Giornata di ‘prime volte’ nel Consiglio di amministrazione Rai che si è riunito oggi a Napoli per votare i nomi proposto dall’amministratore delegato Fuortes per la direzione delle testate giornalistiche della tv pubblica.

Con un voto a maggioranza è arrivato infatti il parere favorevole alla nomina di Monica Maggioni al Tg1, Gennaro Sangiuliano al Tg2 e Simona Sala al Tg3 con Mario Orfeo alla direzione Approfondimento. Al Gr Radio e Radio Uno al posto di Sala va Andrea Vianello. Alla Tgr confermato Alessandro Casarin, mentre a Raisport va Alessandra De Stefano al posto di Auro Bulbarelli. Tutti nomi che non fanno contento Conte, che vede saltare la ‘testa’ dell’ormai ex direttore del Tg1 Giuseppe Carboni, ‘vicino’ ai pentastellati.

Per la prima volta però il partito di maggioranza relativa, il Movimento 5 Stelle, ha espresso il proprio “sgradimento” nei confronti del direttore del Tg1, l’ex presidente Rai Monica Maggioni. Il consigliere pentastellato nel Cda Alessandro Di Majo ha votato contro tutte le nomine proposte dall’AD Fuortes: una scelta indicata ovviamente da Giuseppe Conte, leader del Movimento che mercoledì pomeriggio aveva annunciato “l’Aventino televisivo” sulla rete pubblica lamentandosi di fatto di essere stati esclusi dalla lottizzazione Rai.

Nel corso del Cda va segnalata anche l’astensione in alcune votazioni di Riccardo Laganà, il consigliere indicato dai dipendenti della tv di Stato.

La Rai in una nota rivendica come le direzioni giornalistiche sono “tutte coperte da risorse interne all’azienda” e che per la prima volta la guida del Tg1, il telegiornale della rete ammiraglia, “è affidata a una donna”.

 

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia