“Onestamente quello che sta succedendo nelle candidature alle europee vuol dire che non mi dà retta nessuno”. Romano Prodi è intervenuto a La Repubblica delle idee a Napoli e non ha lesinato critiche, in particolare sui leader politici che hanno deciso di candidarsi alle elezioni di giugno. In primis, quella di Elly Schlein, segretaria del Pd. “Io faccio dei ragionamenti sul buon senso perché così si chiede agli elettori di dare il voto a una persona che di sicuro non ci va a Bruxelles se vince. Queste sono ferite alla democrazia che scavano un fosso. Questo ragionamento riguarda Meloni, Schlein, Tajani e tutti i leader che si candidano: non è un modo per sostenere la democrazia”. Una definizione che più tardi viene usata anche da Giuseppe Conte da Roma, dove ha ribadito la sua non intenzione a candidarsi.

Prodi su Scurati, d’accordo con le sue parole

Nell’intervento di Prodi, spazio anche al caso di questi giorni, cioè la vicenda dello scrittore Antonio Scurati censurato nel suo monologo dalla Rai: “Ho letto ciò che Scurati scrive ed è quello che bisogna dire. Non posso che sottoscrivere parola per parola quello che lui avrebbe letto”. “Oggi dicono no a Scurati perché i suoi libri sull’antifascismo hanno parole che fanno male ai neofascisti e c’è una situazione di controllo, una tensione in cui ognuno vuole essere più papista del papa. La squadra di Meloni non vuole che si dicano certe cose”.

E la cancellazione della lettura del testo su Raitre “certo che preoccupa”, ha detto Prodi. “Ho letto quello che avrebbe detto Scurati, il fatto che sia stato censurato mi ha preoccupato moltissimo e mi preoccupa moltissimo” ha aggiunto lo storico esponente del centrosinistra. “Certamente sento che sta venendo meno la democrazia. E’ un atteggiamento antidemocratico, il controllo dei media in questo modo non è certo secondo le tradizioni che abbiamo. Poi non lo so se rimarrà un episodio isolato o meno. Viviamo in un regime? Ci sono dei segnali molto preoccupanti, poi voi cercate sempre le definizioni per intrappolare“, ha risposto ai giornalisti.

Redazione

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