La discarica di Albano aprirà. La conferma arriva dal Comune di Roma, che sottolinea che non “c’è nessun problema in merito alla riapertura di Albano”, prevista il prossimo 26 luglio. Non appena saranno risolte le questioni tecniche legate alla fidejussione, fanno sapere dal Campidoglio, il sito aprirà. A formalizzare la riapertura della discarica è un’ordinanza firmata dalla sindaca Virginia Raggi, ritenuta dalla giunta capitolina “pienamente valida ed efficace”.

Il tema dell’emergenza rifiuti nella Capitale è al centro del dibattito politico, che vede un rimbalzo di responsabilità tra Comune di Roma e Regione Lazio. La sindaca Raggi, per trovare una soluzione a un problema che sta assumendo un risvolto di emergenza sanitaria, ha individuato nel sito della città di Albano, alle porte di Roma, il luogo adatto per accogliere e smaltire i rifiuti della Capitale.

Rischio apertura per il sito di Albano

Ma non la pensa così il sindaco di Albano, Massimiliano Borelli, che ha fissato due proteste tra oggi e domani per dire no alla riapertura del sito.

Il primo cittadino Borelli, sul piede piede di guerra per l’apertura dei cancelli della discarica, ha presentato già ricorso al Tar ed è in attesa della decisione del tribunale amministrativo. All’agenzia Adnkronos, il primo cittadino di Albano ha espresso la sua linea sull’assenza di garanzie assicurative, confermate anche da una nota della società che dovrà prendere in gestione la discarica . “Noi avevamo constatato ciò che la società conferma ossia che non si è ancora ovviato alla presentazione di tutte le garanzie necessarie. I nostri dubbi e le nostre osservazioni, in sede di ricorso al Tar, vengono suffragate”, ha detto Massimiliano Borelli all’Adnkronos.

La manifestazione dei comitati di quartiere

I comitati del quartiere di Roma Est si stanno preparando per la manifestazione del 27 luglio davanti la sede del Ministero della Transizione Ecologica. Con il claim “La grande monnezza – Roma affonda tra i rifiuti”, i residenti e commercianti dei municipi V e VII di Roma, esasperati per la mancanza della raccolta dei rifiuti, si sono organizzati per presentare al ministro Roberto Cingolani diverse richieste.

Il tema è emerso già durante varie assemblee spontanee, dove residenti e commercianti, allarmati per il caos rifiuti e la conseguente emergenza sanitaria, hanno stilato una lista di punti fondamentali per segnare un cambio di rotta nella gestione dei rifiuti da parte del Comune di Roma e dall’azienda municipalizzata Ama.

Oltre alla rimozione immediata dei cumuli di rifiuti che invadono le strade, i residente del quadrante Est di Roma, la zona più colpita dal caos dell’immondizia, ritengono che sia necessario l’avvio di un servizio di raccolta porta a porta, grazie anche al rafforzamento dell’organico dedicato. Ma è l’economia circolare per la valorizzazione delle materie prime il vero focus delle varie associazioni e comitati che hanno aderito alla manifestazione del 27 luglio. Si tratta di Comitato Spontaneo Sottosuolo Quadraro Vecchio, Comitato TorPigneto Almagià, Comitato Spontaneo Cittadini Pigneto, Pigneto Pop, P.A.C. Libero, Cinecittà Bene Comune, Circolo ARCI Sparwasser, Comitato Castore Durante.