cardiocircolatorio conseguente una “ernia strozzata”.

GLI ACCERTAMENTI: BLOCCATE POCHE DOSI – Intanto l’Unità di Crisi della Regione Campania sta svolgendo controlli su tutti i pazienti che hanno ricevuto dosi di vaccino dal lotto di Astrazeneca ABV2856 bloccato dall’Aifa. Si stanno rintracciando le persone a cui è stato somministrato, che vengono contattate per conoscere le loro condizioni e le reazioni che hanno avuto al vaccino. Dai primi riscontri che stanno arrivando, spiega una fonte dell’Unità di Crisi all’Ansa, sembrerebbe che non ci sia quasi nessun caso di reazione avversa se non di lieve entità, “ma è chiaro che siamo all’inizio”. Su tutte le persone che sono state vaccinate con dosi del lotto sospetto verrà avviata una sorveglianza medica. La somministrazione delle dosi rimanenti del lotto resta sospesa.

I carabinieri del Nas di Napoli si sono recati nei padiglioni della Mostra d’Oltremare a Napoli, dove è stato allestito il centro vaccinale, per sequestrare una partita di vaccini facente parte del lotto ABV2856 bloccato da Aifa.

NESSUNA REAZIONE AVVERSA – Al momento sono state bloccate poche quantità ancora disponibili del lotto del vaccino Astrazeneca in questione. Stando a quanto apprende Il Riformista, relativamente alle dosi somministrati non è stato registrato, per ora, nessun evento avverso. 

VIGILE: “HO AVUTO DOSE RITIRATA, C’E’ PAURA” – “Mi hanno somministrato lunedì la dose di vaccino AstraZeneca, appartenente al lotto ritirato. E tra i colleghi c’è molta preoccupazione”. Lo racconta a LaPresse Armando D’Amato, un vigile urbano di Napoli, dell’Unità operativa di Fuorigrotta. “Mi sono vaccinato lunedì – spiega -, all’ospedale San Giuliano di Giugliano in Campania, Asl Napoli 2 Nord. Con me c’erano altri colleghi. Oggi dopo aver letto della notizia del ritiro del lotto AstraZeneca mi sono reso conto che era la stesso che mi hanno somministrato”. D’Amato mostra la ricevuta rilasciata dall’Asl, dove si evince il numero del lotto ABV2856, ritirato a scopo cautelativo dall’Aifa. “Io per fortuna – dice il poliziotto municipale – so quale lotto mi è stato somministrato, altri colleghi, quelli che hanno effettuato il vaccino all’Asl Napoli 1, alla Mostra d’Oltremare, non hanno avuto nessuna ricevuta”. “Sulle chat dei vigili – rimarca D’Amato – c’è grande preoccupazione, perché molti non sanno neanche se hanno ricevuto la dose ‘incriminata’; altri invece hanno paura e non vogliono più farsi vaccinare”. D’Amato poi sottolinea come per precauzione abbia subito allertato il suo cardiologo: “Sono stato tranquillizzato dal mio medico, al momento ho solo alcuni effetti collaterali, come decimi di febbre, dolore alle ossa e spossatezza”. L’Unità di crisi regionale ha intanto comunicato che sta svolgendo controlli su tutti coloro ai quali è stata somministrata la dose AstraZeneca appartenente al lotto ritirato. “Io non sono stato contattato da nessuno e neanche i tre colleghi che erano con me lunedì mattina” conclude D’Amato.

Redazione

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