Un altro incidente mortale sul lavoro, il secondo in appena due giorni a Roma. Poco prima delle 9 di giovedì mattina Fabio Palotti, operaio di 39 anni, è morto dopo essere precipitato nel vano di un ascensore all’interno del palazzo della Farnesina, sede del ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale.

La tragedia è avvenuta nel corso di alcuni lavori di manutenzione. In queste ultime ore si sta facendo strada l’ipotesi che il giovane sia in realtà caduto nel pomeriggio di ieri e che nessuno se ne sia accorto. Secondo quanto riportato dall’edizione romana de La Repubblica, Palotti copriva il turno dalle di lavoro dalle 14:30 alle 22 e dalle 18:30 nessuno l’abbia più sentito né visto.

A dare l’allarme sono stati dei colleghi della vittima, dipendenti della stessa ditta.

Aperta un’inchiesta 

A recuperare la salma i Vigili del fuoco con il nucleo Saf. Sul posto sono inoltre arrivati i soccorritori del 118 e le forze dell’ordine. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della compagnia Trionfale e del Nucleo interno al Mae dell’Arma, insieme ai colleghi dell’ispettorato del lavoro e la Asl di zona, per ricostruire la dinamica dell’incidente e verificare il rispetto delle misure di sicurezza sul lavoro.

In base ad una prima ipotesi, riporta l’Ansa, Palotti sarebbe salito sulla cabina e lì, per motivi ancora da accertare, potrebbe essersi verificato un malfunzionamento della modalità ”manutenzione”. La cabina dell’ascensore si sarebbe messa in moto facendo cadere l’operaio, che è morto sul colpo. Intanto la procura di Roma ha aperto un’inchiesta. Nel fascicolo, coordinato dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, si procede per l’ipotesi di omicidio colposo a carico di ignoti. Il magistrato di turno ha effettuato questa mattina un sopralluogo con la polizia giudiziaria disponendo il sequestro dell’area. Resta da accertare l’ora del decesso: il corpo è stato ritrovato questa mattina, ma l’incidente potrebbe essere avvenuto nelle ore precedenti. Gli inquirenti disporranno inoltre una perizia sull’ascensore per stabilirne le cause.

Dopo la tragedia, alla Farnesina sono accorsi anche i familiari di Fabio Palotti, che aveva due figli: una bambina di 12 anni e un bambino di due.

L’incidente in via Toscana

Mercoledì 27 aprile un altro operaio ha perso la vita mentre svolgeva il suo lavoro. La vittima, Bernardino Passacantilli, di 62 anni, è deceduto cadendo dall’impalcatura montata per la ristrutturazione di un palazzo in via Toscana, a due passi da via Veneto. Sul posto sono intervenuti i poliziotti del commissariato Castro Pretorio e il personale del 118, che purtroppo non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo.

Due incidenti mortali in meno di ventiquattro ore. Due operai che hanno perso la vita cadendo, ieri da un ponteggio di un cantiere edile, stamattina nella tromba di un ascensore nel corso di un intervento di manutenzione. Ieri, in un palazzo dietro via Veneto. Oggi, nella sede del Ministero degli Esteri alla Farnesina. Stesso copione, stessa città. Una caduta dall’alto e la vita precipita nel buio. Mentre si lavora. A Roma. Per un’emergenza che ormai sembra sfuggita a ogni controllo“. Cosi’, in una nota, i segretari generali di Cgil Roma e Lazio, Cisl Roma Capitale e Rieti e Uil Lazio Michele Azzola, Carlo Costantini e Alberto Civica.

Questa mattina – continuano i segretari- abbiamo chiesto una convocazione urgente al Prefetto di Roma Matteo Piantedosi sulla salute e la sicurezza sul lavoro nella città di Roma per riprendere e concludere il confronto già in atto negli ultimi mesi. Non abbiamo più parole per descrivere la nostra rabbia ma è netta e inequivocabile la convinzione che questa strage vada fermata con ogni mezzo e ogni strumento che abbiamo a disposizione.”