Giorni di guerra numero 71 caratterizzato dall’annuncio-minaccia di Mosca che fa sapere di aver effettuato esercitazioni con missili capaci di trasportare testate nucleari. Intanto nelle ultime ore le sirene antiaeree hanno risuonato in tutta l’Ucraina: lo riporta il Kyiv Independent che cita la capitale Kiev e la città di Kharkiv, oltre a 17 regioni tra cui Mykolaiv, Donetsk, Leopoli, Odessa e Zaporizhzhia.

Violenti combattimenti anche nell’acciaieria Azovstal di Mariupol. Persi e poi ristabiliti i contatti con i combattenti nell’impianto con la Russia che annuncia in serata un cessate il fuoco di tre giorni per consentire l’evacuazione dei civili. Il Cremlino fa sapere che Putin non intende dichiarare ufficialmente guerra all’Ucraina il 9 maggio, anniversario della vittoria sui nazisti e giorno in cui è in programma la parata militare per festeggiare non si sa bene cosa.

Intanto sul nuovo pacchetto di sanzioni Ue, che prevedono fra l’altro l’embargo graduale sul petrolio, arriva il no dell’Ungheria. A Budapest non basta nemmeno la possibilità di una proroga mirata dell’embargo fino a fine 2023, chiesta anche da Slovacchia e Bulgaria. Kiev attacca: ‘Complici di Mosca’. E slitta la decisione del Consiglio Ue sulle misure.

La diretta

ORE 21:50 – MEDIA: PIANO BERLINO PER IMPEDIRE CHE OLIGARCHI EVADANO SANZIONI – I ministri tedeschi delle Finanze, Christian Lindner, e dell’Economia e del Clima, Robert Habeck, hanno concordato un progetto di legge per applicare meglio le sanzioni imposte alla Russia. Lo riporta Handelsblatt. Un punto centrale della nuova legge dovrebbe essere l’introduzione dell’obbligo per le persone oggetto di sanzioni di segnalare alle autorità i loro beni in Germania, come immobili o yacht di lusso. Mancate segnalazioni saranno punite con multe. Per gli oligarchi russi dovrebbe così diventare più difficile nascondere le proprie reali proprietà, com’è invece avvenuto in diversi casi negli ultimi mesi. I ministeri di Finanze ed Economia hanno sottoposto il progetto al voto interno del governo.

ORE 21:45 – ONU: AL LAVORO PER EVACUARE ALTRI CIVILI DA MARIUPOL E AZOVSTAL – Il capo degli affari umanitari dell’Onu Martin Griffiths ha spiegato alla riunione del Consiglio di Sicurezza Onu sull’Ucraina che la terza operazione iniziata dalle Nazioni Unite ha “l’intento di evacuare altri civili da Mariupol e Azovstal”. “Non dirò altro su questo fino a quando l’operazione non sara’ completata – ha detto parlando in videoconferenza – Ma quello che posso dire è che stiamo finalmente vedendo i frutti del nostro lavoro in queste ultime settimane. Stiamo spingendo da tempo per ottenere un accordo su cessate il fuoco e tregue a livello locale. Sono lieto e molto sollevato che finalmente stiamo facendo alcuni progressi. Le tregue da cui sono dipese queste ultime operazioni hanno in gran parte tenuto”.

ORE 21:40 – KIEV RIBADISCE, I RUSSI NON VOGLIONO NEGOZIARE – “Credo che tutto verrà risolto sul campo. Dopo il summit a Istanbul abbiamo raggiunto alcuni accordi che sembrano validi ed essere una base per il cessate il fuoco e per arrivare alla risoluzione dei problemi con i negoziati. Però i russi continuano ad attaccarci, e quindi noi non vediamo nessuna volontà da parte di loro di continuare a negoziare. Stanno utilizzando tutte le risorse che hanno per attaccarci”. Lo ha detto a Sky TG24 il consigliere militare di Zelenzky Oleksiy Arestovych.

ORE 21:30 – GUTERRES: GUERRA SPIETATA, TEMPO DI PORVI FINE – “La guerra all’Ucraina è insensata nella sua portata, spietata nelle sue dimensioni e illimitata nel suo potenziale di danno globale. Il ciclo di morte e distruzione deve fermarsi. E’ giunto il momento di unirsi e porre fine a questa guerra”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu a una riunione del Consiglio di Sicurezza, ribadendo di aver riaffermato anche a Mosca e a Kiev che “l’invasione russa dell’Ucraina è  una violazione della sua integrità territoriale e della Carta delle Nazioni Unite.”

ORE 21:10 – USA: PREOCCUPANO SIMULAZIONI MOSCA, MA NON AUMENTIAMO TRUPPE – “Monitoriamo la minaccia nucleare da parte della Russia tutti i giorni, queste esercitazioni ci preoccupano ma non prevediamo un aumento delle forze sul fianco orientale della Nato. Siamo in grado di difendere noi e i nostri alleati”. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un briefing con la stampa ribadendo che “la retorica della Russia sul nucleare è da irresponsabili. Non giova a nessuno”.

ORE 20:55 – SCAMBIO CIRCOLARE DI ARMI TRA BERLINO E PRAGA PER RIFORNIRE KIEV – “Possiamo aiutare l’esercito ceco a mantenere la sua forza”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz oggi a Berlino, in una conferenza stampa congiunta con il primo ministro ceco Petr Fiala. Germania e Repubblica Ceca stanno preparando un accordo su uno ‘scambio circolare’ di attrezzature militari: l’esercito ceco invierà armi pesanti dell’ex patto di Varsavia all’Ucraina e sarà in cambio equipaggiato con armi e tecnologie occidentali da Berlino. I Paesi collaboreranno anche sul lato energetico. I due leader hanno parlato dell’espansione dell’oleodotto Tal, ma anche dell’interesse di Praga a partecipare ai nuovi progetti di terminal per gas naturale liquefatto sulle coste tedesche.

ORE 20:50 – PENTAGONO: NON DECIDIAMO CON KIEV I TARGET DA COLPIRE – Gli Stati Uniti forniscono intelligence all’Ucraina, ma non decidono insieme a Kiev i target. Lo afferma il portavoce del Pentagono, John Kirby, sottolineando che l’Ucraina unisce tutte le informazioni a sua disposizione e “prende le sue decisioni e agisce”. Il New York Times ha riportato che gli Stati Uniti hanno aiutato Kiev a uccidere generali russi.

ORE 20:25 – SPEAKER DUMA: NON CI SARA’ MOBILITAZIONE GENERALE – La Russia non sta pianificando alcuna mobilitazione generale per l’Ucraina. Lo ha assicurato lo speaker della Duma Vyacheslav Volodin, rispondendo ad una domanda nel corso di un’intervista radiofonica. “No, no, no. Confermo questo sia off che in via ufficiale”, ha detto, secondo quanto riporta la Tass. Nei giorni fonti occidentali e russe avevano accreditato l’ipotesi che Vladimir Putin avrebbe chiamato alla mobilitazione generale dei russi in Ucraina, in occasione del Giorno della Vittoria, il 9 maggio.

ORE 20:15 – BORRELL: NON VOGLIAMO CHE GUERRA SI ESPANDA – “Non vogliamo che la guerra si espanda”, “stiamo cercando di fare del nostro meglio per dare spazio alla diplomazia, ma dobbiamo difendere l’Ucraina da Putin. Ma per il momento tutto ciò che abbiamo provato a fare e’ stato impossibile. Non siamo in guerra contro la Russia, ma dobbiamo sostenere l’Ucraina, altrimenti chi sarà il prossimo?”. Lo ha detto l’Alto Rappresentante dell’Unione europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza Josep Borrell all’apertura del Festival d’Europa a Firenze.

ORE 19:59 – ALLARME AEREO IN MOLTE REGIONI UCRAINA – L’allarme aereo sta risuonando in quasi tutte le regioni dell’Ucraina. Lo riporta Ukraina 24 su Telegram.

ORE 19:40 – AVOSTAL, BATTAGLIONE AZOV: “PESANTI BOMBARDAMENTI” – “Attenzione! L’assalto ad Azovstal continua! I difensori mantengono il controllo della fabbrica sotto pesanti bombardamenti. Il nemico usa aerei, artiglieria e fanteria”. Lo scrive sul suo account Telegram il reggimento Azov, pubblicando un video di bombardamenti sull’acciaieria, avvolta da un’enorme coltre di fumo.

ORE 19:34 – COPRIFUOCO A ZAPORIZHZHIA DA DOMENICA SERA – In vista del 9 maggio, Giornata della vittoria, la città di Zaporizhzhia, nel sudest dell’Ucraina, punto cruciale di transito per gli evacuati da Mariupol, ha annunciato un coprifuoco che entrerà in vigore domenica sera e durerà fino a martedì mattina. Lunghi coprifuochi del genere sono stati decisi anche per altre città ucraine vicino alle linee del fronte, per timore di attacchi.

ORE 19:20 – SANZIONI UE, NEL MIRINO FIDANZATA PUTIN – C’è anche Alina Kabaeva, la fidanzata di Vladimir Putin, tra i personaggi vicini al presidente russo candidati ad entrare nella black list Ue che è parte integrante del sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia. A quanto si è appreso da fonti europee, il nome di Kabaeva è stato aggiunto, insieme a quelli di altri tre personaggi, alla lista nera proposta dal servizio esterno (Seae) della Commissione Ue che è arrivata così a comprendere 68 persone.

ORE 18:55 – “A MARIUPOL SEGNALETICA IN RUSSO” – I russi stanno cambiando la segnaletica stradale a Mariupol, la città portuale del Sud ucraino di fatto occupata dalle forze di Mosca. Lo ha riferito il consiglio comunale locale, come riporta l’agenzia Unian, pubblicando una foto di uomini che sostituiscono un cartello con la scritta del nome della città in ucraino con quello in russo. “Gli occupanti hanno distrutto la nostra città, ucciso 20 mila persone e ora cambiano la segnaletica stradale”, è il messaggio del consiglio comunale, “le persone con i loro problemi aspetteranno intanto la città non dispone di elettricità e di normali comunicazioni. La gente del posto non ha abbastanza acqua, cibo o medicine”.

ORE 18:50 – PUTIN SI ‘E SCUSATO PER LE PAROLE DI LAVROS SULLE ORIGINI EBRAICHE DI HITLER – Vladimir Putin nel suo colloquio telefonico col premier premier Naftali Bennett si è scusato per la parole del suo ministro degli Esteri Sergey Lavrov che, in un’intervista a Rete 4 ha detto che Zelensky ha origini ebraiche “come Hitler”, scatenando l’ira di Israele.

Secondo l’ufficio stampa di Bennet, il premier israeliano ha ringraziato Putin per “aver chiarito il suo pensiero verso il popolo ebraico e la memoria della Shoah”.

ORE 18 – KIEV: ARMI ‘BUONE’ A INIZIO GIUGNO PER CONTROFFENSIVA SU LARGA SCALA – “Le prime armi che possono fermare il nemico arriveranno in gran numero alla fine di maggio o a inizio giugno”. Lo ha detto Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dalla Bbc, indicando che un’eventuale controffensiva su larga scala contro le forze di Mosca non potrà probabilmente iniziare prima di metà giugno.

ORE 17:55 – ONU – 3.280 CIVILI UCCISI, TRA CUI 231 BAMBINI – Sono almeno 3.280 i civili morti in Ucraina dallo scorso 24 febbraio. Lo confermano le Nazioni Unite. L’ultimo bilancio registrato dall’Ufficio dell’Alto commissario per i diritti umani segnala anche 3.451 feriti. Fra le vittime accertate ci sono almeno 231 bambini morti e 328 feriti.

ORE 17:45 – PUTIN A COLLOQUIO CON PREMIER ISRELIANO BENNET DOPO POLEMICHE SU HITLER – Il presidente russo Vladimir Putin ha discusso in una telefonata con il premier israeliano Naftali Bennett della “memoria storica” e dell’Olocausto, dopo le polemiche per le dichiarazioni del ministro degli Esteri di Mosca Serghei Lavrov sulle presunte origini ebraiche di Adolf Hitler. Nel colloquio, afferma il Cremlino, citato dalla Tass, il leader di Mosca ha sottolineato l’importanza per entrambi i Paesi delle commemorazioni delle vittime durante la Seconda guerra mondiale, comprese quelle dell’Olocausto, in occasione della giornata del 9 maggio, in cui la Russia celebra la vittoria sul nazismo.

ORE 17:30 – PUTIN: “CORRIDOI PER AZOVSTAL MA COMBATTENTI SI ARRENDANO” – “La Russia è pronta a garantire un’uscita sicura dei civili dall’acciaieria Azovstal di Mariupol, ma i militari nello stabilimento devono arrendersi”. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin in una telefonata con il premier israeliano Naftali Bennett, secondo il Cremlino. Lo riferisce la Tass.

ORE 17:10 – SPARATORIA AL CHECKPOINT TRANSNISTRIA AL CONFINE UCRAINO – Il canale televisivo Tsv della regione separatista filorussa della Transnistria, in Moldavia, ha segnalato una sparatoria vicino al checkpoint di Kuchurgan, al confine con l’Ucraina. La notizia è stata riportata anche dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti ma non è confermata da fonti indipendenti.

Secondo la stessa Ria, Tsv ha riferito che “una fonte delle forze dell’ordine della Transnistria ha affermato che si sono verificate sparatorie indiscriminate sul territorio dell’Ucraina vicino al villaggio di Pavlovka. Si trova vicino al villaggio di Kuchurgan, nell’area di un ponte ferroviario fatto saltare in aria il 4 marzo”.

ORE 16:45 – IL SINDACO DI BUCHA: “QUI UN GENOCIDIO, UCCISI 419 CIVILI SENZA MOTIVO” – A Bucha c’è stato “un genocidio”, perché “419 persone, civili, donne bambini sono stati uccisi senza alcun motivo”. Lo ha detto il sindaco di Bucha, Anatoliy Fedoruk, intervistato dalla trasmissione In VivaVoce a Rai Radio1.

Raccontando com’è la situazione nella città alla periferia di Kiev, Fedoruk ha spiegato che al momento “stiamo ripulendo la città, le strade”, mentre dopo l’occupazione russa “tutte le infrastrutture sono state distrutte”. Quanto al conflitto, secondo Fedoruk  “non si tratta di una guerra tra Russia e Ucraina ma di una vera terza guerra mondiale. Se non li fermiamo qui in Ucraina, loro andranno avanti e arriveranno in Italia, arriveranno fino a Lisbona. Dobbiamo fare di tutto per fermarli”.  “Questi mostri credono di essere Dio. La Russia è un Paese terrorista che deve essere fermato. Ho invitato il signor Lavrov (ministro degli Esteri russo, ndr) a venire a Bucha a vedere ciò he è stato fatto dai militari russi con i suoi occhi”, ha aggiunto.

ORE 16:05 – UCRAINA AVVIA CONTROFFENSIVA MILITARE A KHARKIV E IZIUM – Il comandante delle forze armate di Kiev Valery Zaluzhny, durante un aggiornamento sul terreno con il generale Mark Milley, capo di stato maggiore americano, ha annunciato che l’Ucraina ha avviato operazioni di controffensiva nelle aree di Kharkiv e Izium. Zaluzhny, secondo quanto riporta Ukrainska Pravda, ha anche spiegato che i russi stanno concentrando la loro offensiva in direzione di Lugansk, e si segnalano aspri combattimenti a Popasna, Kreminna e Torsky.

ORE 15:40 – ZELENSKY HA INVITATO A KIEV SCHOLZ E STEINMEIER – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky ha invitato a Kiev Olaf Scholz e Frank-Walter Steinmeier, cancelliere e presidente della Germania.

A riferire dell’invito è stata la presidenza tedesca, che ha chiuso così il caso diplomatico scoppiato tre settimane fa, quando Steinmeier  aveva dichiarato che Zelensky non lo aveva invitato a Kiev in quanto ospite sgradito per i suoi precedenti rapporti con la Russia. Incomprensione chiarita nel corso di una telefonata avvenuta oggi tra lo stesso Steinmeier  e Zelensky.

ORE 14:45 – IL MINISTRO DELLA DIFESA GUERINI: “SE UCRAINA CEDE, RUSSI CONQUISTERANNO ODESSA” – Parlando alle commissioni Difesa di Senato e Camera riunite, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha parlato del conflitto in corso in Ucraina, spiegando che l’offensiva russa “non è chiaramente definibile sia nei risultati di breve termine di carattere operativo che negli obiettivi finali. Quest’ultimi, infatti, potrebbero essere rivisti sulla base delle capacità di resistenza dell’Ucraina ovvero ampliati qualora si assistesse ad un suo cedimento, con potenziale espansione dell’occupazione russa sino ad Odessa, per precludere all’Ucraina l’accesso al Mar Nero”.

Quanto al ruolo del nostro paese, “l’impegno italiano continuerà a supportare l’Ucraina nella sua difesa dall’aggressione russa anche con dispositivi in grado di neutralizzare le postazioni dalle quali la Russia bombarda indiscriminatamente le città e la popolazione civile”, ha aggiunto Guerini.

ORE 13:20 – RUSSI ANNULLANO PARATA DEL 9 MAGGIO A DONETSK E LUGANSK – Il primo vice capo dell’amministrazione presidenziale russa Sergey Kiriyenko, citato dall’agenzia di stampa Unian, ha annunciato che le autorità russe hanno annullato la parata del 9 Maggio, data in cui in Russia si celebra la vittoria sul nazismo, nelle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk.

Kiriyenko lo ha detto nel corso di una manifestazione a Mariupol: “La parata della vittoria e la sfilata del reggimento immortale nel giorno della vittoria a Donetsk e Lugansk non sono ancora possibili, ma quel momento arriverà presto e la parate della vittoria sfilerà per le strade delle città del Donbass”, ha affermato.

ORE 12:55 – VON DER LEYEN: “PUTIN DEVE PAGARLA PER QUESTA GUERRA” – “Putin deve pagarla per questa guerra, per questa aggressione brutale che sciocca il mondo”. Sono le parole durissime pronunciate dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo alla Conferenza dei donatori per l’Ucraina in corso a Varsavia. “Sono stata a Bucha, ho visto le fosse comuni, + una guerra di atrocità quotidiane”, ha aggiunto von der Leyen annunciando lo stanziamento di altri 200 milioni di euro di aiuti umanitari dell’Ue. “Agli ucraini dico: ‘Siamo con voi, vi sosteniamo’”, ha proseguito la presidente della Commissione.

ORE 12:30 – ZELENSKY: “PER RICOSTRUIRE UCRAINA SERVE UN NUOVO PIANO MARSHALL” – “Servono risorse finanziarie per il nostro Paese, serve un piano simile a quello Marshall per la ricostruzione”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in collegamento video con la Conferenza dei donatori per l’Ucraina in corso a Varsavia. “C’è bisogno di ricostruire ciò che i russi hanno distrutto”, ha sottolineato Zelensky, “abbiamo bisogno di risorse finanziarie da destinare non soltanto alla difesa, ma anche al settore sociale e umanitario”.

ORE 12:05 – IL CREMLINO: “CORRIDOI UMANITARI ALL’AZOVSTAL FUNZIONANO” – Secondo il Cremlino, citato dalla Tass, i corridoi umanitari all’acciaieria Azovstal di Mariupol “funzionano”. Il portavoce Dmytry Peskov ha sottolineato ancora una volta che la fornitura di informazioni di intelligence da parte dei membri della Nato alle forze Ucraine non aiuta il “rapido completamento” dell’operazione militare speciale russa in Ucraina.

ORE 11:40 – CIRCA 200MILA BAMBINI DEL DONBASS ARRIVATI IN RUSSA DA INIZIO CONFLITTO – L’agenzia russa Ria Novosti, citata dal Guardian, ha evidenziato che sono circa 200mila i bambini che dalle regioni autoproclamate secessioniste di Donetsk e Lugansk, nel Donbass, sono giunti in Russia da inizio conflitto. “In totale, 199.700 bambini hanno attraversato il confine di Stato russo dall’inizio del conflitto, di cui 2.100 nell’ultimo giorno”, sono i numeri forniti dall’agenzia.

Secondo il governo ucraino Mosca starebbe effettuando in realtà deportazioni forzate dall’Est del Paese

ORE 11:15 – IL PRESIDENTE BIELORUSSO LUKASHENKO: “USO DI ARMI NUCLEARI INACETTABILI, KIEV NON INTERESSATA A NEGOZIATI” – Le esercitazioni delle forze di reazione dell’esercito bielorusso, annunciate il 3 maggio scorso, “non minacciano nessuno, l’Occidente può dormire sonni tranquilli”. A dirlo è stato il  leader bielorusso Aleksandr Lukashenko, in un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa statunitense Associated Press. “Non minacciamo e non minacceremo nessuno”, ha assicurato Lukashenko, sostenendo che un conflitto con i Paesi occidentali non è assolutamente nell’interesse della Bielorussia.

Il fedele alleato di Vladimir Putin ha anche accusato Kiev di “non essere interessata” ai negoziati con la Russia.   Lukashenko ha aggiunto poi di considerare “inammissibile” l’uso di armi nucleari, anche in caso di conflitto militare prolungato in Ucraina.

ORE 10:40 – QUASI 25MILA I MORTI RUSSI DA INIZIO CONFLITTO (SECONDO KIEV) – Ammonterebbero a 24.700 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 24.700 uomini, 1.092 carri armati, 2.651 mezzi corazzati, 499 sistemi d’artiglieria, 169 lanciarazzi multipli, 83 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 196 aerei, 155 elicotteri, 1.907 autoveicoli, 10 unità navali, 76 cisterne di carburante e 312 droni.

ORE 10:10 – MICHEL: “EUROPA AL LAVORO SU CONFISCA BENI RUSSI DA DESTINARE A KIEV” – Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, ha spiegato in un’intervista all’Interfax Ucraina che Bruxelles starebbe lavorando all’idea di una confisca dei fondi russi congelati in Ue per destinarli alla ricostruzione dell’Ucraina.

“Personalmente sono assolutamente convinto che sia estremamente importante non solo congelare i beni, ma anche per renderne possibile la confisca, per metterli a disposizione del Paese in ricostruzione. Ne sono personalmente convinto”, ha detto Michel.

ORE 9:30 – KIEV ACCUSA: “RUSSI NON RISPETTANO TREGUA ALL’AZOVSTAL PER EVACUARE I CIVILI” – Nonostante l’annuncio di un cessate il fuoco che doveva iniziare alle sei di questa mattina (ora italiana) per consentire nuovi corridoi umanitari per evacuare i civili ancora asserragliati nell’acciaieria Azovstal di Mariupol, le forze russe hanno ripreso l’offensiva contro il sito siderurgico.

A denunciarlo è lo Stato maggiore ucraino. Ieri la Difesa russa aveva annunciato una tregua di tre giorni, da oggi al 7 maggio, per l’evacuazione dei civili, con una fascia di interruzione delle ostilità dalle 6 alle 16. Ma Kiev ha denunciato che le forze russe hanno ripreso l’assalto e sono in corso pesanti combattimenti.

“I bombardamenti e l’assalto non si sono fermati, neanche di notte quando sono stati usati droni” e “gli ultimi 11 chilometri quadrati di libertà a Mariupol sono stati trasformati in un inferno”, ha dettouno dei consiglieri del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko, alla Cnn

ORE 8:30 – 007 REGNO UNITO: MOSCA USA MINSK PER DISTRARRE UCRAINA – Le esercitazioni militari in Bielorussia non costituiscono una minaccia per l’Ucraina ma la Russia potrebbe cercare di far credere il contrario per spingere Kiev a non spostare sul fronte del Donbass le forze schierate a Nord. E’ quanto si legge nell’ultimo bollettino dell’intelligence militare britannica. “La Russia cercherà probabilmente di gonfiare la minaccia posta all’Ucraina da queste esercitazioni allo scopo di tenere ferme al loro posto le forze ucraine nel Nord, impedendo loro di venire impegnate nella battaglia per il Donbass”, spiega la Difesa di Londra.

ORE 8.10 – KIEV: 221 BIMBI UCCISI DA INIZIO GUERRA – Sono 221 i bambini morti e 408 quelli feriti in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina. Lo fa sapere l’ufficio del Procuratore generale diffondendo l’aggiornamento del bilancio sui minori vittime della guerra.

ORE 7:55 – COMANDANTE AZOV: “BATTAGLIA SANGUINOSA IN ACCIAIERIA” – “Per il secondo giorno consecutivo, l’esercito russo ha fatto irruzione nello stabilimento. Ci sono battaglie pesanti e sanguinose”. Lo ha detto il comandante del reggimento Azov Denis Prokopenko – citato dall’Ukrainska Pravda – in un video messaggio notturno dall’interno dell’acciaieria Azovstal attaccata da due giorni da forze di terra, aria e navali delle truppe di Mosca. “Ringrazio il mondo intero per l’enorme sostegno della guarnigione di Mariupol. I nostri soldati se lo meritano. Nonostante tutto, continuiamo a eseguire l’ordine: mantenere la difesa”, ha aggiunto.

ORE 7:45 – UCRAINA HA RIPRESO CONTROLLO DI INSEDIAMENTI VICINI A KHERSON E MYKOLAIV – Lo Stato maggiore ucraino, secondo quanto riporta il Guardian, ha reso noto che le forze armate di Kiev hanno ripreso il controllo di diversi insediamenti intorno a Mykolaiv e Kherson, nel sud del Paese.

ORE 7:20 – MOSCA AVVISA USA: NUOVE SANZIONI NON CI FERMERANNO – Ulteriori sanzioni anti-russe non aiuteranno Washington a raggiungere i suoi obiettivi poiché il rafforzamento del rublo dimostra la stabilità finanziaria della Russia e della sua economia: lo ha reso noto oggi in un comunicato l’ambasciata russa negli Stati Uniti, secondo quanto riporta la Tass. “Chiediamo ai nostri colleghi americani di abbandonare questa politica controproducente.La Russia raggiungerà i suoi obiettivi nell’operazione militare speciale in Ucraina”, ha concluso l’ambasciata.

ORE 6:35 – PENTAGONO: SEMPRE ARMI A UCRAINA NONOSTANTE ATTACCHI RUSSI – Gli ultimi attacchi missilistici russi contro infrastrutture chiave in Ucraina non hanno influito sulla capacità del Paese di ricevere supporto militare e gli aiuti continuano ad arrivare: lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Ukrinform.
Nonostante gli attacchi di Mosca contro centrali elettriche, infrastrutture di trasporto e altri obiettivi strategici, il portavoce ha assicurato che gli Usa sono sempre in grado di fornire assistenza militare all’Ucraina, incluse le armi.

ORE 5:30 – NYT: “007 USA HANNO AIUTATO KIEV A UCCIDERE GENERALI RUSSI” – Gli Usa hanno fornito informazioni di intelligence che hanno aiutato gli ucraini a colpire e uccidere numerosi generali russi morti in azione nel conflitto ucraino. Lo scrive il New York Times citando alti dirigenti americani. Gli ufficiali ucraini sostengono di aver eliminato circa 12 generali di Mosca al fronte, un numero che ha stupito gli analisti militari.

Redazione

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