La manifestazione anche per chiedere la stabilizzazione dei precari Atac
Roma Metropolitane, la protesta in piazza del Campidoglio: “Un futuro per i lavoratori”

Un futuro per i lavoratori di Roma Metropolitane, ma anche per i precari di Atac. È questa la richiesta al comune di Roma arrivata da Filt-Cgil di Roma e Lazio, Fit-Cisl del Lazio e UilTrasporti Lazio, presenti in piazza del Campidoglio questo pomeriggio, per manifestare accanto ai dipendenti della società su cui aleggia lo spettro del fallimento.
A RISCHIO 130 FAMIGLIE
Sono 132 i lavoratori di Roma Metropolitane ora in cassa integrazione, di cui 90 a zero ore, e non c’è al momento alcuna certezza sulla loro sorte. “Al contempo, chiederemo la stabilizzazione dei lavoratori precari di Atac, persone che meritano un percorso di inclusione in azienda, e che stanno contribuendo al suo risanamento” si legge nella nota congiunta dei sindacati diffusa questa mattina. “Il Campidoglio dovrebbe puntare a una visione lungimirante e di rilancio, che riparta dal rispetto dei lavoratori e dalla consapevolezza di un fatto: stiamo parlando di partecipate che offrono servizi essenziali per la cittadinanza, e che insieme danno lavoro a migliaia di persone” sottolineano i sindacati. “Roma Metropolitane non può cadere nel baratro del fallimento insieme a 130 famiglie, e i precari di Atac devono trovare prima o poi uno sbocco di serenità professionale: la qualità dei servizi passa anche per la qualità del lavoro.”
“DANNI IRREPARABILI PER LA CITTADINANZA”
“Il tempo è finito, ma la vergogna è infinita: Roma Capitale è responsabile del baratro di Roma Metropolitane con danni irreparabili per famiglie e cittadinanza”. Lo affermano in una nota Giovanni Zannola e Ilaria Piccolo, consiglieri capitolini del Pd presenti in piazza del Campidoglio, che sottolineano anche come non ci siano più i tempi per inoltrare una interrogazione alla sindaca e all’assessore al Bilancio e Partecipate. Leonardo Di Matteo, responsabile Trasporti del Pd Roma, evidenzia invece come l’azienda sia in caduta libera “nonostante abbia predisposto un piano di risanamento che però non può essere completato, a causa proprio del mancato riscontro da parte del socio unico (nonché unico cliente) in merito agli affidamenti previsti in favore della società per il triennio 21-23. Il caso Roma Metropolitane- aggiunge di Matteo- risulta essere ancora più spinoso per il Partito Democratico se si considera che non è stato ancora predisposto il contratto di servizio scaduto il 31 dicembre dello scorso anno e che risultano ancora pendenze economiche che Roma Capitale si era impegnato a versare a seguito dell’esito dei contenziosi relativi alla Linea C, Linea B1 Conca d’Oro-Jonio, Eur Laurentina – Tor de Cenci.”
“Ad oggi le sole attività in corso – spiegano Zannola e Piccolo – sono quelle relative alla Linea C grazie alla convenzione ancora vigente, che precisano come permangano un residuo di attività sugli ammodernamenti delle linee A e B nonostante il contratto sia ormai scaduto da sei mesi, entrate che sarebbero sufficienti a coprire solo un terzo dei costi aziendali”. Un’altra situazione urgente riguarda la stabilizzazione dei precari di Atac, lavoratori “che meritano un percorso di inclusione in azienda, e che stanno contribuendo al suo risanamento” aggiungono nella nota Claudio Chiovenda e Margherita Bruno, rispettivamente segretario e presidente del circolo Pd Atac, in concomitanza con l’avvio delle assunzioni 2021 come previsto nel piano concordatario.
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