Politica
‘Sanatoria’ dei migranti, la Lega sbraita contro Bellanova ma ne ha regolarizzati un milione
Attacchi su tutte le reti e i social contro la ministra di Italia Viva Teresa Bellanova, rea di aver proposto di regolarizzare ‘a tempo’ i migranti invisibili, tra braccianti, colf e badanti per un numero totale tra i 300 e i 600mila. Matteo Salvini e la Lega si sono letteralmente scatenati contro il governo e l’ipotesi di regolarizzazione, che per i renziani contribuirebbe a far emergere lavoro nero, caporalato e consentire il lavoro nei campi a rischio questa estate per l’emergenza Coronavirus.
“Mentre milioni di italiani sono chiusi in casa e hanno paura di perdere lavoro e risparmi di cosa si sta occupando il governo? Di una maxisanatoria per 300mila clandestini. Non è rispettoso nei confronti degli italiani perbene e degli immigrati regolari. Il solo annuncio sta moltiplicando gli sbarchi. La Lega farà le barricate”, sbraita Salvini tra social e tv, lo stesso Salvini che da ministro dell’Interno prometteva a sua volta di rimpatriare 600mila “clandestini”, una mossa sovranista che si è risolta dati alla mano in un flop clamoroso e rimpatri addirittura inferiori a quelli del governo Renzi.
La priorità in questo momento è aiutare gli Italiani a pagare mutuo, bollette, affitti e salvare imprese, sicuramente non progettare una sanatoria per centinaia di migliaia di clandestini. (1/2) pic.twitter.com/FkaclUYgwn
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) May 6, 2020
Ma non solo. È importante infatti sottolineare come Salvini, ora all’attacco sulle regolarizzazioni dei migranti, guida quella Lega che nel 2002 e nel 2009 votò le due maxi-sanatorie dei governi Berlusconi che regolarizzarono quasi un milione di “clandestini”. Nel 2002 la nota legge Bossi-Fini regolarizzò 634mila persone (su 697mila domande). Nel 2009, altro governo di centrodestra con Lega nell’esecutivo e il leghista Roberto Maroni ministro dell’Interno, furono 294.744 le richieste di regolarizzazione da parte di colf e badanti, ennesima sanatoria del governo di centrodestra.
© Riproduzione riservata