Libero come Donald Trump, o quasi. Il quotidiano diretto da Pietro Senaldi e che vede tra le sue firme più importanti Vittorio Feltri è stato sospeso da Twitter, la piattaforma social già al centro delle polemiche sul web per aver bloccato il profilo del presidente degli Stati Uniti, accusato di incitare all’odio.

Nel caso di Libero, Twitter si è limitata a sospendere l’account seguito da quasi 200mila persone. “L’avviso qui presente ti viene mostrato poiché l’account in questione ha eseguito delle attività sospette. Vuoi davvero proseguire?”, è il messaggio che compare all’utente che vuole visitare l’account Twitter del giornale. Al momento, tuttavia, non è chiara la motivazione che ha portato la piattaforma social alla limitazione temporanea.

”Non me ne frega un caz… Noi siamo come Trump, va bene. Io ritengo che twitter sia guidato da una banda di poveri ignoranti che non capiscono le parole, penso possano avere interpretato male alcuni interventi. Mi fa anche piacere sottolineare la loro ignoranza. Sono cose incredibili! Ma penso anche che twitter abbia tutto il diritto di censurare, è un privato e i privati fanno quello che vogliono. C’è una ignoranza dominante e una stupidità senza freni che comanda. LIBERO come Trump!”. E’ il commento di Vittorio Feltri, direttore editoriale del giornale, all’Adnkronos.

Contro la decisione si è espressa anche Azzurra Barbuto, una delle giornaliste più note delle testate. “Limitato l’account di Libero. La censura si allarga velocemente ai giornali che non si assoggettano al pensiero unico. Democrazia è pluralismo di voci, non intolleranza nei confronti delle voci avverse. Non stanno colpendo Libero, stanno minando le fondamenta della democrazia”, scrive sullo stesso social che ha temporaneamente bloccato il quotidiano diretto da Senaldi.

Come già detto, la sospensione di Libero non è simile a quella di Trump: attualmente infatti l’account non è visibile, ma è comunque possibile per gli utenti visualizzare la sua timeline cliccando sul tasto di accettazione che prevede l’opzione di mostrare il profilo.

Avatar photo

Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia