Le dichiarazioni del ministro russo
Perché Putin si è scusato con Israele, cosa ha detto Lavrov
Putin ha chiesto scusa a Israele per le frasi offensive del suo ministro degli esteri, Lavrov, su Hitler, gli ebrei e l’antisemitismo. Lo fa sapere il premier israeliano Bennett, che ha detto di aver accettato le scuse e ringraziato per aver chiarito le sue posizioni riguardo il popolo ebraico. Il ministro degli Esteri russo alla trasmissione di Rete 4 Zona bianca aveva delirato in libertà: “Anche Hitler era ebreo”.
Secondo quanto riferisce il Jerusalem Post, Putin e Bennett hanno sottolineato il “significato speciale” del 9 maggio, quando Russia e Israele commemorano la vittoria dell’Europa e della Russia contro la Germania nazista. Il Cremlino avrebbe detto che i due Paesi “preservano con cura la verità storica sugli eventi di quegli anni e onorano la memoria di tutti i caduti, comprese le vittime dell’Olocausto”. ricordato che dei sei milioni di ebrei torturati nei ghetti e nei campi di concentramento, uccisi dai nazisti, il 40 per cento erano cittadini dell’Urss, e ha chiesto di esprimere auguri di salute e benessere ai reduci in Israele. Bennett avrebbe rimarcato il contributo decisivo dell’Armata Rossa alla vittoria sul nazismo”. Il Jerusalem Post aggiunge che Putin si è anche congratulato con Bennett in occasione del 74esimo Giorno dell’Indipendenza di Israele. Secondo una dichiarazione del Cremlino, i due hanno espresso reciproco interesse per l’ulteriore sviluppo delle relazioni amichevoli tra Russia e Israele e per il mantenimento di utili contatti tra la leadership dei due Paesi.
I due leader hanno anche tenuto un “approfondito scambio di opinioni sulla situazione in Ucraina”, con particolare attenzione alle questioni umanitarie, come l’evacuazione dei civili dall’acciaieria Azovstal a Mariupol. L’esercito russo resta pronto a garantire l’uscita sicura dei civili. Per quanto riguarda i militanti rimasti ad Azovstal, le autorità di Kiev dovrebbero dare loro l’ordine di deporre le armi”, ha detto il Cremlino. L’altra notizia diplomatica di ieri è la distensione tra Germania e Ucraina. In un tweet il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha dato notizia di aver avuto un colloquio con il presidente tedesco Hans Walter Steinmeier, al quale nei giorni scorsi aveva cancellato un viaggio già previsto in Ucraina rimproverandogli le buone relazioni da lui mantenute in passato con Mosca. Il pesante sgarbo ha fatto sì che il cancelliere Olaf Scholz abbia rifiutato di andare a Kiev, occasione colta al balzo dal capo dell’opposizione democristiana per andare al suo posto. Zelensky ieri dava adito alla Germania del suo importante ruolo nell’appoggio europeo all’Ucraina. La notizia non farà piacere al Cremlino.
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