Un incidente si è verificato la mattina di lunedì a Kicking Horse Mountain Resort, una delle più conosciute stazioni sciistiche della British Columbia, in Canada. Una cabina della funivia Golden Eagle Express è precipitata al suolo e la struttura è stata temporaneamente chiusa per motivi di sicurezza. Nella cabina, al momento del crollo, c’erano otto persone, che incredibilmente sono rimaste illese.

Ovovia precipitata a Kicking Horse, le cause dell’incidente

Secondo quanto riportato dal sito ufficiale del resort, l’incidente si è verificato intorno alle 9 e 20 della mattina di lunedì 10 marzo, quando un gancio di si è improvvisamente rotto proprio mentre la cabina stava lasciando la stazione di valle dell’ovovia. La rottura del gancio ha provocato la caduta della cabina da un’altezza di circa un metro, con attimi di panico tra i passeggeri. Infatti gli occupanti non sono riusciti immediatamente a lasciare bloccati tra le lamiere. Non è comunque chiara la dinamica dell’incidente infatti alcuni testimoni parlano di una altezza della caduta di tre metri. “Le porte si sono aperte, ma nessuno è riuscito a uscire dalla cabina”, ha raccontato una testimone. Le persone sulle piste vedendo la scena hanno immediatamente chiamato i soccorsi che in pochi minuti hanno liberato gli sciatori intrappolati. Il personale del Kicking Horse Mountain Resort, inoltre, ha attivato tutte le procedure di emergenza, evacuando in sicurezza i passeggeri con un’operazione di salvataggio con fune e con il supporto dall’alto con un elicottero. Inizialmente la direzione della stazione sciistica aveva comunicato che la funivia sarebbe stata riaperta oggi, ma la cabinovia, invece, resterà chiusa fino a nuovo avviso per consentire alle autorità un’ispezione approfondita. In queste ore è in corso un controllo tecnico condotto con il supporto degli specialisti e con le autorità competenti, al fine di individuare le cause del guasto e garantire cosi la sicurezza degli impianti.

Un incidente che poteva diventare una tragedia

L’incidente di ieri è avvenuto dopo una forte nevicata, con oltre 20 centimetri di neve fresca accumulati in poco meno di 24 ore. Questo scenario meterologico ha reso la località piena di turisti e sciatori, aumentando così il traffico sugli impianti di risalita. La sicurezza delle funivie è una priorità assoluta per le stazioni sciistiche, e gli impianti sono controllati regolarmente.

La Golden Eagle Express Gondola

L’ovovia protagonista dell’incidente è stata costruita nel 2000 dalla Poma, azienda francese specializzata nel settore. L’impianto copre un dislivello di 1.072 metri in verticale con un percorso di 3.4413 metri totali sulla lunghezza. Le telecabine possono contenere 8 passeggeri e vanno ad una velocità di 5 metri al secondo. Dalla stazione a valle, dove è accaduto l’incidente, l’ovovia impiega circa 13 minuti a raggiungere quella a monte, con una portata oraria di 1.200 persone.

Incidenti delle Cabinovie

Le cabinovie rappresentano sicuramente uno dei mezzi di trasporto più sicuri per le stazioni sciistiche. Tuttavia nel corso degli anni si sono verificati alcuni incidenti gravi.

Cavalese, Italia (1976): 42 morti

Il 9 marzo 1976, un grave incidente si verificò a Cavalese, in Trentino. Un cavo portante si spezzò e una cabina precipitò da un’altezza di circa 50 metri. Nell’incidente persero la vita 42 persone. Le indagini rivelarono problemi di manutenzione e controllo del cavo.

Cermis, Italia (1998): 20 morti

Il 3 febbraio 1998, sempre a Cavalese, si verificò un altro tragico incidente quando un aereo militare statunitense EA-6B Prowler, volando a bassa quota, tranciò i cavi della funivia del Cermis. Una cabina precipitò causando la morte di 20 persone. Questo incidente, noto come “strage del Cermis”, provocò una crisi diplomatica tra Italia e Stati Uniti.

Saint-Étienne-en-Dévoluy, Francia (1999): 20 morti

Il 1° luglio 1999, una cabina della funivia di Pic de Bure precipitò da un’altezza di 80 metri causando la morte di 20 persone. L’incidente fu causato dal cedimento di un componente metallico.

Kaprun, Austria (2000): 155 morti

L’11 novembre 2000, nella funicolare di Kaprun (tecnicamente non una cabinovia ma un sistema funicolare), un incendio scoppiò all’interno di un treno mentre saliva verso la stazione montana. Morirono 155 persone, principalmente per asfissia. L’incidente fu causato da un riscaldatore difettoso installato illegalmente.

Samson, Canada (2008)

Il 13 dicembre 2008, nella stazione sciistica di Whistler, dieci cabine della cabinovia Excalibur caddero a seguito della formazione di ghiaccio sui cavi che causò il distacco di un pilone. Fortunatamente, la maggior parte delle cabine erano vuote e ci furono solo 12 feriti.

Tignes, Francia (2016)

Il 9 febbraio 2016, nella stazione sciistica di Tignes, 45 persone rimasero intrappolate nelle cabine della funivia Le Sache dopo che un cavo si staccò dai supporti a causa di forti raffiche di vento. Non ci furono vittime, ma i passeggeri dovettero essere evacuati con elicotteri.

Stresa-Mottarone, Italia (2021): 14 morti

Il 23 maggio 2021, la cabina della funivia Stresa-Mottarone precipitò a pochi metri dalla stazione di arrivo causando la morte di 14 persone. Solo un bambino di 5 anni sopravvisse. Le indagini rivelarono che i freni di emergenza erano stati disattivati intenzionalmente tramite “forchette” di blocco, impedendo così l’attivazione del sistema di sicurezza quando il cavo traente si spezzò.

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