L'escalation del conflitto
Nave russa colpita nel Mar Nero, cosa c’è di vero è cosa no
Kiev fa capire che rinuncerebbe a riprendersi la Crimea, annessa dalla Russia nel 2014. Sarebbe disposta ad accettare un accordo di pace di compromesso con la Russia se le forze di Mosca si ritirassero «sulle posizioni del 23 febbraio». Lo ha detto il presidente Zelensky, intervenendo in video alla Chatham House, centro studi britannico con sede a Londra. «Da parte nostra non tutti i ponti diplomatici sono stati bruciati» ma ha ribadito di non vedere alcuna intenzione della Russia nel cercare un accordo per la pace. Ha detto: “Sono stato eletto presidente dell’Ucraina e non di una mini-Ucraina”.
Alla domanda se fosse d’accordo con i leader occidentali che chiedevano la sconfitta di Vladimir Putin, ha risposto: «Non mi interessa dove finiscono i leader, ma quello che conta per me è la vittoria dell’Ucraina. La vittoria è per me non perdere 11 milioni di persone: sono 5 milioni quelli che hanno lasciato l’Ucraina». Il deputato ucraino Goncharenko ha scritto in un messaggio Twitter che sarebbe stata colpita la più importante nave della flotta russa nel Mar Nero, al largo dell’isola dei Serpenti. La Cnn non ritorna per ora sulla rivelazione che aveva dato ieri notte sul ruolo fondamentale dell’intelligence americana nell’individuare la posizione della nave russa Moscva affondata nel Mar nero.
«Non abbiamo fornito nessuna informazione specifica all’Ucraina per colpire l’incrociatore russo Moskva» aveva reagito il portavoce del Pentagono, John Kirby alla diffusione della notizia. «Non siamo stati coinvolti nella decisione di Kiev di colpire la nave da guerra né nelle operazioni che hanno portato all’attacco», ha sottolineato, precisando che gli Stati Uniti non erano stati informati dall’Ucraina «sulle sue intenzioni di colpire l’incrociatore» di Mosca. La Polonia potrebbe rappresentare una minaccia per l’integrità territoriale dell’Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, riporta la Tass. «Il fatto che negli ultimi mesi ci sia stata una retorica molto ostile dalla Polonia – ha smesso da tempo di essere amichevole, ma è diventata ostile negli ultimi mesi – e il fatto che una minaccia per l’integrità territoriale dell’Ucraina possa provenire dalla Polonia – sono fatti ovvi», ha affermato Peskov parlando con i giornalisti.
Le sanzioni europee sono «una bomba atomica che vogliono sganciare sull’economia ungherese». Sono le parole del primo ministro ungherese Viktor Orban, contrario all’embargo sul petrolio russo, pronunciate dal premier alla stazione radiofonica Kossuth, secondo quanto riporta l’agenzia russa Tass. «Ogni Paese ha il diritto sovrano di determinare la propria bilancia energetica», ha puntualizzato Orban, evidenziando che le sanzioni già imposte dall’Ue sono più dannose per l’economia europea che per quella russa. Il New York Times riferisce che l’esercito ucraino sta cercando di respingere le forze russe dalle città di Kharkiv e Izium. Un convoglio per l’evacuazione è stato inviato di nuovo all’acciaieria assediata a Mariupol.
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