Da quando è stato eletto sindaco di Napoli lo scorso 4 ottobre, Gaetano Manfredi continua a ripetere, giorno dopo giorno, lo stesso ritornello. “La città si può governare solo con l’aiuto di Roma”. In sintesi: o si rispetta il Patto per Napoli promesso a giugno 2021 da Partito democratico e Movimento 5 Stelle, o con la situazione debitoria attuale (circa 5 miliardi di euro) non si va da nessuna parte, con tanto di passo indietro (stando a quanto paventato in un’intervista rilasciata a Repubblica a inizio novembre) dello stesso Manfredi. Un “piagnisteo” quotidiano che inizia a sensibilizzare qualche esponente del Governo Draghi.

La palla passa al Governo. Dopo l’iniziale chiusura del premier, che ha più volte ribadito che norme ad hoc per il comune di Napoli non ci saranno nella prossima legge di Bilancio (che a fine novembre approderà in Senato per l’iter parlamentare), arrivano timide aperture da parte delle ministre Mara Carfagna e Luciana Lamorgese. Gli appelli e le frasi di circostanza di esponenti del Pd e dei Cinque Stelle lasciano il tempo che trovano dopo le garanzie, verbali, fornite nel corso di tutta la campagna elettorale.

Rispondendo al question time alla Camera sul risanamento del debito storico del comune di Napoli, la ministra dell’Interno Lamorgese così risponde: “Il debito finanziario totale del Comune di Napoli, con 750 posizioni aperte, di cui 700 con Cassa Depositi e Prestiti, ammonta a 3 miliardi di euro, comprese le anticipazioni di liquidità, e genera annualmente una rata per quote capitali e interessi di 230 milioni di euro, il Comune è inoltre gravato da altri 175 milioni di euro annui, per un totale di poco più 400 milioni di euro all’anno. La grave situazione finanziaria del Comune di Napoli – assicura – è all’attenzione del governo e ogni iniziativa, anche normativa, verrà effettuata con il necessario coinvolgimento dell’amministrazione comunale”.

“Ciò – ha aggiunto – nella piena consapevolezza che Napoli rappresenta un polo di straordinaria importanza per il Paese, il cui valore strategico si evidenzia nell’attuale fase di rilancio connessa all’attuazione del Pnrr e al ruolo in cui in tale contesto sarà chiamato il Mezzogiorno”.

In mattinata sull’ingente debito del comune di Napoli e sul tanto chiacchierato “Patto” è intervenuta anche la ministra del Sud Mara Carfagna, durante un incontro col sindaco Manfredi al Comune: “La situazione dei conti del Comune è all’attenzione del governo. Sono in corso interlocuzioni costanti tra il Mef, il ministero per il sud e il comune di Napoli. Stiamo valutando le soluzioni migliori per consentire al comune di avere spazi economici sufficienti per garantire i servizi essenziali e liberarsi dal fardello del debito storico”. La possibilità di dilazionare il debito significherebbe “scaricarne il peso sulle future generazioni. Quindi – ha chiarito – non ci entusiasma. Siamo al lavoro per trovare la soluzione più equilibrata e ragionevole”.

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.