È iniziato il countdown per l’avvio dei saldi estivi, che a Roma e nel Lazio inizieranno sabato 3 luglio e proseguiranno fino a fine agosto. Già nei 30 giorni precedenti, come stabilito dalla Regione, è stata concessa la possibilità agli esercenti di effettuare vendite promozionali con l’obiettivo di dare ossigeno alle attività dopo lunghi mesi di difficoltà.

I NUMERI DI CONFCOMMERCIO ROMA

Secondo Confcommercio Roma, quest’anno si acquisterà “il necessario”. Il 61% dei consumatori intervistati da Format Research ha dichiarato di avere intenzione di approfittare dei prossimi saldi estivi. Tra questi, il 94% degli intervistati ha dichiarato di attenderli per acquistare un articolo a cui stava pensando da tempo e ancora, tra questi ultimi, il 12,2% di attenderli per acquistare un prodotto griffato o di marca. Mentre l’87,8% per acquistare qualsiasi tipo di prodotto. I saldi estivi interessano soprattutto le donne, i soggetti tra i 35 ed i 64 anni e le famiglie. Il direttore di Confcommercio Roma, Romolo Guasco, sottolinea ce “due consumatori su tre sono interessati ai saldi estivi, interesse motivato non tanto dall’intenzione di acquisto di un prodotto di marca, che magari in genere a prezzo pieno non ci si potrebbe permettere, ma per acquistare qualsiasi tipo di prodotto, segno questo che i saldi vanno incontro ad una diminuita capacità di spesa dei consumatori della Capitale, ridottasi a seguito di un anno e mezzo di crisi sanitaria ed economica. Del resto presso i consumatori che non approfitteranno dei saldi estivi, le ragioni prevalenti alla base del comportamento dei consumatori hanno quasi sempre a che fare con le difficoltà economiche dei rispondenti (sto cercando di risparmiare, 52,4%; preferisco non effettuare ulteriori spese, 37,4%).”

Tra i canali di acquisto, il 55,2% dei consumatori dichiara che effettuerà i propri acquisti in occasione dei saldi estivi principalmente presso i negozi fisici, nella stragrande maggioranza attività di fiducia, mentre il 45% comprerà online. “I saldi dell’estate romana del 2021 – prosegue Guasco – assai probabilmente quindi non vedranno riproporsi la caccia ai negozi con gli articoli griffati posti in vendita a prezzo ribassato da parte dei consumatori. I consumatori acquisteranno dove acquistano di solito, acquistando un po’ di più grazie ai prezzi ribassati, ma non tanto di più, e soprattutto senza che questo produca per gli esercizi del commercio al dettaglio un risultato apprezzabile in termini di vendite per i negozi tradizionali: quasi un consumatore ogni due infatti acquisterà on line.”

I consumatori romani faranno acquisti in occasione dei saldi estivi spendendo in media 178 euro: il 30% spenderà oltre 200 euro. Il 40% circa dei consumatori spenderà un po’ di più rispetto sia ai saldi estivi dello scorso anno, sia rispetto ai saldi invernali del gennaio 2021.
Più di nove consumatori su dieci hanno dichiarato di essere interessati all’acquisto a saldo di capi di abbigliamento e calzature. A riscuotere meno interesse saranno invece i prodotti di pelletteria, gli accessori, la biancheria e gli articoli sportivi. Nonostante l’opportunità di poter acquistare a prezzi scontati o ribassati durante tutto l’anno, il 60% ritiene conveniente aspettare il periodo dei saldi per lanciarsi negli acquisti: il 52,9% attribuisce maggiore importanza alla qualità dei prodotti, mentre per il 47,1% il prezzo dei prodotti offerti è l’elemento principale. I consumatori di Roma si ritengono soddisfatti della varietà (86%) e della qualità (78%) dei prodotti in vendita a saldo da parte dei commercianti della Capitale.

Il direttore di Confcommercio Roma pone poi l’attenzione sulla possibilità di aprire la Ztl per dare un’ulteriore spinta agli acquisti, ma anche sul caos rifiuti nella Capitale. “Sicuramente – conclude – i negozi del centro storico avrebbero maggior beneficio se l’amministrazione rispondesse positivamente alla richiesta di Confcommercio di aprire la Ztl che così come attualmente regolamentata rende quasi proibitivo raggiungere il centro della città, vista anche la cronica mancanza dei parcheggi di scambio e del trasporto pubblico locale. Altro tasto dolente quello dei rifiuti, che con miasmi ormai quasi in ogni quartiere di certo non invoglia i romani ad avventurarsi in passeggiate o a fare shopping”.

I CONSIGLI DEL CODACONS 

Secondo il Codacons, a Roma e in tutta Italia è previsto quest’anno un incremento delle vendite del +15%-20% rispetto al 2020, dovuto in particolare alla data di partenza degli sconti (lo scorso anno iniziati ad agosto, a stagione ormai avviata e con i consumatori in vacanza, dove il crollo è stato in media del -30%).  Come ogni anno, l’Associazione mette in guardia i consumatori da possibili fregature con dei consigli per effettuare gli acquisti migliori, senza spiacevoli sorprese. La prima regola d’oro è conservare sempre lo scontrino: infatti non è vero che non è possibile cambiare i capi in svendita. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso: nel caso in cui il cambio non sia possibile, ad esempio perché è terminato, deve restituire i soldi (e non emettere un buono). Ci sono due mesi di tempo per denunciare il difetto e non 7 o 8 giorni. Le vendite devono essere realmente di fine stagione e non riguardare avanzi di magazzino: non fidarsi mai di quelle attività con scaffali semivuoti che, poco prima dei saldi, si sono riempiti di vari articoli. Il consiglio, nei giorni che precedono l’avvio dei saldi, è di girare nei punti vendita segnando il prezzo degli articoli; sarà così possibile verificare successivamente lo sconto praticato e andare a colpo sicuro, evitando inutili code. A volte basta qualche controllo in più per trovare l’occasione migliore.

Avere le idee chiare sugli acquisti da effettuare evita tornare a casa con molte più cose rispetto a quanto preventivato, con il rischio di non usarle mai. In caso di capo d’abbigliamento, è sempre meglio controllare l’etichetta e valutare l’effettiva bontà del capo: infatti pagare un prezzo alto non sempre corrisponde ad acquistare un prodotto di qualità. Diffidare degli sconti superiori al 50%, che spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi, per invogliare all’acquisto: servirsi nei negozi di fiducia permette di valutare con più libertà l’effettiva convenienza. Il prezzo di un articolo deve essere indicato in modo chiaro. Sul cartellino devono essere presenti il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”, che non prevede promozioni. Un ulteriore consiglio è diffidare delle vetrine coperte da manifesti che non consentono di vedere la merce. Per ciò che riguarda la prova dei capi, non c’è l’obbligo, e dipende dalla discrezionalità del negoziante. Il suggerimento, anche in questo caso, è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi. Nel caso in cui ci sia il dubbio di aver preso una fregatura, ci si può rivolgere al Codacons oppure ai vigili urbani.

Mariangela Celiberti

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