Per ora quello di Giorgia Meloni sembra il governo dei provvedimenti-retromarcia. Prima la “norma anti rave party”, che la maggioranza su pressing in particolare di Forza Italia è intenzionata a modificare nella conversione in Parlamento, abbassando la pena massima da sei a quattro anni di reclusione in modo da evitare le intercettazioni.

Ora è il turno invece del rinvio delle multe agli over 50 non in regola con gli adempimenti vaccinali, altro provvedimento annunciato dalla presidente del Consiglio nella conferenza stampa tenuta lunedì assieme ai ministri. Nonostante quanto riferito dalla premier, e l’ok alla proposta anche dal ministero dell’Economia guidato da Giancarlo Giorgetti, l’emendamento non è stato inserito nel pacchetto del governo al dl Aiuti Ter in discussione in commissione speciale alla Camera.

Il Mef aveva inviato nei giorni scorsi al Dipartimento per i rapporti con il parlamento la proposta emendativa ai fini della presentazione al disegno di legge di conversione del decreto-legge aiuti ter in esame alla Camera. La proposta sospendeva fino al 30 giugno 2023 le attività e i procedimenti di irrogazione della sanzione nei casi di inadempimento dell’obbligo vaccinale Covid-19.

Secondo quanto viene riferito da fonti parlamentari non è escluso che il tema sia trattato in un provvedimento successivo che riguardi tutta la materia, ma per il momento la sospensione delle multe è stata accantonata.

Le sanzioni da 100 euro riguardano una platea di circa due milioni di persone che non si sono messi in regola con la vaccinazione primaria e col richiamo, scrive il Corriere della Sera: tra aprile e agosto di quest’anno hanno ricevuto le Comunicazioni di avvio del procedimento sanzionatorio da parte del ministero della Salute tramite l’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.