La fumata, bianca o nera che sia, arriverà sabato. Domani è infatti previsto l’atteso vertice del centrodestra, alla presenza di tutti i leader della coalizione, per decidere della candidatura al Quirinale di Silvio Berlusconi.

Il Cavaliere ha dato l’ok definitivo al vertice dopo un lungo ‘conclave’ con tutti i big di Forza Italia, che si sono riuniti oggi a Villa San Martino ad Arcore. Dopo fitte conversazioni (l’incontro è iniziato ad ora di pranzo ed è terminato nel pomeriggio) con i capigruppo alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Anna Maria Bernini, la senatrice-factotum Licia Ronzulli, oltre al presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, Berlusconi ha scelto di recarsi a Roma per il vertice sul tema Colle.

L’incontro è stato deciso di concerto tra lo stesso Berlusconi, Matteo Salvini Giorgia Meloni, che si sono sentiti al telefono dopo la riunione di Arcore. Un incontro dal “clima sereno e cordiale”, hanno riferito fonti della Lega, che hanno anche sottolineato come la coalizione “si confermerà compatta in vista dell’elezione del presidente della Repubblica”.

Il leader di Forza Italia scioglierà la riserva sulla proposta fatta venerdì 14 gennaio dai leader della coalizione del suo nome come candidato per il Quirinale. Quotazioni che in realtà col passare dei giorni si sono sempre più affievolite, con l’alleato Matteo Salvini ‘battitore libero’ che ha dato chiari segnali di pensare già ad un post Berlusconi per la presidenza della Repubblica.

Un concetto ribadito dal segretario della Lega anche oggi ai microfoni di Radio Libertà, l’ex Radio Padania. Il centrodestra, ha infatti chiarito Salvini, non ha i numeri per eleggere alla quarta votazione un suo presidente, ma avrà “l’onore e l’onere” di “avanzare una o più proposte di alto livello per raccogliere il maggior numero di consensi oltre la coalizione, nomi sui quali “nessuno potrà porre dei veti”.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.